Il cardinale e il cantante. “Se le parrocchie diventassero il luogo dove intercettare la creatività, faremmo qualcosa di più bello per tutti”
“Oggi uno di 19 anni chi trova? Questo è il mio problema, è una responsabilità che sento. Se le parrocchie diventassero il luogo dove intercettare la creatività, faremmo qualcosa di più bello per tutti”. E’ la domanda e insieme il monito sollevato oggi dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente Cei. Questo pomeriggio a Villa Revedin, sede del seminario di Bologna, Zuppi ha dato vita a un dialogo sul tema della speranza con il cantautore Luca Carboni. Ed è proprio la storia degli inizi della carriera di Carboni a innescare il discorso sui giovani: lo studio del pianoforte obbligato dal padre; il successivo passaggio alla chitarra; la prima band in parrocchia; i testi consegnati a soli 19 anni in una busta alla storica trattoria da Vito indirizzati a Ron e intercettati da Lucio Dalla. Episodio che aprirà per la prima volta a Carboni le porte dello studio di registrazione con gli Stadio. “Ma oggi uno di 19 anni chi trova?- si domanda allora Zuppi- questo è il mio problema, è una responsabilità che mi sento. Come si fa a dare speranza ai giovani? Lo fai se ce l’hai e se non la riduci solo al tuo utile, ma aiuti anche gli altri.
Questo lo sento tanto come responsabilità nostra”.
Papa Francesco, ricorda il cardinale, “diceva sempre ai giovani di non farsi rubare la speranza. Penso che dobbiamo fare tanto, dare speranza agli altri, accogliere e intuire, come faceva Lucio Dalla. Possiamo fare tanto anche per la vocazione degli altri”. E aggiunge: “Sognerei che ci fossero tanti luoghi come Vito”. Anzi, rimarca l’arcivescovo di Bologna, “se tutte le parrocchie diventassero luoghi così, dove intercettare la speranza e la creatività, ci divertiremmo di più noi e faremmo qualcosa di più bello ed emozionante per tutti”. Zuppi infine sottolinea: “Una volta c’era la figura del talent scout, oggi invece c’è qualcuno che ti mette subito a profitto. Molti ragazzi cercano le risposte su Chat Gpt. Ma l’algoritmo è un altro. Il miglior talent scout è Nostro Signore, perchè ti fa tirare fuori il meglio di te. E non si rassegna”.
Anche secondo Carboni, “i giovani oggi vivono un periodo storico difficile. Anche i social ti possono deviare o spingere al successo a tutti i costi”. L’antidoto per il cantautore è “ascoltare quello che abbiamo dentro, perchè c’è sempre la soluzione dentro di noi. Il nostro Io ci chiama, a volte non ascoltiamo e il mondo ci può confondere. Ma se riusciamo ad ascoltarci sappiamo cosa ci fa stare bene. Magari dobbiamo imparare ad ascoltarci meglio. Ma non è subito il successo che deve essere l’obiettivo, il successo è essere in sintonia con se stessi”, conclude Carboni. L’aula magna del seminario è piena in ogni ordine di posto per assistere all’incontro, con tante persone in piedi. Presenti tra gli altri anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e la consigliera regionale Simona Lembi. Che commenta: “Da Zuppi e Carboni arriva un messaggio di pace e speranza. Dobbiamo mantenere il nostro impegno per una società migliore che attraverso il rispetto dei diritti garantisca a tutti la possibilità di essere felici”.
Fonte Agenzia Dire www.dire.it di Andrea Sangermano
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