Quanto accaduto presso la casa di riposo di San Cataldo a danno degli anziani ospiti a pochi mesi di distanza di un altro episodio di maltrattamenti avvenuto sempre in una casa di riposo a Caltanissetta rivela un quadro di miseria morale e di violenza ormai troppo diffuso che non puo’ trovare alcuna spiegazione se non quella che ci troviamo di fronte a un sistema che non prevede la cura dei più vulnerabili. L’esperienza drammatica vissuta dagli anziani nelle case di riposo ripropone con forza il tema della domiciliarità e residenzialità degli anziani e un intervento normativo in materia di non autosufficienza che privilegi la medicina territoriale.Deve tornare in discussione il ruolo delle RSA, come parte fondamentale del Servizio sanitario regionale, non come strutture che hanno come finalità principale quella della custodia dell’anziano ma quella di un’assistenza, a diversa intensità, rivolta a persone non autosufficienti in maniera permanente o temporanea, a seconda che il paziente sia affetto da una patologia cronica o acuta.
Lo Spi-Cgil insieme alla CGIL ha sempre privilegiato nella definizione dei propri obiettivi la necessità della permanenza della persona anziana nel proprio contesto ambientale e di vita anche nella fase in cui inizi a mancare un grado adeguato di autosufficienza,ma il nostro sistema sanitario non è semplicemente in affanno, è profondamente incapace di sostenere i bisogni più elementari e la dignità di chi dovrebbe essere più protetto
Il problema è sistemico. Da anni denunciamo le carenze strutturali e la mancanza di risorse nel settore socio-sanitario, strozzato da tagli e politiche miopi che non sono in grado di garantire i livelli assistenziali minimi. Si dovrebbe investire seriamente in questo settore cruciale La retorica della “centralità della persona” e della “cura per i più fragili” si scontra violentemente con una realtà fatta di definanziamenti, privatizzazioni selvagge e una preoccupante assenza di programmazione a lungo termine.
Ogni segnalazione di abuso, fisico, psicologico o economico, all’interno di strutture che dovrebbero essere luoghi di cura e serenità, è un pugno nello stomaco. I nostri anziani si trovano a vivere gli ultimi anni della loro vita in un clima di paura e umiliazione in luoghi dove la cura dovrebbe essere la priorità assoluta.
Caltanissetta 27.06.2025
La Segretaria Gen CGIL- Rosanna Moncada Il Segretario Gen Spi Cgil -Paolo Anzaldi

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