Caltanissetta 401
  • Home
  • Cronaca
    • Cronaca Internazionale
  • Politica locale
    • Politica
  • Rassegna stampa
    • Economia e Finanza
    • Riflessioni
    • Riceviamo e pubblichiamo
  • Cultura ed Eventi
    • Concorsi
    • Scuola
    • Tecnologia
  • Sport
  • Altro
    • Dalla provincia e dintorni
    • Ricette tipiche
    • Salute & Benessere
    • Meteo
Reading: “Prendere il fuoco con le mani degli altri”. La sfida
  • Seguici
Font ResizerAa
Caltanissetta 401Caltanissetta 401
Cerca
  • Home
  • Chi siamo
  • News
    • Cronaca
    • Politica locale
    • Cultura ed Eventi
    • Sport
    • Rassegna stampa
    • Salute & Benessere
    • Riceviamo e pubblichiamo
    • Dalla provincia e dintorni
Follow US
© Caltanissetta401 | Realizzato da Creative Agency
Caltanissetta 401 > News > Caltanissetta > “Prendere il fuoco con le mani degli altri”. La sfida
CaltanissettaRiflessioni

“Prendere il fuoco con le mani degli altri”. La sfida

Last updated: 16/08/2025 9:28
By Sergio Cirlinci 185 Views 8 Min Read
Share
SHARE

C’è un vecchio detto siciliano, “pigliari u fucu cu i manu dell’autri”, che raffigura alla perfezione alcuni comportamenti di diversi cittadini.

Questa espressione ricorda l’immagine di coloro che si tengono a debita distanza dalle fiamme, aspettando che altri affrontino l’incendio al posto loro.

Ma spesso altro non è che una forma di mancanza di impegno, o coraggio, preferendo la comoda vista dalla finestra rispetto ad un impegno diretto, soprattutto quando si tratta di vita pubblica o fatti che riguardano la politica e alcuni politici.

I social, ovviamente, hanno ampliato questi atteggiamenti, molti infatti si sono trasformati in spettatori muti, questo ci può anche stare, ma i parlanti, o meglio gli scriventi, sono diventati esigenti, non si accontentano più di leggere magari cose che difficilmente leggono in giro, ma sono pronti a criticare chi al contrario si cimenta a pubblicare qualcosa, di chi si espone, di chi ci mette la faccia e si assume responsabilità e conseguenze.

Trovano sempre un difetto, un punto debole, una qualcosa che manca, pretendendo che qualcuno si “immoli” più del consentito, affrontando problematiche senza che loro debbano muovere un dito per scrivere due parole, isomma amano godersi lo spettacolo.

Ciò che già viene fatto non è mai sufficiente, c’è sempre un “ma” con annessa critica.

Ma le critiche sono sempre ben accette, ma devono avere anche una loro logica, sparare nel muccio, generalizzando, è un altro modo per tirarsene fuori.

Il lavoro, l’impegno e i sacrifici di chi si impegna giornalmente vengono così sminuiti e giudicati insufficienti, lasciando intendere che quasi si abbia paura o di una certa connivenza con chi comanda.

Ma chi critica però, a sua volta, non fa nulla. Si limita solo a puntare il dito, a lamentarsi e a pretendere di più, senza rendersi conto che il cambiamento non avviene solo per opera di pochi, ma grazie all’impegno di tutti, anche con il supporto dei semplici cittadini.

Si dimentica forse che è sacrosanto dovere di ogni cittadino segnalare anomalie, ingiustizie. disservizi e i problemi.

Ma c’è una linea sottile che separa la critica costruttiva dal semplice “scaricabarile”.

È fin troppo facile delegare ad altri il compito di dire e agire, delle volte ci si limita soltanto a suggerire argomenti, spesso basati su supposizioni e non su dati concreti; se si hanno argomenti con basi solide, non volendo magari esporsi in prima persona, si possono suggerire, anche in privato, a chi invece non ha di questi timori.

Chi decide di esporsi, di mettersi in gioco, rischiando di suo, merita innanzitutto rispetto e un minimo di collaborazione, non critiche generalizzate che danno poi il via a critiche di chi al contrario si tiene alla larga dall’affrontare certi argomenti, scomodi.

Capita spesso l’essere contattati e sentirsi raccontare fatti di una certa importanza e gravità, chiedendo che il fatto venga reso pubblico, ma oltre a chiedere il mantenimento dell’anonimato, in alcuni casi è anche comprensibile in altri meno, si precisa che nel caso si risalisse a loro, si negherebbe il tutto. È addirittura capitato, ambito sanitario, che una volta pubblicato il fatto, chi ha fornito la notizia, posti un commento opposto per scongiurare che qualcuno possa risalire all’autore.

Se veramente si desidera che le cose cambino, abbattendo certi muri, non è sufficiente redarguire chi già fa tanto, bisogna rimboccarsi le maniche, partecipare e collaborare.

Ecco questa è la sfida, lanciata a tutti coloro che si sentono in dovere di criticare, collaborare se veramente si vogliono ottenere dei risultati.

Le critiche sono sempre ben accettate con molta umiltà e riconoscendo anche i propri limiti, al punto tale da chiedere una forma di “collaborazione”. Solo il presuntuoso pensa di non aver bisogno di nessuno, atteggiamento che lo porta a ritenersi l’unica fonte nel dare le notizie.

Invece di giudicare stando lontani dal fuoco, o gettare la pietra nascondendo la mano, si dimostri impegno, troppo facile è anche accusare di mancanza di professionalità. E’ giusto ricordare che dietro una notizia, oltre al lavoro di chi la ricerca e la pubblica, c’è in molti casi anche la collaborazione di qualcuno che agevola il lavoro, dalla più semplice notizia di un incidente stradale, allo scandalo o altro. Lo stesso Ranucci, nelle sue inchieste parla sempre di fonti, che altro non sarebbero che persone, non citate, che gli hanno fornito delle notizie o tracce sulle quali costruire poi un servizio.

Giusto precisare che il riferimento fatto su Ranucci è solo un esempio, nessuno vuol paragonarsi a lui, sia ben chiaro, meglio evitare fraintendimenti.

Il cambiamento, se veramente lo si vuol raggiungere non è un compito da affidare a pochi, se già non siamo contenti dei nostri politici eletti a rappresentarci, mettiamoci in moto noi cittadini, facciamo funzionare insieme i nostri neuroni.

Ma questo processo richiede la partecipazione attiva e l’impegno di tutti, ma anche il coraggio di esporsi.

Invece di prendere che ad affrontare il fuoco siano solo le mani degli altri, chiediamoci come possiamo contribuire noi.

Il vero coraggio non sta nel criticare gli altri, troppo semplice, ma nel mettere le proprie mani in gioco a costo anche di bruciacchiarsi qualche polpastrello. Ad Maiora

Per rimanere aggiornato sulle ultime notizie locali segui gratis il canale WhatsApp di Caltanissetta401.it https://whatsapp.com/channel/0029VbAkvGI77qVRlECsmk0o

Si precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.

You Might Also Like

Questura di Caltanissetta: consegna delle medaglie di commiato

​La posa della segnaletica stradale sarà realizzata in notturna. Petrantoni: “Limiteremo i disagi per i cittadini”

Farmacie di turno oggi Martedì 3 Giugno 2025 a Caltanissetta

Caltanissetta: 173° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Evento al centro “Michele Abbate”

Caltanissetta: venerdì 30 maggio la marcia per dire “Fuori i bambini dalla guerra”

TAGGED:CaltanissettaRiflessione
Share This Article
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copy Link Print
Caltanissetta 401
Direttore responsabile 
Sergio Cirlinci

93100 Caltanissetta (CL)

redazione@caltanissetta401.it
P:Iva: 01392140859

Categorie

  • Cronaca
  • Cultura ed Eventi
  • Politica locale
  • Rassegna stampa
  • Sport

Categorie

  • Concorsi
  • Dalla provincia e dintorni
  • Finanza
  • Giovani e Università
  • Sanità

Link utili

  • Chi siamo
  • Privacy & Cookie Policy

Caltanissetta 4.0.1 è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Caltanissetta n.03/2024 del 21/08/2024. | Realizzato da Creative Agency

Username or Email Address
Password

Lost your password?