La Regione Siciliana ha comunicato i volumi degli invasi aggiornati al 1° marzo 2025
I prospetti pubblicati dalla Regione siciliana, Autorità di bacino regionale, aggiornati al 1° marzo 2025 fanno ben sperare di non dover rivivere quanto successo nel 2024.
Dighe e invasi hanno recuperato e, in alcuni casi, anche superato i livelli 2024.
Nel totale abbiamo un +16% sull’anno precedente e addirittura un +28% rispetto al mese precedente.
Essendo Caltanissetta, purtroppo, Ancipa-dipendente, non avendo pozzi sufficienti a compensare l’acqua che arriva dall’invaso di Troina, vediamo la sua situazione.
L’a capacità di invado dell’Ancipa è di 30,4 milioni di m³, il 1° di marso se ne registrano 25,75 pari al +6.17 rispetto a febbraio, quando ne erano presenti 19,58. Nello stesso periodo dello scorso anno ne erano presenti 7,43 milioni di m³.

Questi dati fanno ben sperare per un’estate 2025 più serena, sicuramente non con le attuali turnazioni, ma neanche come quelle dello scorso anno che hanno visto penalizzate le provincie di Agrigento, Caltanissetta e Enna , alcune zone di Caltanissetta non la ricevettero per ben 186 giorni.
Come sostengono alcuni esperti e come detto nel servizio andato in onda ieri nel TgrSicilia, bisogna augurarsi che anche in primavera non manchino le precipitazioni.
Continuare a sperare che Madre Natura continui ad aiutarci, è probabilmente l’unica garanzia che abbiamo.
In questi mesi si sarebbe potuto lavorare infatti sia per pulire gli invasi che per rifare le condutture extraurbane che, non lo si scopre oggi perdono il 38% dell’acqua che che veicolano.
Invece si va avanti a interventi “spot”, dove cioè avvengono rotture o dove ci sono perdite eccessive.
Per non parlare poi dei dissalatori, di cui nulla ci è dato sapere, “forse fine 2025“. disse tempo fa sottovoce il presidente Schifani, dissalatori che se messi in funzione libererebbero migliaia di m3 di acqua a favore delle zone interne.
Stesso discorso vale anche per la rete cittadina.
Tutti ricordiamo il finanziamento regionale da 4,2 milioni, per il rifacimento “parziale” della rete cittadina. Legge Regionale del 18 novembre 2024 n. 28 Art.14, con la quale la regione siciliana ha approvato l’erogazione di 4 milioni e 200 mila euro per finanziare un “Intervento di sostituzione rete idrica vetusta e/o in cattivo stato e miglioramento delle reti idriche per il contenimento delle perdite e la continuità del servizio nel Comune di Caltanissetta.
Il sindaco Tesauro a dicembre disse: “Un importante risultato che permetterà di migliorare la rete idrica e non disperdere l’acqua che arriva agli utenti” e aggiunse “Si tratta di un importantissimo finanziamento che consentirà di effettuare interventi nella rete idrica e consentire che tutta l’acqua che arriverà ai serbatoi cittadini non sarà dispersa….“Stiamo cercando di fare il possibile per garantire che la città non resti senz’acqua”.
E concludendo “Grazie alle recenti piogge, l’invaso Ancipa ha registrato un incremento. Il decreto emesso permetterà di poter rendere pienamente efficiente la rete idrica cittadina. Questo è un risultato che abbiamo raggiunto in breve tempo nell’interesse della cittadinanza”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’on. Mancuso: “Con la firma del decreto da parte dell’assessorato all’Energia per la sostituzione della rete idrica, dimenticò di dire parziale, di Caltanissetta è diventato realtà quanto abbiamo detto sino ad ora. È stato raggiunto un importante traguardo che conferma l’impegno preso dal Governo Regionale e la grande attenzione del presidente Schifani verso i bisogni dei cittadini e verso la grave emergenza idrica che da mesi sta investendo la città.”
Questi fondi, che come previsto dal Decreto del dirigente generale n. 2036 del 04.12.2024 della Regione Siciliana, allegato sotto, sono finalizzati a contrastare la situazione di deficit idrico, saranno erogati in favore dell’assemblea territoriale idrica (ATI) di Caltanissetta che procederà con l’intervento di sostituzione II° fase della rete idrica del Comune di Caltanissetta.
Con i 4,2 milioni finanziati verrà rifatta, parzialmente la rete idrica cittadini, come da foto

Da allora però è calato il silenzio, nulla si sa più, nè in città si vedono cantieri aperti con operai al lavoro, così come anche sulla ricerca di nuovi pozzi, visto che quelli trovati lo scorso anno, hanno dimostrato di non essere sufficienti, la prova si è avuta quando l’Ancipa chiuse i rubinetti e Caltanissetta rimase senz’acqua, nonostante si era più volte assicurato che erano in grado di fornire un quantitativo tale che ci metteva al riparo da chiusure o carenza di acqua del bacino ennese.
Qualche mese fa, quando qualcuno chiese del finanziamento, da Palazzo si rispose che non era il comune a gestire somma e lavori, ma Caltaqua, il finanziamento regionale è stato affidato all’Ati di Caltanissetta, che probabilmente lo girerà poi al gestore delle rete idrica, Caltaqua.
Non vorremmo pensare che si stia facendo il classico scarica barile.
Anche se non di sua competenza non resta che augurarsi che l’amministrazione solleciti, a questo punto chi deve fare i lavori per iniziare al più presto, che comunque per il loro completamento erano previsti due anni.
I nisseni hanno avuto ampia dimostrazione che è meglio confidare su Madre Natura che sulla politica.
Comunque vada a Caltanissetta, e non si dica in tutta la Sicilia, viviamo condizioni da terzo mondo.
Ad Maiora
