Sette assunzioni alla Fondazione dell’Ars, silenzi e misteri

I dipendenti della fondazione Federico II sono apparsi i più sorpresi: di buon mattino si
sono ritrovati sette nuovi colleghi di cui nessuno gli aveva parlato prima.

Ma a stupirsi sono stati anche i partiti all’Assemblea regionale siciliana che, al termine della seduta-lampo d’aula, hanno cercato notizie sull’origine di queste assunzioni.

Il dato certo è che nel pieno dell’inchiesta che vede indagati il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e
la sua ex portavoce Sabrina De Capitani, e che riguarda anche la gestione della fondazione, si è saputo di sette nuovi contratti solo a cose fatte.

L’unica cosa che l’amministrazione ha confermato è che si tratta di stagionali che dovranno sostituire personale in ferie.

Nulla è stato precisato sui metodi di selezione.

Ma Nuccio Di Paola, vicepresidente dell’Ars e dunque anche nel consiglio di amministrazione della fondazione, ha confermato ieri “di non sapere nulla delle assunzioni”, aggiungendo che “non sono
passate dal consiglio di amministrazione”.

Tra l’altro proprio nei giorni in cui si è saputo dell’inchiesta è montata una polemica analoga perché si è appreso di un contratto d’oro che Galvagno ha fatto avere alla De Capitani per occuparsi della fondazione dopo il licenziamento di Patrizia Monterosso.

Ieri Galvagno non ha presieduto la seduta dell’Ars perché impegnato a Roma con i vertici di Fratelli d’Italia a pochi giorni dall’audizione da parte dei probiviri che decideranno sulla sua eventuale sospensione dal partito. “Sono a Roma per una cosa molto importante” ha detto il presidente a chi gli
ha chiesto un commento sulle assunzioni alla fondazione Federico II.

Al presidente dell’Ars la procura di Palermo contesta sessanta ipotesi di peculato per l’uso improprio dell’auto blu e l’accusa di aver piegato la propria funzione a favore del suo “cerchio magico”.

Un’indagine complessa giunta al giro di boa della fase preliminare.

Galvagno ha sempre respinto le accuse, anche davanti ai probiviri di Fratelli d’Italia, di fronte ai quali
nei giorni scorsi ha esposto le sue tesi.

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