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Quando il “potere” fa selezione: la democrazia zoppica sulla comunicazione

Last updated: 27/10/2025 7:18
By Sergio Cirlinci 135 Views 5 Min Read
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La situazione si ripete con una preoccupante regolarità

Spesso alcuni lettori ci segnalano comunicati politici, pubblicati su altre testate e che noi non pubblichiamo, pensando che sia una nostra precisa volontà, ma purtroppo non è così.

Capita sovente infatti che alcuni rappresentanti di istituzioni pubbliche decidano, con criteri molto discutibili, a chi inviare i loro comunicati stampa, ad alcuni si e ad altri no.

Il risultato? Alcuni giornali, stranamente quelli più critici o meno allineati, vengono sistematicamente esclusi dalle mailing list, e leggono certe dichiarazioni su altre testate, senza averle ricevute direttamente dalla fonte.

Questa pratica, lontana dall’essere una semplice dimenticanza, rappresenta un serio problema che tocca il principio del pluralismo informativo e della trasparenza che invece dovrebbe guidare ogni figura pubblica.

Il comunicato stampa non è una “cortesia” o “regalo” da fare a chi piace, né uno strumento di propaganda da riservare solo ad alcuni, magari agli amici.

Al contrario, è un mezzo fondamentale per diffondere notizie di interesse pubblico.

I rappresentanti istituzionali hanno o dovrebbero avere il dovere di agire nell’interesse della collettività, il limitare le loro comunicazioni a pochi porta con sé diverse implicazioni.

Si viola innanzitutto il concetto di imparzialità, utilizzando solo alcuni canali ed escludendone altri, creando una corsia preferenziale o favoritismo per alcune testate e di fatto si “puniscono” coloro che dissentono e il dissenso in generale.

Non si rispetta inoltre il principio del pluralismo, la stessa Costituzione italiana tutela la libertà di stampa e il diritto dei cittadini ad essere informati.

Escludere una testata impedisce ai suoi lettori di ricevere notizie in modo tempestivo e diretto, ostacolando una visione completa e critica.

Non ricevendo un comunicato, si compromette anche il diritto di cronaca, un comunicato dovrebbe essere diffuso automaticamente a tutti.

E’ chiaro che ogni politico ha il diritto di organizzare il proprio lavoro come meglio crede, ma quando l’esclusione di una testata diventa, non casuale, magari una dimenticanza, ma sistematica, si entra allora in maniera chiara e netta nel campo della “discriminazione“.

Il rischio è quello di alimentare un “giornalismo addomesticato”, dove i media, per non essere esclusi, sono spinti all’autocensura o ad una cronaca compiacente per non perdere la possibilità e l’accesso “privilegiato” a certe notizie, in sintesi “tu non ti allinei, e noi non ti mandiamo nulla”.

Anche la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) e l’Ordine dei Giornalisti hanno in passato sollevato più volte la questione, esortando le istituzioni a rispettare i principi etici e comportamentali.

In un Paese democratico, la scelta dei media a cui inviare comunicati da parte del potere, non è solo una questione di gestione, ma un atto politico che mette a rischio la libertà di informazione.

A ben pensarci la lotta per avere una diffusione completa e imparziale dei comunicati stampa è soprattutto una lotta per la salute stessa della democrazia, che molti politici probabilmente sconoscono.

Giusto precisare che quanto scritto non è frutto di “invidia”, ma una questione di rispetto, lo stesso rispetto che loro chiedono e pretendomo, ma si sa spesso “si predica bene e si razzola male“.

Ad Maiora

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Si precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.                                                 

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