Caltanissetta 401
  • Home
  • Cronaca
    • Cronaca Internazionale
  • Politica locale
    • Politica
  • Rassegna stampa
    • Economia e Finanza
    • Riflessioni
    • Riceviamo e pubblichiamo
  • Cultura ed Eventi
    • Concorsi
    • Scuola
    • Tecnologia
  • Sport
  • Altro
    • Dalla provincia e dintorni
    • Ricette tipiche
    • Salute & Benessere
    • Meteo
Reading: Trump-Zelensky, la pace come spot
  • Seguici
Font ResizerAa
Caltanissetta 401Caltanissetta 401
Cerca
  • Home
  • Chi siamo
  • News
    • Cronaca
    • Politica locale
    • Cultura ed Eventi
    • Sport
    • Rassegna stampa
    • Salute & Benessere
    • Riceviamo e pubblichiamo
    • Dalla provincia e dintorni
Follow US
© Caltanissetta401 | Realizzato da Creative Agency
Caltanissetta 401 > News > Cronaca > Cronaca Internazionale > Trump-Zelensky, la pace come spot
Cronaca InternazionalePoliticaRassegna stampa

Trump-Zelensky, la pace come spot

Last updated: 18/10/2025 6:50
By Redazione 97 Views 6 Min Read
Share
SHARE

L’incontro alla Casa Bianca conferma la formula Trump: annunci di pace, zero passi concreti e massima visibilità politica

Contents
Il teatro della paceZelensky tra due fuochiL’illusione del negoziatoSi precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.                                                 

A Washington, il bilaterale tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky si è trasformato in un esercizio di diplomazia performativa. Dopo una telefonata con Vladimir Putin e l’annuncio di un possibile vertice a Budapest, il presidente americano ha ricevuto il leader ucraino nella Cabinet Room promettendo «ottime chance di finire rapidamente la guerra». Ma dietro la retorica ottimista, restano le stesse ambiguità di sempre: nessun impegno formale, nessuna data, e un copione già visto.

Zelensky, in giacca nera, ha ribadito la richiesta di missili Tomahawk e garanzie di sicurezza. Trump ha risposto che fornirli sarebbe «un’escalation» ma che «ne parleremo». Poche ore dopo, fonti americane riferivano che Kiev era stata colta di sorpresa dal passo indietro sul tema. L’unico scambio concreto resta simbolico: i droni ucraini in cambio di promesse americane.

Il teatro della pace

Ogni frase del tycoon è calibrata per il pubblico interno. «Putin vuole che la guerra finisca», ha detto, ma nel frattempo ha confermato incontri separati, «non a tre», e un colloquio con il leader russo in Ungheria. La messa in scena del negoziatore-uomo di pace, quella che negli Stati Uniti mobilita l’elettorato stanco delle guerre infinite, si ripete a ogni incontro. Trump parla di “fine imminente” del conflitto da più di un anno, ma nessuna delle sue aperture si è mai tradotta in un tavolo reale.

Le sue “paci annunciate” sono ormai una cifra politica: promesse di disimpegno che diventano slogan elettorali. Nel 2020 il “deal del secolo” tra Israele e Palestina fu lanciato in diretta televisiva, nel 2024 toccò al piano per “fermare” la guerra di Gaza, e ora il copione si replica con l’Ucraina. Ogni volta, il messaggio è lo stesso: l’America forte perché decide quando la guerra deve finire.

Zelensky tra due fuochi

Per Zelensky, l’incontro era una necessità più che una speranza. Dopo la riduzione dei fondi statunitensi approvata dal Congresso e le tensioni europee sul prestito di 140 miliardi garantito dai beni russi congelati, Kiev ha bisogno di conferme. Ha incontrato i dirigenti delle società Raytheon e Lockheed Martin e il segretario all’Energia Wright per tenere aperta la filiera della difesa. Ma la Casa Bianca di Trump resta un palcoscenico instabile: il presidente parla di «grande chance di fermare la guerra», ma nelle stesse ore telefona a Putin, rilancia l’amicizia con Orbán e lascia intendere che «gli Stati Uniti compreranno droni ucraini».

Il tono di Zelensky, misurato e conciliante, è lo stesso dei precedenti incontri. Dal 2019 – quando Trump cercò di condizionarlo per ottenere informazioni su Hunter Biden – i due leader si sono incrociati più volte tra sospetti e sospensioni di aiuti. La loro storia diplomatica è segnata da fiducia intermittente e dall’uso politico dei colloqui. Oggi, quella dinamica si ripete: un leader ucraino in cerca di garanzie e un presidente americano che capitalizza ogni foto come spot elettorale.

L’illusione del negoziato

Trump promette un vertice a Budapest con Putin «entro due settimane». L’Unione Europea, prudente, lo definisce «benvenuto se conduce a una pace giusta». Ma la logica resta la stessa: ogni volta che il conflitto entra in stallo, l’ex tycoon torna a proporre un suo “accordo personale” con Mosca, in realtà mai definito. Gli stessi funzionari europei ricordano che «nessuna decisione sull’Ucraina può essere presa senza l’Ucraina».

L’incontro del 17 ottobre non ha prodotto svolte, ma ha consolidato una narrazione: Trump come mediatore unico, Zelensky come interlocutore riconoscente, Putin come figura da riportare “al tavolo”. È una rappresentazione utile per tutti tranne che per la guerra. La diplomazia ridotta a sceneggiatura continua a produrre applausi, ma non soluzioni.

Fonte lanotiziagiornale.it di Giulio Cavalli

——————

Per rimanere aggiornato sulle ultime notizie locali segui gratis il canale WhatsApp di Caltanissetta401.it https://whatsapp.com/channel/0029VbAkvGI77qVRlECsmk0o

Si precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.                                                 

You Might Also Like

Su Israele 200 missili dall’Iran, Netanyahu: “La pagherà”. Biden: “Sostegno Usa”

Cgil Caltanissetta: Il 25 gennaio a sostegno della protesta dell’Associazione nazionale magistrati e dei lavoratori della Giustizia

Caso Cospito, Andrea Delmastro condannato a 8 mesi: “Vado avanti”. Opposizioni: “Meloni lo faccia dimettere”. Ma la premier lo blinda

Carceri italiane al collasso. Il rappresentante dei sindacati autonomi della polizia penitenziaria Fsa e Cnpp-Spp, Di Giacomo, lancia l’allarme: “Situazione da penitenziari sudamericani”

Caltanissetta: Cerimonia per ricordare i caduti della Polizia di Stato

TAGGED:Cronaca InternazionalePoliticaRassegna stampa
Share This Article
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copy Link Print
Caltanissetta 401
Direttore responsabile 
Sergio Cirlinci

93100 Caltanissetta (CL)

redazione@caltanissetta401.it
P:Iva: 01392140859

Categorie

  • Cronaca
  • Cultura ed Eventi
  • Politica locale
  • Rassegna stampa
  • Sport

Categorie

  • Concorsi
  • Dalla provincia e dintorni
  • Finanza
  • Giovani e Università
  • Sanità

Link utili

  • Chi siamo
  • Privacy & Cookie Policy

Caltanissetta 4.0.1 è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Caltanissetta n.03/2024 del 21/08/2024. | Realizzato da Creative Agency

Username or Email Address
Password

Lost your password?