A fine ottobre sul quotidiano online ennapress.it uscì un articolo, firmato Riccardo, dal titolo “Coas: llegittimo impiego di dirigenti medici di differente disciplina presso il Pronto Soccorso del PO Mussomeli dell’ASP di Caltanissetta”.
Nell’articolo si parlava di “illegittimo impiego di dirigenti medici di differente disciplina presso il Pronto Soccorso del PO Mussomeli dell’ASP di Caltanissetta”, e il CoAS Medici Dirigenti – Sicilia esprimeva “fortissima preoccupazione e disappunto per le conseguenze che potrebbero derivare ai cittadini/utenti, ai medici e alla stessa Azienda a seguito della recentissima ed ennesima disposizione di servizio emanata dal dott. Benedetto Trobia, Direttore Medico UOC Ospedali Area Nord, nei confronti di dirigenti medici cardiologi, assegnati all’UOC di Cardiologia-UTIC del PO “S. Elia” di Caltanissetta, per lo svolgimento di turni di lavoro presso il Pronto Soccorso Generale del PO di Mussomeli”.
Oggi il quotidiano La Sicilia riporta un altro articolo simile, a firma di Concetta Santagati, che parla di “Rischio collasso alla cardiologia del Sant’Elia”
Nell’articolo si legge che da luglio i dodici cardiologi del reparto, di cui fa i nomi, “coprono le carenze di personale del Pronto soccorso di Mussomeli”
Tale turnazione è stata denunciata sia dai cardiologi che dai sindacati, che causa stress, difficoltà a conciliare incarichi, interruzione di servizio alla cardiologia.
Si legge anche che i cardiologi parlano anche di violazioni del Ccnl secondo cui “il lavoro del dirigente medico deve svolgersi esclusivamente nell’ambito della disciplina di appartenenza”.
Il dott. Salvatore Amico, primario del pronto soccorso di Caltanissetta e di Mussomeli, si legge ancora “copre il servizio a Mussomeli non con suo personale ma con i medici della cardiologia. Una prassi, come emerge dall’ordine di servizio del 28 novembre (firmato da Benedetto Trobia direttore di presidio, controfirmato da Michele Maria Vecchio, capo dipartimento dell’area medica) sui turni di dicembre, festività comprese”.
In entrambi gli articolo il Coas medici chiede l’immediata revoca e “sollecitano, nel primo articolo, un’ispezione ministeriale e del Nas, sulla sicurezza delle cure ai cittadini già gravati da lunghe liste di attesa”
Diffidano l’Asp dal “proseguire nell’illegittima pratica” affermando che “l’equipollenza è utile ai fini concorsuali, ma non legittima lo svolgimento di mansioni estranee alla disciplina di inquadramento”.
Questo è quello che abbiamo estratto dai due articoli.
Riteniamo che la politica locale, dal sindaco alla commissione sanità e tutti i consiglieri comunali, abbiano il dovere di verificare se quanto riportato rischi di creare disservizi e disagi all’utenza.
Ovviamente si rimane a disposizione per eventuali repliche da parte dell’Asp di Caltanissetta.
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