Adele Castellana è una residente sfollata di via Redentore
“Chi sono gli “sfollati” della via Redentore?
Gli “sfollati” della via Redentore sono, uomini, donne, bambini, adolescenti, anziani, disabili, persone che hanno investito in quelle case, ad oggi evacuate, tutti i loro sogni, i loro sacrifici e le speranze di lasciare una eredità ai propri figli.
Queste famiglie oggi vivono nel disagio, nell’incertezza di quello che sarà domani.
Queste famiglie oggi vivono nella speranza che il comune sia generoso e proroghi l’accoglienza oltre il 10 febbraio perché altrimenti non sapranno dove allocarsi.
Queste famiglie cercano di andare avanti faticosamente tutti i giorni, fiduciosi che presto questa emergenza abitativa possa rientrare e possano finalmente aprire la porta di casa propria.
L’amministrazione conosce gli “sfollati” personalmente?
Non credo, le comunicazioni vengono date dalla Croce Rossa senza un supporto psicologico, fondamentale, per chi deve ricevere notizie così preoccupanti.
Queste famiglie a breve dovranno cercare casa in affitto a proprie spese, dovranno contemporaneamente continuare a pagare il mutuo e le utenze di quelle case in cui non possono rientrare.
A quante di queste famiglie è stato proposto un contributo in supporto all’affitto di una casa?
Molto poche, troppo poche, affinché l’amministrazione possa parlare di giustizia sociale.
Attendiamo fiduciosi affinché il Sindaco possa ricevere queste persone in udienza, d’altronde il Comune è la “casa” di tutti i cittadini, o no?”
