Da laRepubblicaPalermo di Salvo Palazzolo
Più che un segretario particolare era un ambasciatore, un mediatore. Giuseppe Cinquemani, il trentanovenne fidato collaboratore del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, era l’uomo degli incontri riservati con gli imprenditori.
Così Sabrina De Capitani, ormai ex portavoce di Galvagno, lo descriveva a proposito di un incontro con Marcella Cannariato, lady Dragotto: «Cinquemani gli dirà quelle cose, di stare tranquilla, perché comunque ci sono dietro loro e che farà lui, cioè accelererà lui tutta la burocrazia». Una definizione davvero emblematica per il segretario di Galvagno adesso indagato pure lui per corruzione: Cinquemani l’acceleratore della burocrazia.
Per lui era ormai diventata una missione. Il giorno che chiamò Alessandro Alessi, un altro organizzatore di eventi molto amico di Galvagno, sussurrò: «Solo per dirti che ho chiamato, domani
mattina mi fanno sapere, va bene? (…) Pensavo avesse il decreto già in mano (…) anzi, pure prima
me lo dovevate dire. Va bene domani li pressiamo, va bene? (…) perché è tardi, cioè è tardi». E poi la frase finale, da vero acceleratore della burocrazia: «Sono troppo lenti ‘sti uffici». La politica, invece, era molto più veloce ad assegnare soldi pubblici agli imprenditori del cerchio magico di Galvagno.
In quei giorni del dicembre 2023, il solerte segretario del presidente dell’Ars ebbe davvero un gran da fare per accelerare il finanziamento destinato ai Dragotto per il “Magico Natale”. «Ora, aspettano il decreto perché loro non si possono muovere se non arriva il decreto – diceva Cinquemani a Ignazio Di Liberto, il 12 dicembre di due anni fa – Domani la riesci a vedere questa cosa (…) perché gli eventi sono giorno venti (…) un emendamento presentato da Gaetano, cioè capiamoci». Di Liberto si mise a disposizione. Cinquemani ribadì: «Vediamo di risolvere allora». Questo era il mandato che il segretario particolare aveva ricevuto da Galvagno. Risolvere i problemi.
Con questo spirito Giuseppe Cinquemani incontrò riservatamente anche l’imprenditore Nuccio
La Ferlita, il re della musica live, che in quello scorcio di fine 2023 sarebbe stato incaricato di gestire il concerto di Capodanno di Catania finanziato da Galvagno.
Si videro il 13 novembre alle 13,30 nella sede distaccata dell’Ars di Catania, in via Etnea. Quel giorno c’era pure Galvagno. Il segretario e l’imprenditore si videro poi il 28 novembre, alle 8,30 del mattino, al caffè Epoca di piazza Europa, a Catania. Qualche ora dopo, La Ferlita fece un resoconto dell’incontro a Sabrina De Capitani e disse: «Sì, sì, lui mi ha spiegato ». Era turbato, perché Cinquemani aveva fatto ulteriori richieste di soldi e incarichi. E l’imprenditore aveva allargato le braccia, anche questo raccontava all’amica:
«Lo sto apprendendo adesso, avevo parlato con Sabrina che mi aveva spiegato, e così io in quel
modo mi ero organizzato, adesso tu mi stai dicendo una cosa nuova, l’apprendo adesso (…) Comunque guarda, gli ho detto: riesco ad arrivare fino a qua e lui mi ha ringraziato».
Scrive la Finanza: «Su input di Galvagno, Cinquemani avrebbe chiesto a La Ferlita di corrispondere
delle somme di denaro anche a Salvatore Pintaudi», l’addetto stampa del presidente dell’Ars.
L’imprenditore spiegò ancora a Sabrina De Capitani: «Io devo riconoscere un servizio al fotografo, a
Salvatore, quindi qualcuno me lo deve fatturare questo servizio».
De Capitani disse: «Te lo fattura lui, 3.000 euro». La Ferlita fece una pausa poi disse: «Manca uno
zero».
Come “scambio” per il finanziamento del Natale 2023, La Ferlita diede un incarico (secondo la procura fittizio) da 20.400 euro alla portavoce. A Pintaudi avrebbe invece corrisposto 8.000 euro. Ieri l’imprenditore è stato interrogato dai pm di Palermo per quattro ore, ma nega di avere mai ricevuto richieste corruttive. Una dichiarazione in linea con quanto detto da Galvagno: «I miei collaboratori non lavorano in esclusiva per me, ma hanno anche altri rapporti di collaborazione». Per la procura, è una tesi che non regge.
«Io faccio quello che mi dicono loro», diceva ancora Sabrina De Capitani. Anche la portavoce faccendiera.
Da laRepubblicaPalermo di Salvo Palazzolo

Da sinistra, l’ex portavoce Sabrina De Capitani Nella foto accanto il segretario
particolare Giuseppe Cinquemani
Per rimanere aggiornato sulle ultime notizie locali segui gratis il canale WhatsApp di Caltanissetta401.it https://whatsapp.com/channel/0029VbAkvGI77qVRlECsmk0o