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Situazione di stallo dei servizi per l’autismo nella provincia di Caltanissetta

Last updated: 02/12/2025 8:19
By Redazione 95 Views 6 Min Read
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Situazione di stallo dei servizi per l’autismo nella provincia di Caltanissetta.

Lo rilevano l’Ispedd (Istituto per i disturbi pervasivi dello sviluppo), associazione di famiglie attiva nel territorio nisseno dal 2008, e Amautismo, associazione di famiglie presente a Gela da circa 9 anni: carenza di personale specializzato, fondi finanziati e utilizzati solo in parte, convenzioni in scadenza e assenza di un’effettiva e condivisa programmazione.

Le associazioni segnalano persistente carenza di logopedisti presso il Centro diagnosi precoce e terapia intensiva, fino a qualche tempo fa fiore all’occhiello dei servizi per l’autismo in provincia di Caltanissetta, e di Oss e neuropsicomotricisti presso il Centro autismo di Gela, con assunzioni e/o sostituzioni spesso effettuate da operatori e operatrici prive di competenze specifiche sull’autismo, causando così discontinuità terapeutica.

Preoccupa, inoltre, la gestione del Centro diurno dedicato Eubios, la cui convenzione scadrà a dicembre e di cui si paventa l’ennesima proroga, mentre il Centro diurno a Gela non è mai nato.

L’assenza di un bando ad evidenza pubblica, ormai da anni, impedisce trasparenza, confronto e la possibilità per altre realtà qualificate di poter competere.

Sul Centro residenziale, fondamentale se si considera il numero crescente di giovani adulti e adulte con autismo nella provincia nissena, sembrerebbe si stia aprendo solamente da qualche giorno uno spiraglio da parte dei vertici dell’Asp, che comunque tengono a sottolineare che le decisioni in merito spettano in ultima istanza all’assessorato regionale alla salute.

Infine, riguardo ai servizi di interventi terapeutici abilitativi/riabilitativi comportamentali secondo PTI, ex progetto voucher, in scadenza il prossimo 31 dicembre, al momento non si hanno garanzie sul suo rinnovo, tranne che gli uffici competenti avrebbero già pronta la manifestazione di interesse, che dovrebbe essere seguita quanto prima dalla pubblicazione del relativo bando.

Si tratta di un servizio che, pur con tanti margini di miglioramento quali una maggiore attenzione per il livello di gravità, gode del pieno consenso delle famiglie se si considerano i numeri: 140 utenti al momento che ne usufruiscono e più di 50 in lista d’attesa.

I motivi del “successo” risiedono nel fatto che con tale progetto, autorizzato e supportato dai vertici aziendali, è stata data la possibilità alle famigliedi poter liberamente e democraticamente scegliere le cooperative accreditate ad offrire il servizio, evitando qualsiasi forma di esclusività.

Pertanto sarebbe opportuno renderlo strutturale, anche con formule diversificate, purché le famiglie abbiano certezze e non debbano vivere con la preoccupazione delle continue scadenze. Le famiglie necessitano di punti fermi, non di soluzioni temporanee.

Ispedd e Amautismo chiedono pertanto:

  • una programmazione stabile e pluriennale dei servizi per l’autismo, condivisa con le famiglie attraverso la ricostituzione di apposito tavolo tecnico, che tenga conto delle effettive esigenze delle persone con autismo sulla base dei progetti di vita individuali, personalizzati e partecipati;
  • il pieno utilizzo dei fondi autismo del 2022, scaduti lo scorso 31 marzo, dei fondi del 2021, e infine dei fondi, già in arrivo, del 2023/2024, che si rischia senza tempistiche celeri di non riuscire a spendere e di “regalare” alle altre Asp siciliane;
  • procedere con la pubblicazione della manifestazione d’interesse e relativo bando per il proseguo del servizio di interventi abilitativi/ riabilitativi terapeutici secondo PTI, progetto ex voucher, ormai in scadenza.
  • Procedere con la pubblicazione delle manifestazioni d’interesse (già ne sono state pubblicate due) e relativi bandi per Centri semiresidenziali e residenziali, prevedendo anche più convenzioni sempre nell’ottica della democratica libertà di scelta delle famiglie e della sana concorrenza.

“Da anni e anni lavoriamo per garantire ai nostri figli e figlie una vita dignitosa nel territorio in cui viviamo – concludono Maria Grazia Pignataro, Presidente dell’Ispedd e Antonino Biondo, Presidente di Amautismo – pertanto chiediamo che anche le istituzioni facciano la loro parte. In particolare ci rivolgiamo ai vertici dell’Asp, con cui da sempre abbiamo intrattenuto un dialogo e un confronto costruttivi, di intervenire con urgenza a tutela dei bambini e bambine e dei giovani adulti e adulte con autismo, affinché venga garantito loro il diritto di avere servizi di alta qualità e specificità”.

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