Una visione chiara, fondata sulla prossimità ai bisogni del territorio, sull’efficienza della rete ospedaliera e sulla riduzione concreta delle liste d’attesa.
È in quest’ottica che il sindaco di San Cataldo, Gioacchino Comparato, interviene nel dibattito sulla riorganizzazione dell’offerta sanitaria territoriale, con particolare riferimento al Distretto Sanitario CL1 e alla struttura di San Cataldo.
“Il potenziamento dell’offerta sanitaria non è più rimandabile – dichiara il sindaco –. Le liste d’attesa per visite, esami e piccoli interventi chirurgici rappresentano un’urgenza quotidiana per migliaia di cittadini. Davanti a ritardi gravi e, in certi casi, a situazioni che hanno portato ad azioni giudiziarie per mancata tutela della salute, è nostro dovere agire con proposte operative e concrete.”
In questo contesto si colloca la fase di ridefinizione della rete ospedaliera della Regione Siciliana, che – secondo il sindaco – deve valorizzare in modo equilibrato tutte le strutture esistenti nel territorio. l’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta e l’Ospedale Maddalena Raimondi di San Cataldo costituiscono un’unica realtà funzionale, strategica per garantire equità e accessibilità dei servizi sanitari nell’intera provincia.
Ma non possiamo eludere una domanda fondamentale: quale è il ruolo del nostro ospedale nell’ambito della rete ospedaliera regionale?
Vogliamo che il Maddalena Raimondi abbia una propria collocazione, un proprio ruolo, chiaro e definito.
In particolare, il sindaco propone una nuova organizzazione della chirurgia ambulatoriale, con il potenziamento del presidio di San Cataldo e la concentrazione su tale struttura di tutte le attività chirurgiche a bassa complessità. “Un intervento – spiega – che alleggerirebbe il carico del Sant’Elia e, allo stesso tempo, consentirebbe di ridurre in modo significativo i tempi d’attesa per interventi ambulatoriali”.
Il presidio di San Cataldo dispone già di sale chirurgiche idonee, e ospita numerosi servizi ad alto valore aggiunto: pneumologia, lungodegenza, ambulatori specialistici (tra cui diabetologia, reumatologia, allergologia, ortopedia), centro riabilitativo, hospice, centro autismo, servizi territoriali, guardia medica e veterinaria. Una dotazione importante, ancora sottoutilizzata rispetto al suo potenziale.
Le proposte operative del sindaco Comparato comprendono anche una serie di interventi complementari, che completano la visione strategica di riqualificazione del sistema sanitario locale:
L’attivazione dell’unità per accessi vascolari, con presa in carico dei pazienti che necessitano di impianti e gestione di dispositivi centrali o periferici. L’informatizzazione della rete ospedaliera del Distretto, per favorire la telemedicina e la condivisione delle informazioni cliniche.
Il rafforzamento dell’integrazione interprofessionale tra medici, specialisti e infermieri per la gestione integrata dei pazienti. L’estensione del servizio di assistenza domiciliare complessa, per pazienti con disabilità o patologie croniche e la valorizzazione di modelli innovativi, come la montagna-terapia, già sperimentata in altri territori per la cura di pazienti oncologici, anziani, persone con dipendenze o fragilità cardiovascolari.
“Il nostro territorio – ha detto Gioacchino Comparato dispone di competenze, strutture e di una visione chiara. Quello che chiediamo – conclude il sindaco – è che questa proposta venga pienamente integrata nel piano regionale di riorganizzazione della rete ospedaliera, con investimenti mirati in risorse strutturali, tecnologiche e professionali. Abbiamo una responsabilità verso i cittadini: trasformare i presìdi esistenti in poli sanitari efficienti, vicini e pienamente operativi.”

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