Caltanissetta 401
  • Home
  • Cronaca
    • Cronaca Internazionale
  • Politica locale
    • Politica
  • Rassegna stampa
    • Economia e Finanza
    • Riflessioni
    • Riceviamo e pubblichiamo
  • Cultura ed Eventi
    • Concorsi
    • Scuola
    • Tecnologia
  • Sport
  • Altro
    • Dalla provincia e dintorni
    • Ricette tipiche
    • Salute & Benessere
    • Meteo
Reading: Cara Tari, Catania prima d’Italia, a Caltanissetta l’aumento più alto
  • Seguici
Font ResizerAa
Caltanissetta 401Caltanissetta 401
Cerca
  • Home
  • Chi siamo
  • News
    • Cronaca
    • Politica locale
    • Cultura ed Eventi
    • Sport
    • Rassegna stampa
    • Salute & Benessere
    • Riceviamo e pubblichiamo
    • Dalla provincia e dintorni
Follow US
© Caltanissetta401 | Realizzato da Creative Agency
Caltanissetta 401 > News > Cronaca > Cara Tari, Catania prima d’Italia, a Caltanissetta l’aumento più alto
CronacaRassegna stampa

Cara Tari, Catania prima d’Italia, a Caltanissetta l’aumento più alto

Last updated: 19/11/2024 12:37
By Redazione 172 Views 4 Min Read
Share
SHARE

Anche nel 2024 Catania si conferma la città italiana dove il conferimento dell’immondizia pesa di più sulle tasche dei cittadini: la media etnea e 594 euro. Contro i 390 euro della media regionale.

Dopo Catania, il capoluogo più caro e Trapani (453 euro), segue Agrigento (428 euro). Sono i dati messi insieme dall’osservatorio Prezzi& tariffe di Cittadinanzattiva, che ha appena presentato il rapporto annuale sui rifiuti urbani in Italia nell’anno che sta per terminare.

I dati sono aggiornati a questo mese.

Figlio, intanto, di un fattore: per legge, il costo del servizio rifiuti di un Comune deve essere interamente a carico della cittadinanza.

Significa, cioè, che quello che si paga per raccolta e conferimento in discarica viene ripartito sulle spalle della cittadinanza, che paga o non paga, ma quello e un altro discorso.

Va da se che più costa il servizio più costa la Tari. Il cui aumento, finora, sembra essere stato impossibile da fermare.

Tra aumento del costo del conferimento in discarica, impennata del prezzo dell’energia e di quello dei trasporti.

Dice il rapporto Cittadinanzattiva che, se nel 2022, l’Italia ha raggiunto l’obiettivo medio nazionale del 65 per cento di raccolta differenziata (65,2 per cento, per essere precisi), ancora nel 2024 in venti capoluoghi di provincia del Paese i tassi di raccolta differenziata sono ancora al di sotto del 50 per cento.

“Tra questi – si legge – spiccano Palermo, con percentuale di raccolta differenziata al 15,6%, Crotone al 21,4%, Catania al 22% e Foggia al 26%”.

Resta un fatto: i due obiettivi, 65 su scala nazionale e 50 provinciale, avrebbero dovuto essere raggiunti rispettivamente entro il 2012 ed entro il 2009.

Il Sud Italia in generale e la Sicilia in particolare restano, quindi, il fanalino di coda della nazione.

Nell’Isola, la media regionale di differenziata si attesta al 51,5 per cento, “con notevoli disparità tra i capoluoghi”.

Perchè oltre a Palermo e Catania, di cui s’è detto, c’è anche Ragusa dove la differenziata si attesta sul 70,6 per cento.

Anche la Tari ragusana, però, resta cara: 389 euro l’anno (in media), con un calo del 2,5% rispetto al 2023. Scende anche la Tari di Siracusa (meno 3,6%, costo medio annuo di 398 euro), e quella di Enna (meno 1,4 per cento, costo medio annuo di soli 266 euro).

Il calo più sostanzioso riguarda pero Messina, dove la Tari tra il 2023 e il 2024 e scesa, dice il report, del 29,8 per cento, passando da 453 a 318 euro.

Catania resta salatissima, ma non cresce.

I costi salgono invece ad Agrigento (più 0,4%, 428 euro l’anno), a Trapani (più 6%, 453 euro), a Palermo (più 6,7, 335 euro) e, soprattutto, a Caltanissetta.

Nel capoluogo nisseno, dice la rilevazione di Cittadinanzattiva, si passa da 267 euro nel 2023 a 331 euro nel 2024, con un aumento percentile di oltre 24 punti.

Il dato positivo che riguarda l’Isola ha a che fare, però, con le percentuali globali di raccolta differenziata. Nonostante numeri bassi, quantomeno in senso assoluto, la quantità di differenziata che si fa nei capoluoghi e aumentata ovunque, con la sola eccezione di Agrigento (dove, pero, si attesta comunque su un altissimo 68,4 per cento).

Si abbassa anche la quantità di rifiuti prodotti pro-capite.

Con l’eccezione di Catania, in cui ogni cittadino genera, in media, 737,5 tonnellate di immondizia in un anno. Per dare un metro di paragone: un cittadino di Enna ne produce, invece, 414,2.

You Might Also Like

Approvata manovra da 350 milioni. Schifani: «Fondi per emergenze, siccità, e crescita»

Terrorismo, il folle progetto neonazista: “Uccidere Meloni”

Agrigento Capitale della Cultura. Amministratori di Caltanissetta, Enna e Piazza Armerina discutono strategie per la crescita turistica del Centro Sicilia

Caltanissetta: Futura chiede risposte concrete al Sindaco e alla Giunta sull’emergenza idrica

Risiko Club Caltanissetta: stasera terzo turno XV° torneo.

TAGGED:CronacaRassegna stampa
Share This Article
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copy Link Print
Caltanissetta 401
Direttore responsabile 
Sergio Cirlinci

93100 Caltanissetta (CL)

redazione@caltanissetta401.it
P:Iva: 01392140859

Categorie

  • Cronaca
  • Cultura ed Eventi
  • Politica locale
  • Rassegna stampa
  • Sport

Categorie

  • Concorsi
  • Dalla provincia e dintorni
  • Finanza
  • Giovani e Università
  • Sanità

Link utili

  • Chi siamo
  • Privacy & Cookie Policy

Caltanissetta 4.0.1 è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Caltanissetta n.03/2024 del 21/08/2024. | Realizzato da Creative Agency

Username or Email Address
Password

Lost your password?