Caltanissetta 401
  • Home
  • Cronaca
    • Cronaca Internazionale
  • Politica locale
    • Politica
  • Rassegna stampa
    • Economia e Finanza
    • Riflessioni
    • Riceviamo e pubblichiamo
  • Cultura ed Eventi
    • Concorsi
    • Scuola
    • Tecnologia
  • Sport
  • Altro
    • Dalla provincia e dintorni
    • Ricette tipiche
    • Salute & Benessere
    • Meteo
Reading: Salvini parla da ministro degli Esteri ma confonde la Serbia e il Kosovo
  • Seguici
Font ResizerAa
Caltanissetta 401Caltanissetta 401
Cerca
  • Home
  • Chi siamo
  • News
    • Cronaca
    • Politica locale
    • Cultura ed Eventi
    • Sport
    • Rassegna stampa
    • Salute & Benessere
    • Riceviamo e pubblichiamo
    • Dalla provincia e dintorni
Follow US
© Caltanissetta401 | Realizzato da Creative Agency
Caltanissetta 401 > News > Cronaca > Salvini parla da ministro degli Esteri ma confonde la Serbia e il Kosovo
CronacaPoliticaRassegna stampa

Salvini parla da ministro degli Esteri ma confonde la Serbia e il Kosovo

Last updated: 16/04/2025 5:07
By Redazione 132 Views 5 Min Read
Share
SHARE

Salvini sogna la diplomazia internazionale ma confonde il Kosovo con la Serbia e dimentica che guida le Infrastrutture

Contents
La geopolitica da bar di un ministro fuori binarioMentre il Kosovo è in Europa, i treni no

Se fosse per lui, il Kosovo sarebbe ancora un pezzo di Serbia, la Crimea legittimamente russa, la geopolitica un reality show da congresso leghista. Matteo Salvini, che sulla carta è ministro delle Infrastrutture, continua a sognare i palazzi della diplomazia e a improvvisarsi statista d’altri tempi. Peccato che nel frattempo il sistema ferroviario italiano arranchi, i treni si fermino per guasti elettrici, e il Pnrr, quello vero, quello che dovrebbe modernizzare le infrastrutture, resti incagliato tra conferenze stampa e proclami vuoti.

La geopolitica da bar di un ministro fuori binario

Durante il congresso della Lega a Firenze, il vicepremier ha dichiarato che “una minoranza cristiana sta resistendo e combattendo in Serbia”. Non era una svista. Era propaganda. Il genere che ricalca fedelmente le narrazioni di Vladimir Putin e dell’estrema destra europea: l’Occidente brutale, i cristiani perseguitati, le bombe cattive della Nato. Tutto già sentito. Tutto già smentito dai fatti. Ma evidentemente utile per provare a guadagnare due titoli sui giornali e qualche applauso nei convegni con bandiere balcaniche.

Il fatto che la “minoranza cristiana” a cui si riferisce Salvini viva in Kosovo, non in Serbia, è il dettaglio minore. Il problema vero, come ha notato Pagella Politica, è che il suo discorso ricalca parola per parola quello usato dai nostalgici della ex Jugoslavia, dai nazionalisti serbi, dai propagandisti del Cremlino. E non è una novità: già nel 2014, quando Mosca annetteva la Crimea, Salvini si chiedeva su Twitter perché l’Europa fosse tanto indignata. In fondo – sosteneva – anche Bosnia e Kosovo avevano avuto l’indipendenza grazie alle bombe. Un copia-incolla geopolitico che dimentica la storia e scavalca il presente.

Per convenienza. Perché la Lega, da Bossi in poi, ha sempre avuto una strana fascinazione per la Serbia. Era il 1999 quando il Senatùr volava a Belgrado per incontrare Milošević, il macellaio dei Balcani, dichiarando che i veri destabilizzatori erano gli albanesi, non i serbi. Anche allora, la favola era la stessa: i buoni cristiani contro i musulmani cattivi. Una semplificazione tossica, funzionale a un’idea d’Europa che assomiglia più a un fortino che a un progetto comune.

Salvini continua su quella linea. Oggi, con la disinvoltura del politico che non deve rendere conto a nessuno, rilancia teorie vecchie, ambigue e pericolose. Parla di religione dove c’è nazionalismo, di martiri dove ci sono tensioni etniche, di oppressione dove c’è – semmai – un processo delicato di costruzione statale, come quello del Kosovo. E intanto ignora – o finge di ignorare – che l’Italia riconosce il Kosovo come Stato sovrano dal 2008. Quindi? O il ministro ignora la politica estera del suo stesso governo, oppure finge di volerla riscrivere con la lingua della propaganda.

Mentre il Kosovo è in Europa, i treni no

Il tutto mentre il suo ministero arranca. Le infrastrutture italiane sono un campo minato. I treni regionali cadono a pezzi. Il ponte sullo Stretto è un progetto che resta sulla carta. Le opere del Pnrr vanno a rilento, e la transizione ecologica dei trasporti è una parola vuota nei documenti ufficiali. Ma Salvini è troppo impegnato a evocare guerre del secolo scorso per accorgersene. E mentre si lancia in difese grottesche dei serbi ortodossi “assediati” in una terra che chiama ancora Serbia, finge di dimenticare che il vero assedio, oggi, lo subisce la verità.

In un Paese normale, un ministro delle Infrastrutture si occuperebbe di far arrivare i treni in orario. Salvini, invece, preferisce fare il ministro degli Esteri in surrogato, il portavoce delle destre identitarie europee, il testimonial di un nazionalismo a buon mercato che odora di naftalina. Ma se vuole giocare alla geopolitica, almeno impari la geografia: il Kosovo non è la Serbia, la religione non è un’arma, la storia non è un meme da rilanciare nei comizi.

Fonte LANOTIZIAGIORNALE.IT di Giulio Cavalli

You Might Also Like

‘Democrazia militante’ in azione? Afd è una minaccia per la Germania, cosa cambia per la politica tedesca

Primo caso di suicidio assistito in Toscana, dopo l’approvazione della legge regionale

Ponte, mancano ancora documenti: i tempi si allungano

Caltanissetta: Scintille nel consiglio comunale di ieri, 13 dicembre

Revenge Porn: procura di Milano chiede rinvio a giudizio per La Russa junior e l’amico

TAGGED:CronacaPoliticaRassegna stampa
Share This Article
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copy Link Print
Caltanissetta 401
Direttore responsabile 
Sergio Cirlinci

93100 Caltanissetta (CL)

redazione@caltanissetta401.it
P:Iva: 01392140859

Categorie

  • Cronaca
  • Cultura ed Eventi
  • Politica locale
  • Rassegna stampa
  • Sport

Categorie

  • Concorsi
  • Dalla provincia e dintorni
  • Finanza
  • Giovani e Università
  • Sanità

Link utili

  • Chi siamo
  • Privacy & Cookie Policy

Caltanissetta 4.0.1 è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Caltanissetta n.03/2024 del 21/08/2024. | Realizzato da Creative Agency

Username or Email Address
Password

Lost your password?