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Ucraina, il piano di Putin per creare la Russia 2.0 nelle regioni occupate

Last updated: 18/04/2025 6:56
By Redazione 114 Views 8 Min Read
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La strategia di Mosca per la russificazione del sud-est: dal sequestro delle case alle pressioni per l’adozione del passaporto russo

Mentre si discute di una tregua che non arriva e la guerra continua, la Russia intensifica lo sforzo di ‘russificazione’ delle zone occupate nel sud est dell’Ucraina. Le case degli sfollati da Mariupol – circa 350mila – o dei residenti che sono morti durante il lungo assedio della città nel 2022 – Human Rights Watch ha calcolato “per grande difetto che i civili uccisi negli 86 giorni di blocco superano gli 8mila, Kiev aveva denunciato almeno 25mila morti – vengono sistematicamente sequestrate dalle autorità locali insediate da Mosca. Anche grazie a una nuova legge che accelera il procedimento e rende più difficile ai proprietari ucraini reclamarne il possesso.

Agli sfollati che cercano di tornare a Mariupol, e nelle altre città occupate del sud est dell’Ucraina, viene imposto di passare dalla Russia e sottoporsi a estenuanti controlli e un complesso iter burocratico che include pressioni per accettare un passaporto russo. Le diverse agenzie per la sicurezza russe hanno dato il via a uno sforzo di reclutamento nelle scuole.

Sono anche nati gruppi giovanili ‘militarizzati’ come Yunarmiya (l’esercito dei giovani) in cui i bambini delle zone occupate imparano a imbracciare un fucile, a giocare al corrispondente di guerra. A onorare i soldati russi, intitolando “banchi agli eroi” con i nomi di combatte contro le forze di Kiev: la leader di Yunarmiya nella regione di Kherson Tatyana Zavalska, già direttrice dell’orfanotrofio locale, è stata colpita da sanzioni in Gran Bretagna per il suo ruolo nel trasferimento di 46 minori ucraini in Russia, dove sono stati messi in adozione.

Solo a Mariupol, dove prima dell’inizio della guerra vivevano 425mila persone, sono almeno 5.700 le case destinate al sequestro – 2.200 lo saranno a breve e 3.550 sono state identificate per una possibile futura confisca – ha calcolato la Bbc dopo aver preso visione dei documenti pubblicati dalle autorità russe dal luglio dello scorso anno. E’ in corso nella città sul mare di Azov di importanza strategica la costruzione di nuove basi militari. Si lavora anche sulla toponomastica che viene ridefinita sulla base del Pantheon di Mosca.

Durante l’assedio delle forze russe erano state distrutte, o pesantemente danneggiate, 443 torri residenziali, vale a dire il 93 per cento dei palazzi più alti, sempre secondo i dati di Human Rights Watch. Le forze russe hanno promosso da allora la costruzione di 70 nuovi complessi di appartamenti. Nel marzo del 2023, il presidente russo Vladimir Putin aveva visitato a sorpresa uno di questi quartieri nuovi di zecca, il Nevski nella zona occidentale della città, definiti fuori della propaganda di Mosca, come da tradizione imperiale sulla Novosossia, ‘villaggi Potemkin’. I residenti però continuano a lamentare la crisi degli alloggi, a vivere in abitazioni ancora pesantemente danneggiate dai combattimenti di allora.

E’ anche rimasto su carta il piano di sviluppo urbanistico prodotto in tempo record solo due settimane dopo la fine dell’assedio nel maggio del 2022 dal ministero dell’Edilizia russo, che prevedeva anche il ripopolamento di Mariupol, con 500mila abitanti entro il 2035 350mila entro quest’anno. Era d’altrone un copia e incolla di piano di sviluppo definito dalle autorità ucraine nel 2016 che non ha neanche tenuto conto del rimodernamento della città operato da allora.

Dallo scorso febbraio, la Guardia nazionale russa ha intensificato l’organizzazione di corsi per promuovere l’addestramento nelle scuole delle zone occupate nel Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson, la cui sovranità di Mosca, come si è premurato a trasmettere a Donald Trump l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff dopo un colloquio con Putin, se riconosciuta accelererebbe la fine della guerra. Ai corsi viene dato il nome di “orientamento professionale” o “sessioni informative”, come, ha denunciato il consulente della Commissione sulla sicurezza nazionale della Verkhovna Rada, Ivan Stupak, in una intervista al Moscow Times.

Si tratta di fare fronte a una grave carenza di personale, ma anche di una scorciatoia per la russificazione degli ucraini. E per la formazione di una nuova generazione priva di pensiero e voce dissidente, in parallelo allo sforzo in corso dalla seconda metà degli anni Dieci in Russia, quindi la trasformazione del regime autoritario in totalitarismo.

A lezioni sui rischi associati all’uso di stupefacenti e sulla sicurezza stradale, viene affiancata la promozione della recluta volontaria nelle accademie militari e di sicurezza e di una carriera al ministero degli Interni, all’Fsb, al Servizio penitenziario federale e in altre agenzie per la sicurezza che, come le forze militari, lamentano una significativa carenza di personale. Il ministro degli Interni russo Vladimir Kolokoltsev ha parlato di recente di un ‘buco’ di 172mila agenti, e il Servizio penitenziario federale del 23 per cento del personale necessario, il doppio rispetto al 2021.

Mentre per i militari i salari e premi dall’inizio della guerra sono aumentati, per il personale associato alle agenzie di sicurezza le condizioni economiche sono rimaste poco vantaggiose (da 1,7 a 2,5 volte inferiori alla media nazionale, con un agente locale che guadagna l’equivalente di 568 dollari al mese). Per invogliare gli studenti a ‘firmare’ viene prospettato loro l’accesso all’istruzione gratuita.

L’inverno scorso, la sezione del ministero degli Interni russo a Kherson ha lanciato la campagna “Soldato della legge” estesa a studenti di ordine inferiore, con un messaggio cucito su misura sull’età. Agli scolari delle elementari viene spiegata l’importanza di frequentare le lezioni regolarmente, con i ragazzini più anziani si promuove l’affidabilità a fronte di estremismo (come viene considerata l’espressione di idee anti russe) terrorismo, reati amministrativi e penali.

Nell’autunno del 2023, la Rosgvardia ha lanciato a Zaporizhzhia, in collaborazione con le autorità locali insediate da Mosca, un primo corso specializzato. L’anno successivo 18 adolescenti si sono iscritti alle lezioni organizzate a Berdiansk, con un programma articolato su addestramento di base in sicurezza, protezione anti terrorismo, e fedeltà all’apparato di sicurezza. Ora sono 12 le scuole in tutta la regione che forniscono corsi associati alla Guardia nazionale russa. A un corso nella scuola n. 2 di Syvash, nella regione di Kherson, agli studenti è stato chiesto di presentarsi a lezione direttamente in mimetica.

“Se l’Ucraina cercherà di riprendere il controllo di questi territori con la forza, non ci saranno i russi a contrastarci. Saranno i nostri stessi uomini. Questo è il piano: non saranno i russi a morire ma i nostri”, ha denunciato Stupak, confermando l’obiettivo finale della russificazione: il controllo definitivo dei territori.

Fonte Adnkronos

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