Si è svolto ieri il consiglio comunale, che oltre ad aver approvato, non senza problemi, la proposta per il riconoscimento della cittadinanza onoraria, per l’istituzione della Consulta di rappresentanza delle persone nissene prive della cittadinanza italiana e per l’adozione di un Piano Triennale delle politiche attive di inclusione ed integrazione culturale, ha messo in evidenza che all’interno della maggioranza c’è un problema o forse più di uno.
Al momento del voto, molti consiglieri di maggioranza, presenti fino a pochi minuti, hanno abbandonato l’aula per non esprimersi, ma il problema si è maggiormente evidenziato sia durante la discussione che dalla votazione, fattori che lasciano percepire che all’interno della maggioranza non vi è più quella compattezza di inizio legislatura.
Non è certo la prima volta che si ha questa percezione, che porta a pensare che all’interno della maggioranza si è creata qualche crepa e che con il passare del tempo sta diventando una spaccatura, e considerato che siamo ancora a pochi mesi dall’inizio della legislatura, se queste crepe continuano ad allargarsi non è escluso che qualcuno il problema lo risolva passando dall’altra parte, in quella che oggi è minoritaria, ma che potrebbe esserlo non per sempre.
Ma andiamo al consiglio. Presenti 18 consiglieri, 6 gli assenti, seduta valida.
Come al solito molti consiglieri sono collegati da remoto.
La volontà del proponente, consigliere Vagginelli, come ha ben esplicitato è quella di dare la possibilità ai ragazzini che vivono in città, ma che per legge non possono avere ancora la cittadinanza italiana, ma che sono nati in città, gli si riconosca la cittadinanza, nel suo intervento molto interessante e ben articolato, che vi invitiamo a seguire nel video sotto.
Dopo l’esposizione della proposta interviene il consigliere Mirisola che esprime apprezzamento per la presentazione del collega Vagginelli e chiede, insieme a tutti gli altri consiglieri di maggioranza una sospensione di 15 minuti, per discutere su alcuni punti che non condividono.
Dopo al sospensione chiede la parola la consigliera Mosca che parlando della discussione tra i consiglieri durante la sospensione, sostiene che quando si parla “atto simbolico”, si tratta di una “presa in giro” nei confronti degli stessi ragazzi stranieri. Legge cosa vuol dire che cosa si intenda per cittadinanza onoraria, che viene riconosciuta solo per meriti particolari. “Perchè dovremmo dare la cittadinanza ad un bambino straniero se non ha neanche quella italiana, quindi non capisco insieme e il mio gruppo, perchè dovremmo di votare a favore” e ribadisce “non intendiamo votare quella che è una presa in giro….questa cosa non è per noi accettabile”. Peccato che poi quanto annunciato non verrà confermato dala maggioranza e, cosa più grave, da consiglieri del suo stesso partito.
Aggiunge che ha appreso dall’ass.Falcone che l’amministrazione sta lavorando su questo tema.
Il consigliere Turturici, intervenuto subito dopo, esprime il suo giudizio favorevole sulla proposta e racconta la sua esperienza come insegnante, ribadendo che questa scelta è una forma una ulteriore forma di inclusione.
Interviene da remoto la consigliera Mule che chiede ulteriori delucidazioni al consigliere Vagginelli, quali sono cioè le motivazioni, perchè potrebbe essere fuorviante e per evitare che non si capisca il perchè non si vuole votare favorevolmente la proposta per concedere la cittadinanza. Non comprende la motivazione ritenendo che, da esempi fatti, l’integrazione c’è già.
Interviene il presidente Bruzzaniti, che ha invece ben capito, spiegando che la motivazione serve solo per coloro per motivi di età non possono ottenere quella italiana.
Il consigliere Vagginelli ribadisce i concetti già espressi, stavolta sinteticamente.
La consigliera Mulè continua a non comprenderne la necessità “non capisco questo riconoscimento”.
Chiede la parola la consigliera Petitto, che definisce brillante la presentazione del collega Vagginelli. Poi aggiunge “abbiamo votato la sospensione per venire ad un punto di incontro, ma non abbiamo raggiunto alcun risultato. Abbiamo cercato una sintesi andando anche oltre, spogliandoci di posizioni politiche preconcette. Ma rigetto che si definisca una “presa in giro”, questo mortifica la discussione nel rispetto e nelle posizioni di tutti”.
Illustra la differenza tra cittadinanza italiana e onoraria. La italiana è regolata dalle leggi dello Stato, l’ onoraria è di competenza comunale, quindi precisa che con la proposta si chiede non una cittadinanza onoraria classica, ma “speciale”, che potrebbe essere a scadenza e legata all’età necessaria per acquisire quella italiana.
“Serve per i ragazzi che non hanno lo status giuridico di cittadino italiano, quindi si può studiare una cittadinanza onoraria speciale, che tutti i gruppi possono elaborare all’interno delle commissioni, al di là dell’appartenenza politica, è un indirizzo politico da dare alle commissioni, e apprendiamo anche che l’amministrazione, l’amministrazione sta lavorando in tal senso., quindi una contraddizione tra il lavoro dell’amministrazione e quanto detto dalla maggioranza”. Continua dicendo che “si potrebbe fare con fu fatto per il DECO, denominazione comunale, proposta del consigliere Di Dio, che non esiste a livello nazionale ma che viene creato dai comuni e cha bbiamo approvato”.
Prende la parola il consigliere Dierna sostenendo di essersi illuso che si potesse raggiungere un accordo, ma l’intervento della consigliera Mosca lo ha disorientato visto che va a contraddire quanto sostenuto dal suo capo di partito Tajani, “peccato per l’occasione persa”.
Chiede la parola il consigliere Di Carlo che tiene a precisare che anche se non hanno trovato l’accordo e complimentandosi anche lui con Vagginelli, ma dice che il problema è l’onorificenza, essendo la massima che il comune può dare. Quindi non va data a tutti indistintamente e il darla ai minori stranieri, è uno sminuire il significato della cittadinanza onoraria. Dichiara che si asterrà adducendo di non aver avuto tempo per approfondire.
Chiusi gli interventi, si passa alla votazione. I consiglieri hanno così votato.
Mirisola contrario, Mulè astenuta, Piscopo astenuto, Turturici favorevole, Vagginelli favorevole, Gambino favorevole, Lo Magno astenuta, Di Carlo astenuto, Bellavia favorevole, Cancelleri favorevole, Mosca contraria, Petitto favorevole,
La proposta con 8 voti favorevoli, 4 astenuti e 2 contrari, viene approvata.
Questo risultato rafforza i sospetti che qualcosa nella maggioranza non va, a inizio seduta erano in 10 al momento del voto sono rimasti in 6 e 4 si sono pure astenuti, se fossero stati compatti la proposta non sarebbe passata.
Il secondo punto all’ordine del giorno “Proposta di deliberazione n. 16 del 03/03/2025: Mozione per l’organizzazione e l’avvio di una integrazione sperimentale del servizio di TPL per carico e scarico passeggeri tra i Comuni di Caltanissetta e San Cataldo, viene su richiesta del consigliere Ganbino rinviata a futura trattazione, per approfondire meglio l’argomento incontrando anche politica sancataldese.
Ad Maiora
Il video della seduta