Il sindaco Terenziano Di Stefano è già in campagna elettorale
Scende in campo come candidato presidente alle elezioni di secondo livello al Libero Consorzio di
Caltanissetta.
E lo fa con una lettera aperta indirizzata ai sindaci dei Comuni del Nisseno, ai presidenti e ai consiglieri comunali in cui parla di sfide e cita il pensiero di Luigi Sturzo, il suo senso del municipalismo italiano e l’idea della politica che si fa per gli altri.
“Le elezioni del 27 aprile rappresentano una sfida che va oltre la semplice amministrazione: è una chiamata all’unità, alla visione e all’azione concreta per il bene delle nostre comunità”.
«Abbiamo davanti a noi una provincia in difficoltà segnata da Comuni in dissesto, infrastrutture
carenti, scuole che necessitano di investimenti e una gestione dei servizi essenziali sempre più complessa. A questi problemi si aggiungono sfide sempre più pressanti: crisi idrica, incendi devastanti, crescente disoccupazione nelle aree interne. Non possiamo rimanere fermi. Abbiamo
il dovere di costruire un Ente forte, che torni a essere il punto di riferimento per i territori”.
Di Stefano si rivolge alla politica che abbia come perno la concretezza e l’autonomia degli Enti locali senza logiche centraliste.
Il suo programma punta su più risorse per i Comuni per evitare nuovi dissesti, un piano per mobilità e infrastrutture, investimenti su scuole e formazione e un’azione incisiva per le aree interne. A livello politico, propone quello che viene definito “il modello Gela” un’alleanza di centrosinistra allargata ai Civici, l’allargamento è anche verso quanti non si rivedono nel governo di centrodestra guidato da Renato Schifani.
Intanto il centrodestra deciderà in settimana a Palermo se il candidato sarà Walter Tesauro sindaco forzista di Caltanissetta oppure il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti che è sponsorizzato dalla Lega e da Noi moderati.
Una spaccatura del fronte di centrodestra favorirebbe Di Stefano.
Non sono mancate le reazione dei suoi avversari politici hanno ricordato l’incoerenza per aver
incaricato meno di un mese fa l’avv. Rubino di presentare un ricorso contro la Regione per aver bloccato il passaggio di Gela alla città metropolitana di Catania così come sancito da un referendum popolare.
“Altro che modello Gela, questo è il modello barzelletta”, questa la reazione del coordinatore della Dc Giuseppe Licata alla notizia della candidatura ufficiale del sindaco Di Stefano alla presidenza della Provincia. «Questa compagine amministrativa dice l’avv. Licata – sta facendo diventare
la politica una barzelletta . Il sindaco sposa convintamente il punto programmatico del suo assessore
Franzone per aderire alla provincia di Catania, tant’è che ha provveduto alla nomina dell’avvocato, però si candida a presidente per la provincia di Caltanissetta”.
