Secondo ’ultimo report di FABI Sicilia, c’è qualcosa che non torna nei dati raccolti sulle abitudini finanziarie dei siciliani.
Se da un lato, in Sicilia si risparmia e anzi si riesce addirittura a far crescere il patrimonio, grazie a una nuova propensione verso gli investimenti in titoli e conti deposito, dall’altro, esiste ancora una platea di siciliani che ricorre ai prestiti, in particolare al credito al consumo, per gestire le proprie spese.
Secondo FABI Sicilia in quest’ultimo anno la regione ha registrato un aumento dell’ o,4% nell’erogazione di credito al consumo, in numeri assoluti circa +115 milioni di euro concessi dalle banche a privati cittadini. Un dato che stupisce, considerata la crescita della ricchezza finanziaria in Sicilia, ma soprattutto che si pone in controtendenza: nel resto d’Italia infatti i prestiti bancari hanno subìto un calo dello o,7%, un calo dovuto al rialzo dei tassi di interesse, per altro ordinato dalla BCE proprio per rallentare la circolazione di denaro.
L’aumento dei tassi di interesse, però, non ha inciso sulle scelte di credito dei siciliani, limitandosi piuttosto a rallentarne la corsa. Il ricorso al credito, infatti, resta una costante in Sicilia e, secondo la FABI, segue da anni una tendenza in continuo aumento. Ma come si concilia questo dato sul credito con l’immagine di una Sicilia abitata da abili risparmiatori ?
Per provare a capirlo, dobbiamo forse partire dalla tipologia di credito erogato dalle banche in Sicilia.
Uno studio di Mister Credito CRIF ci dice, per esempio, che nella regione il 52% del credito è composto da prestiti finalizzati (cioè prestiti legati all’acquisto di un bene di consumo, es. l’automobile o lo smartphone), il 31.9% da prestiti personali (cioè liquidità) e solo il restante 16.1% riguarda i mutui per l’acquisto di una casa. Ancora una volta, prevale la scelta del credito al consumo.
In Sicilia dunque i prestiti bancari vengono utilizzati principalmente per coprire spese quotidiane e necessità correnti. E vengono utilizzati per lo più da giovani: secondo Kiron Partner, società di mediazione creditizia di Tecnocasa, la richiesta di prestito è maggiore nelle fasce più giovani della popolazione, quindi dai 18 ai 44 anni.
Alla luce di questo, è probabile quindi che in Sicilia esista una divisione netta, profonda, tra popolazione benestante, capace di accumulare risparmi e farli fruttare, e popolazione povera, che dispone di poca liquidità e resta intrappolata nella morsa del credito al consumo.