Tutto è bene quello che finisce bene (All’s well, that ends well) è una commedia in cinque atti di William Shahespeare, scritta fra il 1602 e il1603 e ispirata alla novella di Giovanni Boccaccio Giletta di Narbona.
A volte quest’opera, che ha in sé elementi sia di commedia sia di tragedia, viene catalogata come parte dei problem plays (“drammi problematici”).
E anche se adesso siamo nel 2025, ai nisseni non resta che pronunciare questa frase che da tragedia sta diventando commedia.
Come ben tutti sappiamo, ieri, a distanza di 8 giorni dalla prima ordinanza del sindaco Walter Tesauro, che disponeva il divieto di utilizzo per scopi alimentari dell’acqua erogata in città, ieri pomeriggio finalmente c’è stata la lieta novelle e tanto attesa ordinanza della revoca della precedente.
L’ordinanza è stata emanata dopo che che l’ASP, Dipartimento di prevenzione Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione, ha comunicato che dalle analisi chimiche effettuate sui campioni d’acqua prelevati in data 18/1/2025, i parametri sono risultate in linea con quanto prevede la normativa.
Pertanto l’acqua e tornata potabile. Alleluia !!!
Molti cittadini, dopo oltre una settimana di silenzio assoluto, si sarebbero aspettati di sapere, durante e adesso, le cause che hanno portato al divieto dell’uso.
La mancanza totale di notizie ufficiali, considerato che si sostiene che bisogna far fede solo alle notizie ufficiali provenienti dal Palazzo, oltre a suscitare legittime proteste degli utenti ha fatto supporre i motivi più disparati.
E’ solo torbidità o è inquinata da sostanze che potrebbero essere nocive ?
A questi legittimi dubbi, nessuno dal Palazzo ha osato rispondere, lasciando nel dubbio e alla libera interpretazione i cittadini, come se non fosse giusto e importante capirne e sapere il perchè.
Lo aveva chiesto anche il “Comitato delle mamme” nei giorni scorsi, con una lettere prima e poi incontrando S.E. il Prefetto Chiara Armenia, alla quale ha esposto queste e altre perplessità.
Nel frattempo e nel dubbio, molti per lavarsi e cucinare hanno usato acqua minerale, con un aggravio di costi che impattano, non di poco, sul bilancio familiare, per non parlare dell’ulteriore disagio.
A questo va aggiunto che adesso, nonostante l’acqua sia tornata potabile, in molti casi non potrà essere ancora utilizzata per scopi alimentari.
Molti recipienti o autoclavi infatti, se non del tutto vuoti all’arrivo dell’potabile, che si mischia con quella già presente, non potabile, non la rende del tutto sicura.
Bisognerà avere pazienta e aspettare che pian pianino, con le prossime erogazioni, i recipienti finalmente tornino a contenere acqua del tutto potabile.
Rimane da capire se era solo torbidità, in questo caso, la sabbia si deposita sul fondo e il problema si risolve parzialmente, bisognerà soltanto pulire un domani le vasche, e anche questo comporterà un altro costo che i cittadini dovranno sostenere a proprie spese, considerato che nessuno sgravio in bolletta, che puntualmente arrivano, pare sarà al momento previsto.
Che dire quindi, “Tutto è bene quel che finisce bene”, anche se la comunicazione proveniente dal Palazzo, fa “acqua da tutte le parti“.
Ad Maiora
