Come era ampiamente prevedibile la soluzione dei 12 Silos non è stata accolta favorevolmente, anzi, almeno nei vari luoghi di discussione pubblici e sui social, che sono diventati ormai, piaccia o no, il mezzo dove i cittadini esprimono anche i loro pareri.
Apprezzabile l’idea, clonata dalla vicina San Cataldo, che a questa soluzione era già arrivata da tempo, ma i nisseni al sol pensiero di tornare a scene da dopoguerra non ci stanno proprio.
“come faranno anziani, malati, disabili ?”
Questa è stata una della prime reazioni.
Qualcuno ha fatto però notare che già nelle varie distribuzioni con le autobotti, personale della Protezione Civile e i volontari della CRI, si erano messi a disposizione per aiutare chi non riusciva a portare in casa i pesanti bidoni.
“Fare la malavita per avere massimo 100 litri di acqua. Una famiglia che ha un recipiente da 1.000 litri, deve fare 10 viaggi…assurdo”
“Assisteremo a scene da profonda Africa”
E altri: “In prefettura e al comune si fanno riunioni in continuazione e il massimo che viene fuori sono i Silos ? ”
“Abbiamo superato ogni limite”
“Tutta Italia ci ride dietro, ultimi tra gli ultimi e su tutte le tv siamo diventati un caso nazionale, ovviamente in negativo”
“Chi ha la competenza intervenga urgentemente, senza inutili chiacchiere, se non si sa gestire la situazioni, si faccia un passo indietro e chiami l’esercito”.
“Nella zona alta della città, tranne uno in via Ferdinando I, non ci saranno Silos, quindi mezza città dovrà andare nei restanti 11, creando assembramento”
Nel frattempo però non mancano le manifestazioni e c’è chi sta pure pensando di andare direttamente a Palazzo d’Orleans, sperando che con loro ci saranno Sindaco, assessori e consiglieri, gli stessi che erano in prima fila durante la manifestazione di domenica scorsa.
Tra tutte queste osservazioni non potevano mancare quelle riferite ai pozzi e a quello che l’Ing, Cocina continua a ripetere, “Scavate”
Alcuni fanno notare che di trivelle in giro però non se ne vedono, né nulla si sa delle famose “mappe”, come c’è chi continua a sostenere che molti pozzi cittadini non sono mai stati presi in considerazione e che in alcune vie l’acqua duri tre giorni di fila.
Una bocciatura in toto, i nisseni vedono avvicinarsi la grande sete e non si arrendono all’idea che non si trovino situazioni alternative.
“Nel 2024 è una vergogna la mancanza di acqua corrente” scrive una persona che, anziana e malata, già riesce a stento a a farcela con il turno attuale di 6 giorni, “figuriamoci appena sarò costretta ad andare a rifornirmi con i bidoni, cosa che non potrò fare”
Il pressing continuo delle donne, che hanno manifestato per diversi giorni, i vari servizi giornalistici, l’ultimo quello del Le Iene, non pare ottengano risposte concrete dalla politica locale, solo promesse e rassicurazioni, ma alle varie richieste si risponde con i Silos.
C’è chi poi scrive “ Io mi vergogno ad assistere ad una guerra tra assetati, di provare invidia per la mia dirimpettaia che stende i panni , mentre io ho i recipienti vuoti”.
“E’ vergognoso che tutta la città non scenda in Piazza, è vergognoso che una parte dei nisseni nulla dice, e vergogno che chi ha votato questa amministrazione taccia e soffra in silenzio”
Qualcuno ricorda anche il periodo della Pandemia e delle restrizioni, dove molti si indignavano per i vari divieti, che calpestavano alcuni diritti, oggi questi nulla dicono sulla negazione del diritto a ricevere l’acqua ?”
In questo assurdo scenario vien da riflettere sul silenzio dei nostri rappresentanti politici, che come ultima soluzione tirano fuori i Silos.
Insomma soluzione ampiamente bocciata senza se e senza ma.
Abbiamo un piano B o questo il massimo che si è in grado di offrire ai nisseni ?
In ultimo si fa notare che ci si sarebbe aspettato un supporto maggiore, sia a livello regionale che nazionale, visto che a Palermo e a Roma ci sono gli “amici” che avrebbero, parole ripetute più volte in campagna elettorale “aiutato la rinascita della nostra città”.
Al netto di provvedimenti che mettono sul piatto tanti denari, nulla di concreto si è visto e se questa soluzione per loro è la soluzione migliore, allora la bocciatura ci sta tutta.
Ad Maiora