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Premio Nicholas Green 2024/25: gli studenti protagonisti della cultura del donazione degli organi

Last updated: 07/10/2025 13:05
By Redazione 74 Views 12 Min Read
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Testimonianze commoventi e invito alla solidarietà sociale durante la premiazione dei vincitori

Sono stati premiati, nell’Auditorium dell’IISS “A. Volta” di Caltanissetta gli studenti vincitori del concorso “Premio Nicholas Green a. s. 2024/25”.

Alunni delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado si sono cimentati in disegni, poesie, racconti e cortometraggi prendendo spunto dall’esperienza drammatica vissuta dal piccolo Nicholas Green e dalla scelta della sua famiglia di donare i suoi organi per salvare ben 7 vite umane.

Nicholas era un bambino americano di 7 anni che si trovata in vacanza in Italia quando, durante un tentativo di rapina andato a vuoto, è stato colpito da una pallottola. Una ferita che lo ha portato, in brevissimo tempo, alla morte cerebrale. I genitori, seppur sconvolti e affranti, dopo aver realizzato che il proprio figlio non avrebbe più avuto un futuro, scelsero di “donarlo” ad altre persone. E fu così che, chiusi in dei contenitori, in breve tempo “volarono” via verso diversi ospedali italiani gli organi espiantati dal piccolo corpicino.

Quel gesto, impulsivo ma pieno di speranza nel poter “sapere” il proprio figlio ancora vivo anche se in una veste completamente diversa, generò quel che fu definito “Effetto Nicholas”.

In breve tempo aumentarono le iscrizioni ad AIDO, associazione italiana donazione di organi, e si iniziò a diffondere la cultura della donazione come un gesto altruistico.

La scelta di quei genitori contribuì a sensibilizzare l’opinione pubblica e nel 1995 la L.R. 01/03/1995 n.15 art. 2 istituì un concorso, proprio intitolato Nicholas Green, che assegna ben 9 premi annuali, 3 per ogni ordine di scuola e per ogni provincia. Gli alunni che partecipano a questo concorso sviluppano elaborati di varia tipologia inerenti la solidarietà umana e, in particolare, la donazione degli organi.

La cerimonia di premiazione è stata realizzata dall’U.S.R Sicilia – Ufficio V -Ambito territoriale di Caltanissetta ed Enna. Erano presenti anche delegati dell’AIDO, l’Assessore all’Istruzione del Comune di Caltanissetta Vincenzo Lo Muto e autorità militari.

La cerimonia di premiazione, moderata dalla referente dell’USR CL-EN Patrizia Saporito e alla quale ha partecipato attivamente il Dirigente dell’Ambito territoriale di Caltanissetta ed Enna Marcello Li Vigni, è iniziata con una coinvolgente performance degli studenti del Liceo Coreutico “R. Settimo” di Caltanissetta. Aiutati dai costumi di scena, che rappresentavano gli organi che sono stati espiantati da Nicholas, le danzatrici hanno reso concreto il miracolo della vita che può continuare, anche se trasmessa da un individuo a un altro.

La commissione ha premiato in ex aequo:

per la scuola primaria:

–Alessandro Nobile (I.C. “Da Vinci” di Mussomeli) per il disegno “Gioire dal cielo per aver donato gli organi“.

Il premio è stato consegnato dal referente AIDO per Caltanissetta Oscar Aiello.

per la scuola secondaria di I grado:

–Giulia Ragolia ed Ester Graci (I.C. Carducci di San Cataldo) per il videogame “Escape Room Nicholas Green”

Il premio è stato consegnato dal Luogotenente dei Carabinieri Davide Sciacovelli.

–Daniel Castronovo, Sofia D’Ambra, Gioele Naro e Chiara Pilato (I.C. Carducci di San Cataldo)  per il docu-video: “TG9 -Reportage Donazione Organi” a

Il premio è stato consegnato dal Comandante della Finanza del Gruppo di Caltanissetta Capitano Andrea Zangaro

–Giuseppe Munì (I.C. L. Da Vinci di Mussomeli) per la poesia “A Margaret e a Reginald Green“

Il premio è stato consegnato dall’assessore all’istruzione del Comune di Caltanissetta Vincenzo Lo Muto.

– Classe 4F del Liceo Scientifico A. Volta di Caltanissetta per il cortometraggio “Io sono qui”

Il premio è stato consegnato dalla vicePrefetto aggiunto Ludovica Zarbo.

– Sofia Foglietto (IISS “R. Settimo” di Caltanissetta) per il racconto “L’anima della rete“

Ritira il premio la sorella Giulia Foglietto.

– Gabriele Amico e Alessandro Argento (IISS “A. Volta” di Caltanissetta) per il cortometraggio “L’intelligenza nel donare“

Il premio è stato consegnato dalla referente AIDO Agrigento Anna Asaro Tedesco.

Particolarmente coinvolgenti sono stati due momenti della premiazione. Il primo ha riguardato la proiezione di un estratto del documentario “Effetto Nicholas” visibile su RaiPlay e realizzato sui racconti della vicenda di Nicholas Green con le interviste ai genitori, alla sorella, al neurochirurgo in servizio il giorno dell’incidente, al Presidente AIDO e alcuni estratti di servizi televisivi italiani e stranieri.

Il secondo, in presenza, è stata la testimonianza di Anna Asaro che ha ripercorso i momenti più drammatici dell’incidente stradale subito dalla figlia, Sofia Tedesco, e del percorso vissuto dalla sua famiglia dalla notizia del’incidente fino alla scelta di espiantare gli organi per dare un futuro a chi non aveva più speranze di vita. “Per noi – ha concluso la signora Tedesco nel suo racconto denso di emozioni – Sofia non è morta ma è andata a fare grandi cose con altre persone”.

Plauso generale da parte delle istituzioni presenti in platea non soltanto per gli studenti vincitori ma per tutti gli allievi che si sono cimentati in questa iniziativa e si sono soffermati per riflettere sull’importanza della donazione.

“Invitiamo sempre i nostri ragazzi a scegliere di donare qualcosa di loro stessi – ha commentato il dirigente dell’IISS “Volta” Vito Parisi -. Non importa se si tratta di un gesto piccolo o grande poiché donare arricchisce non solo chi lo riceve ma tutta la società. Ed è per questo motivo che sono ben lieto di aver ospitato questo momento formativo nella nostra scuola”.

“La donazione è innanzitutto un gesto di generosità – ha proseguito l’assessore all’istruzione del Comune di Caltanissetta Vincenzo Lo Muto -. Ricordo ancora quando avvenne l’incidente e l’eco che seguì questo evento drammatico. Gli italiani rimasero molto colpiti dal gesto di donare gli organi poiché nel nostro Paese la questione era ancora troppo poco diffusa. Da allora è cambiata molto la sensibilità ma bisogna ancora impegnarsi per far capire che la donazione degli organi è un importante gesto altruistico. Come assessore e come docente invito sempre i giovani a donare a 360 gradi. Donare sé stessi o un po’ di umanità e non soltanto qualcosa di materiale. Un consiglio, una parola, un supporto morale o logistico. Tutto può essere importante per chi lo riceve”.

 “Quello che stiamo affrontando oggi è un argomento delicato che va a toccare corde molto importanti. Bisogna innanzi tutto veicolare una corretta informazione come base per poter raggiungere un buon risultato – ha proseguito il Luogotenente dei Carabinieri Davide Sciacovelli –. Rispetto al passato abbiamo registrato una maggiore consapevolezza collettiva sull’importanza ma soprattutto sulla necessità di donare. La scelta, se aderire o negare, è assolutamente personale ma è importante essere coscienti che l’eventuale decisione, seppur modificabile nel tempo, ha dei risvolti importanti per i propri familiari. Permette, infatti, di sollevare i propri cari dall’eventuale bisogno di dare una risposta liberandoli da un dolore aggiuntivo a quello potenzialmente vissuto in un momento drammatico”.

“Ricordo tutto il dibattito che seguì a quel drammatico episodio. Un tassello importante in un mosaico che tutt’oggi, dopo oltre 30 anni, si sta continuando a costruire ma adesso, finalmente, si intravede il disegno sottostante. Un bambino di 7 anni che salvò 7 vite con i suoi organi – ha sottolineato la vice Prefetto Ludovica Zarbo -. Dopo quell’episodio le iscrizioni al registro dei donatori crebbero in modo esponenziale.

La cultura del dono è un seme che va piantato e coltivato se si desiderano cogliere frutti meravigliosi, quelli che rendono concreto quel dovere di solidarietà sociale al quale siamo chiamati già dall’articolo 2 della Costituzione Italiana. Dunque, pur non entrando in merito sulla scelta, assolutamente personale e influenzata anche da motivi religiosi, è importante fare informazione e istaurare consapevolezza della cultura del dono, dell’importanza del dovere civico e della responsabilità che deve mostrare ciascun individuo inserito nella società”.

 “Il corpo della Guardia di Finanza sostiene tali iniziative di sensibilizzazione a tematiche dedicate come questa della donazione – ha aggiunto il Comandante della Finanza del Gruppo di Caltanissetta Capitano Andrea Zangaro -. Formare la collettività infondendo il dovere civico oltre che legale è fondamentale, soprattutto se tali azioni sono rivolte ai giovani che devono comprendere il loro ruolo nella società. Ciascuno può essere non soltanto un donatore ma anche un conduttore di buone prassi e rispetto delle regole con la società che lo circonda”.

“La nostra azione di sensibilizzazione alla collettività e nelle scuole è orientata a far crescere la cultura della donazione – ha ribadito il referente AIDO Oscar Aiello -. Vogliamo far capire che un “Sì” alla donazione permette di salvare la vita non a una ma a più persone e che da un evento drammatico si può restituire la speranza ad altri pazienti che non hanno altre alternative”.

“La cultura del dono – ha concluso il dirigente USR CL-EN Marcello Li Vigni – va fatta aleggiare nelle istituzioni scolastiche anche attraverso gli insegnanti. Non solo discipline tradizionali ma anche queste che stiamo trattando sono tematiche e argomenti che vanno affrontati nelle aule, per generare negli studenti formazione e cultura civica. Un senso di solidarietà che non deve nascere da un obbligo giuridico ma deve dal cuore di ciascuno perché l’arte di donare arricchisce prima chi lo compie e poi chi lo riceve”.

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