La sezione regionale ribadisce: “Il dato deriva dalla ricostruzione analitica delle informazioni provenienti da codesta amministrazione regionale.
La Corte dei Conti non arretra, anzi rilancia.
Dopo la smentita da parte della Regione che ha definito “errato” il referto sulla gestione rafforzamento dell’area delle terapie dell’emergenza in Sicilia, i magistrati contabili sottolineano: “Allo stato degli atti acquisiti in istruttoria, non sussiste alcun errore nella individuazione del numero complessivo di posti letto programmato in 720 poiché tale dato deriva dalla ricostruzione analitica delle informazioni provenienti da codesta amministrazione regionale”.
È quanto emerge da una nota istruttoria inviata da Salvatore Pilato, presidente della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti per la Sicilia, al presidente della Regione Renato Schifani, al presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, all’assessorato regionale alla Salute, al ministero della Salute e al collegio dei revisori della regione siciliana. Nella nota si esclude che non vi sia stato un contraddittorio con la Regione in “attuazione del principio di leale collaborazione tra Istituzioni, e che l’allarme sociale, possa derivare dall’attività di controllo su fenomeni amministrativi realmente esistenti2.
Secondo la Corte dei Conti “i dati rilevati al novembre 2024 sono molto difformi da quelli affermati dalla Regione, perché in sintesi: su 71 interventi programmati, 47 risultano avviati e solo 31 completati, mentre 24 risultano non avviati; dei 151 posti letto di terapia intensiva effettivamente realizzati, solo 109 posti risultano collaudati; dei 116 posti letto di terapia semintensiva effettivamente realizzati, solo 78 posti risultano collaudati; altrettanto difformi sono i dati sostenuti dalla Regione per le strutture di pronto soccorso, per le quali risultano nel referto numerosi interventi neppure avviati”.
Non solo. Dalla Corte dei Conti sottolineano anche che “dalla comunicazione istituzionale della Regione si rileva che le contestazioni sul controllo non comprendono le altre questioni importanti descritte nel referto come le gravi criticità gestionali risalenti alla fase emergenziale, la necessità di recuperare con estrema urgenza l’economicità e l’efficienza della spesa, comprendendo anche i profili della fornitura delle attrezzature elettromedicali e il contenzioso giudiziario (allo stato degli atti non esattamente quantificabile), dai quali proviene la previsione di ulteriori oneri finanziari passivi, che si aggiungeranno al finanziamento integrativo già disposto dall’Amministrazione regionale, sulle risorse del Fsc 2021-2027, nella misura di 70 milioni di euro; il ritardo nel recupero dell’importo degli emolumenti indebitamente percepiti dai componenti della struttura di supporto dell’ex soggetto attuatore, nella misura di complessivi euro 418.723 euro”.
Infine, dalla Corte dei Conti affermano: “Per la successiva fase di controllo sono stati chiesti chiarimenti sulla revisione complessiva della rete ospedaliera regionale nella quale emerge la non attivazione di un numero rilevante di posti letto programmati”.
Fone Inanitas
