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Almasri, maggioranza fa quadrato: “Governo non scappa, difeso interesse Nazione”

Last updated: 06/02/2025 6:45
By Redazione 112 Views 7 Min Read
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Il ministro della Giustizia e dell’Interno riferiscono alla Camera e al Senato sul caso del comandante libico, ma le opposizioni chiedono che la premier riferisca in Parlamento. Donzelli: “Da Nordio e Piantedosi parole chiare”. Mulè: “La Camera non è un’aula di tribunale”

”Il governo non scappa, abbiamo difeso l’interesse della Nazione”. Nel mirino delle opposizioni per il rimpatrio di Almasri, la maggioranza fa quadrato attorno ai ministri della Giustizia, Carlo Nordio e dell’Interno Matteo Piantedosi, chiamati in Parlamento a riferire sul capo della polizia giudiziaria libica, accusato dalla Corte penale internazionale di crimini di guerra dal 2011 a oggi, arrestato a Torino e scarcerato quarantotto ore dopo. La doppia informativa del Guardasigilli e del titolare del Viminale accende il dibattito in Aula, con code velenose soprattutto a palazzo Madama, dove FdI e Forza Italia per respingere le accuse del centrosinistra tirano in ballo il procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi per la vicenda dei presunti voli di Stato.

”Aver atteso sette giorni” prima di venire in Parlamento per l’informativa “non è un tentativo di fuga”, assicura Giovanni Donzelli, deputato e fedelissimo di Giorgia Meloni, “ma un ulteriore segno di attenzione verso quest’Aula”. ”L’esecutivo – sottolinea il responsabile organizzativo di FdI – ha difeso la sicurezza nazionale. Sono “contento” che dopo la scarcerazione, il comandante libico “non sia libero in Italia, ma in Libia”. “Ringrazio Nordio e Piantedosi per le chiare parole di oggi che, per chiunque sia in buonafede, tolgono ogni dubbio sull’operato del governo”, conclude Donzelli che denuncia: ”La scelta della Procura di Roma di notificare” l’informazione di garanzia il 28 gennaio, ovvero “il giorno prima” dell’informativa del governo, “non so se è stata causata da una grave disattenzione istituzionale o da altre strategie, ma so che sta condizionando in maniera inaccettabile il dialogo tra Parlamento e governo”.

Il vicepresidente azzurro, Giorgio Mulè, difende a spada tratta il Guardasigilli: ”La sua ricostruzione è stata esauriente. Sono state dette parole chiare, anzi chiarissime, per orecchie che intendono ascoltare, in nome del principio della trasparenza e della verità. Per noi il governo esce da questa vicenda con la ferma consapevolezza di aver fatto il proprio dovere, rispettando le regole”. L’esponente forzista invita a non confondere l’Aula per un tribunale: ”Alla Camera non si celebrano processi. Questa non è un’aula di tribunale e i banchi dove siede il governo non sono il banco degli imputati…”.

Maurizio Lupi replica alla segretaria Dem Elly Schlein: ”Mi dispiace per chi ha perso ancora una volta un’occasione ed esprime solo l’intenzione di opporsi a qualsiasi costo. Questa è la politica di chi cerca sempre il nemico, il nemico da abbattere. Siamo di fronte a un opporsi per opporsi perché non sai cosa dire, e cerchi, appunto, sempre il nemico da abbattere…”. Il leader di Noi Moderati rintuzza pure Giuseppe Conte ma sul fronte della politica estera: ”Lei ha definito la Meloni una persona che si è andata a inchinare rispetto a Trump. Io, che ho esperienza in Parlamento, mi ricordo che un certo Trump parlava del suo amico ‘Giuseppi’ quando un certo presidente del Consiglio Conte andava a Washington. Lei non ha il senso del ridicolo…”.

Quando Nordio e Piantedosi parlano al Senato trovano il pieno sostegno di Alberto Balboni che accusa Lo Voi: ”Ringrazio il governo per questa informativa completa ed esauriente per chi voglia ascoltare e soprattutto comprendere ovviamente. Voglio sottolineare che questa informativa poteva svolgersi già una settimana fa, perché era in calendario, se non fosse stara impedita da un pm, in evidente conflitto di interessi, che avrebbe dovuto astenersi secondo il nostro codice di procedura penale che, cari colleghi, non è un codicillo…”.

”Questo pm in conflitto interessi -ha avvertito il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato- non ha aspettato nemmeno 15 giorni come prevede la legge costituzionale, ma ha fatto iscrizione nel registro degli indagati immediatamente pur sapendo che il giorno dopo in Parlamento si sarebbe dovuto discutere di questo argomento. Se fosse stano in buona fede, avrebbe ascoltato i ministri”, interessati. Anche Maurizio Gasparri si scaglia contro Lo Voi: ”Mi auguro che il Csm vada avanti nell’attività aperta sulla Procura di Roma. Ritengo gravissimo il comportamento di Lo Voi, che se stesse in Italia in questo momento potrebbe venire a fare un dibattito. Credo che sia altrove come è ben suo diritto, spero con voli di linea e non di Stato…”.

Gasparri poi ribatte a Matteo Renzi che accusa il governo di essere bugiardo: ”Siccome sono state citate delle favole”, come quelle di Pinocchio, ”io credo che qui ci sia qualche Pinocchio che ha seminato nel campo dei miracoli le sue chiacchiere e, a differenza di Pinocchio, ha trovato i milioni dell’Arabia saudita sul suo conto corrente… Questa non è una favola, ma la realtà”.

La Lega parla alla Camera per bocca di Davide Bellomo: ”Mi sembra che abbiamo assistito alla saga del pregiudizio e dell’ignoranza, crassa rispetto alle norme che governano il nostro Paese”. Erika Stefani senatrice del Carroccio, elogia operato Nordio e Piantedosi: ”Questo governo ha sempre dimostrato una ferma e determinata lotta contro i crimini di guerra, il terrorismo e le mafie. I ministri Piantedosi e Nordio sono venuti qui nei tempi giusti e opportuni per chiarire e spiegare un complesso accadimento e un articolato quadro normativo. Hanno veramente dimostrato – sottolinea – di essere dei difensori del diritto e dei diritti della sicurezza e dei grandi servitori dello Stato e dei cittadini”.

Fonte LANOTIZIAGIORNALE.IT

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