«Perché questo progetto dal forte valore etico, educativo umano viene penalizzato?», domanda la Missione di Speranza e Carità
La storia di Biagio Conte doveva diventare una serie Rai, scritta da Stefano Rulli (coautore, fra gli altri, de “La Piovra”), prodotta da Anele, con Alessio Vassallo nei panni del missionario laico.
Parliamo di Biagio Conte, che ha lasciato tutto per dedicarsi agli ultimi.
La vita per gli ultimi”, tratto dalla biografia omonima di Giacomo Pilati, è stato escluso dai finanziamenti della Sicilia film commission.
Una bocciatura che ha scatenato la reazione del presidente della Regione Renato Schifani,
che vuole vederci chiaro: “Chiederò all’assessore al Turismo di fornirmi tutte le informazioni
utili per comprendere le motivazioni di questa decisione”.
La Missione Speranza e Carità, fondata da Biagio Conte, parla di “occasione mancata”: “Una decisione incomprensibile che solleva interrogativi sulla visione culturale e sulle priorità di chi è chiamato a sostenere opere di rilievo sociale. Fratel Biagio Conte è una figura scomoda perché autentica, controcorrente, difficile da incasellare. Ci chiediamo se oggi, in Sicilia, ci sia ancora spazio per un cinema che smuova le coscienze o se si preferisca una cultura di facciata, più attenta all’apparenza che alla sostanza”.
La serie, sottolinea chi l’ha proposta, avrebbe avuto un forte valore educativo e culturale, in conformità ai parametri richiesti dal bando.
La Missione Speranza e Carità non ci sta e lancia un appello affinché la “decisione venga rivista.
Ignorare il valore di questo progetto non è soltanto un torto a chi lo ha ideato e sostenuto, ma
un’occasione clamorosamente persa per tutta la collettività. Fratel Biagio Conte merita di essere
ricordato, raccontato e conosciuto. Non possiamo permetterci il lusso dell’indifferenza”.
La Sicilia film commission, per bocca del presidente Nicola Tarantino, risponde: “La selezione
dei film ammessi al cofinanziamento risponde a dei criteri descritti nel bando. È alla luce di questi criteri che la commissione ha stilato la graduatoria”.
La serie su Biagio Conte, per la quale erano stati richiesti 400 mila euro, aveva raggiunto tutti i punteggi per accedere al finanziamento ma è stata tagliata fuori “per insufficiente dotazione finanziaria”, cioè la Film commission ha esaurito il budget a disposizione destinando le somme ad altri progetti.
La stessa sorte della serie su Biagio Conte è toccata al film sulla strage di Pizzolungo, “Un futuro
aprile”, diretto da Graziano Diana per Rai Fiction ed Elysia Film, e “Il ragazzo che amava i cavalli”,
il film di Pasquale Scimeca sulla storia di Calogero Zucchetto, il poliziotto ucciso dalla mafia.

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