Lo schema non è molto diverso da quello che ha portato all’organizzazione del Capodanno
di Catania 2025, finito nel mirino della procura di Palermo che sta indagando sui contributi pubblici per eventi e manifestazioni.
Due milioni di euro, solo per l’anno in corso, infatti, saranno destinati all’assessorato al Turismo
guidato dall’assessora Elvira Amata, attualmente indagata proprio in uno dei filoni di quell’inchiesta,
per un mega evento da svolgersi a Messina, città d’origine della stessa esponente di Fdi nel governo regionale.
Nessun maxi emendamento, in questo caso, ma un articolo della manovrina approvata il 10 luglio scorso dalla giunta di Renato Schifani che, proprio in quell’occasione, aveva fatto trapelare la sua volontà di mettere fine alle cosiddette “mance”. In questo caso, la norma, prevista all’articolo 31 del testo, prevede il «finanziamento di iniziative di alto valore turistico-promozionale di rilevanza regionale, da realizzarsi nella città metropolitana di Messina nell’anno 2025 e nella città metropolitana di Palermo nell’anno 2026, previo esperimento di procedure ad evidenza pubblica».
L’assessora Amata rimanda alla futura “manifestazione d’interesse” e precisa che, in questa fase,
non si è ancora deciso quali siano le manifestazioni da finanziare.
Curiosa semmai la scelta della città, Messina: nel testo della manovrina non c’è alcun riferimento al
criterio alla base della decisione.
Altri due milioni, poi, come prevede il testo, serviranno per un grande evento a Palermo nel 2026, anche in questo caso non ancora individuato.
Altri eventi, invece, verranno finanziati da un altro assessorato, quello delle Autonomie locali, guidato dal cuffariano Andrea Messina che ha richiesto, nei giorni di preparazione del testo, un rifinanziamento del capitolo di bilancio destinato in questo caso a eventi da svolgere nella seconda metà del 2025: altri 2,2 milioni che serviranno, appunto, per sostenere i comuni nell’organizzazione di diverse manifestazioni.
L’avviso dell’anno scorso, che verrebbe quindi replicato, faceva già riferimento in particolare a «manifestazioni a carattere storico o religioso o di valorizzazione delle tradizioni popolari
locali di rilevante valore sociale; attività di diffusione e promozione della conoscenza delle tradizioni
popolari locali rivolte, in particolare, alle fasce giovanili; mostre di carattere sociale aperte al pubblico e dirette alla promozione delle eccellenze e delle tradizioni locali; seminari e convegni riguardanti tematiche finalizzate alla promozione delle tradizioni locali e della dimensione multietnica; attività di comunicazione tese alla valorizzazione e promozione delle eccellenze e delle tradizioni locali; attività finalizzate allo sviluppo e promozione di politiche giovanili e di rafforzamento della coesione sociale intergenerazionale ed interetnica nel territorio».
«Altro che niente mance, come aveva annunciato Schifani — commenta il presidente della Commissione Antimafia e anticorruzione, Antonello Cracolici — questo governo, semmai, ha deciso di trasformare gli assessorati in distributori di mance».
A proposito di contributi culturali, nel frattempo, l’assessorato al Turismo ha pubblicato gli avvisi del Fondo unico regionale per lo spettacolo destinati alle convenzioni per lo svolgimento delle attività teatrali amatoriali e per la diffusione del teatro dei pupi.
Da laRepubblicaPalermo del 19/07/2025 di A.C.

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