Oggi poco fuori Parigi sono attesi circa 6.000 militanti
Un anno dopo «l’ondata sovranista» dell’ultimo voto europeo, i leader Patrioti si danno appuntamento, su invito del Rassemblement National, a una kermesse di popolo, nei pressi di Mormant-sur-Vernisson. Nei pressi di questo centro rurale di 130 anime, a sud di Parigi, su un
pratone messo a disposizione da un grande elettore locale, sono attesi circa 6000 militanti per celebrare quella che hanno battezzato «La Festa della vittoria».
Sarà una sorta di «Pontida europea», a metà tra una manifestazione politica e una sagra di paese, con comizi ma anche musica e punti di ristoro con prodotti locali. E sarà anche l’occasione per rinnovare la sfida a Bruxelles, ancora ingabbiata, a loro dire, «dalla burocrazia e dall’ideologia della sinistra, dalla cultura woke e dalla follia del Green Deal». All’ultimo mega raduno di Madrid, a febbraio, Trump si era insediato da poco e la parola d’ordine di Orban, Le Pen e Salvini, era stata «Make Europe Great Again».
L’appuntamento francese cade, invece, in un momento in cui il trumpismo è scosso dalla rottura con Elon Musk. E anche i difficili negoziati sui dazi rischiano di incrinare l’immagine del tycoon americano agli occhi degli elettori europei, compresi quelli che l’anno scorso tributarono un grande successo ai Patrioti Ue.
Detto questo, si prevede che i toni saranno i soliti, tra sfida tenace e fiducia incrollabile nel futuro. E potrebbe essere rilanciata la road map descritta da «Il Grande Reset: ripristinare la sovranità degli Stati membri nell’Unione Europea », dal titolo di un recente report elaborato da alcuni think tank sovranisti, tra cui il centro studi ungherese Mathias Corvinus Collegium e il polacco Ordo Iuris Institute.
Uno studio che esplicitamente, pur di uscire dallo status quo in cui versa l’Europa, propone o di smantellare l’Unione europea o di immaginarne una versione mini, assolutamente
rispettosa delle sovranità nazionali e con competenze comuni ridotte all’osso.
Il programma prevede, a partire da mezzogiorno, gli interventi dei diversi leader provenienti da 12 Paesi, tra cui quello del vicepremier Matteo Salvini, del premier ungherese Viktor Orbán, del presidente del partito dei Patrioti Ue, lo spagnolo Santiago Abascal. Il leader olandese Geert Wilders sarà collegato da remoto. Concluderanno i padroni di casa Marine Le Pen e JordanBardella.