Manifestare per chiedere che venga riconosciuto un proprio diritto è sempre una cosa buona.
Ma ci sono sempre i famosi ma.
Manifestare, lo dice la parola stessa significa rendere noto con segni o riferimenti il proprio disappunto, rivolgendosi a chi è causa del problema, o lo è in parte.
Ma si manifesta contro qualcuno o qualcosa, manifestare solo chiedendo l’acqua, francamente ha poco senso, se in più gli attori coprotagonisti di questa vicenda sono in prima fila, mancava solo Schifani, Caltaqua e Siciliacque ed il quadro sarebbe stato completo.
Ma i giovani probabilmente non hanno avuto la forza o la contezza di capire che erano loro a dover mantenere il timone della manifestazione, ma hanno lasciato forse troppo e per inesperienza, non me ne vogliano, che altri, politicamente più esperti, la pilotassero, mettendosi in prima fila come se loro fossero le prime vittime.
Quindi la crisi idrica è da addebitare solo della mancanza delle piogge ?
Qualcuno sui social l’ha definita “UNA PAGLIACCIATA ALLA NISSENA” , motivando questa espressione con il dire “Manifestano andando a braccetto con chi è la causa dei problemi”. Zero coerenza e poi si lamentano se si sono ritrovati solo i politici in piazza”
Qualche altro aggiunge :”Una manifestazione degli studenti senza studenti come si evince dalle foto, ma formata per lo più solo da politici che volevano visibilità”.
E ancora, “Probabilmente la presenza dei politici serviva a mettere una pezza ai forti richiami di Cocina”…“Ma il sindaco al posto di passeggiare e farsi selfie, perchè non va a cercare i pozzi come dalla Regione gli intimano di fare da tempo ?”…”Alla faccia della manifestazione apolitica, un bello spot per questa amministrazione”….”Ma non c’è bisogno che vada a Roma, vada a Palermo, ma non ci va perchè gli hanno chiaramente detto che è lui che deve mettersi in moto, cercando e realizzando nuovi pozzi”
Ma è giusto dire che ci sono stati anche commenti positivi e di apprezzamento per le presenze, sua e di molti dei suoi, apprezzamenti provenienti maggiormente da coloro che fino a ieri protestavano anche contro l’amministrazione, poco attiva ed efficace sul problema, e che adesso invece si sono schierati con il sindaco, probabilmente una turnazione di sei giorni, con il rischio imminente di rimaner a secco li soddisfa.
Presente anche il sindaco di San Cataldo, molti consiglieri comunali nisseni e tra di loro anche l’ex sindaco Gambino, che più volte ha lanciato l’idea di scavare pozzi ai piedi delle Madonie, che porterebbero, secondo quanto sostiene, fornire 2/300 litri di acqua al secondo.
Assente la deputazione regionale e cioè Nuccio Di Paola, Michele Mancuso e Salvatore Scuvera.
Un vero tesoro, considerato che oggi Siciliacque rifornisce Caltaqua con appena 80 litri al secondo.
Ha pure presentato una mozione in consiglio comunale, ma che pare non abbia sortito gli effetti sperati.
Proposta, che se messa in pratica consentirebbe di tornare ad una erogazione da paese civile.
Il sindaco, dal canto suo, pubblica un post dove dice: “Questa mattina sono stato al fianco dei giovani studenti che lungo le strade della nostra città hanno camminato reclamando a gran voce quel diritto, quale è l’acqua, che spetta a tutti noi. E sono veramente orgoglioso di come i nostri giovani cittadini abbiano scelto di essere parte attiva in questa nostra battaglia, dimostrando consapevolezza e responsabilità…Insieme, tutti noi cittadini, dobbiamo lottare affinché Caltanissetta non debba più ritrovarsi così assetata. Dobbiamo essere uniti, non ci sono colori politici in questa lotta: l’acqua è di tutti.”
Senza con questo voler addossare tutte le colpe a questa nuova amministrazione, ci si sarebbe aspettato che il sindaco dicesse qualcosa sia su quando sostenuto da consigliere Gambino, ma soprattutto rispondesse alle forti parole dell’Ing.Cocina, riportate in un precedente articolo “Caltanissetta è tra i comuni che senza l’acqua dell’Ancipa rimarrebbe a breve completamente a secco e, in una sua recente intervista, si pone due domande.
Nella prima domanda, parla di “distrazioni” degli amministratori e si chiede perchè non si sono attenuti all’elenco dei pozzi che hanno loro fornito a giugno scorso, affinchè si mettessero anche in moto le trivelle per trovare acqua.
Ma questi appello, a suo dire, anche nei confronti dell’amministrazione nissena, è caduto nel vuoto.
La seconda domanda è come mai, pur avendo finanziato l’acquisto di 190 autobotti, per tutti i comuni della Sicilia, in pochi ne hanno usufruito e tra queste proprio Caltanissetta, che ne necessita maggiormente”
Ecco, se stamattina avesse risposto a queste domande, la presenza sua e quella dei suoi, si sarebbe ampiamente giustificata.
Ma i nisseni, oltre a non partecipare, sono sempre fiduciosi e speranzosi, si accontentano delle promesse e delle presenze, poche infatti le voci fuori dal coro.
Insomma si lasciano emozionare ed intimidire dalle presenze, infatti sono state poche le voci fuori dal coro.
Oggi tutti soddisfatti, se ne riparlerà presto, forse già domattina appena il turno ritarda o salta, o quando, a breve i nisseni si troveranno a fare la fila davanti i silos con i bidoni.
Spero nessuno si offenda. Ad Maiora