Sono 22 i detenuti che, dall’inizio di quest’anno, si sono tolti la vita in carcere
E’ quanto emerge dall’ultimo report del Garante nazionale dei diritti delle persone private della liberta’, che riporta dati del Dap aggiornati a ieri.
I decessi nei penitenziari italiani sono stati, dal primo gennaio scorso, 78: 22 suicidi, 16 morti per cause da accertare e 40 decessi per cause naturali.
Nel periodo 2021-2024, si legge nel dossier, in carcere si sono verificati 294 suicidi con una media di circa 73,5 suicidi/anno con un minimo di 59 nel 2021 e un massimo di 84 nel 2022.
L’analisi del Garante rileva che, delle 22 persone morte per suicidio, 21 erano uomini: 11 italiani e 11 stranieri, provenienti da 5 diversi Paesi.
L’eta’ media delle persone che si sono suicidate e’ di circa 42 anni: 12 i casi tra over40, e, “dato allarmante”, scrive il Garante, e’ anche il numero – 10 – di quelli che riguardano detenuti di eta’ inferiore ai 39 anni.
Quanto alla posizione giuridica, 11 tra i detenuti suicidi erano stati giudicati in via definitiva e condannati, mentre 9 erano in attesa di primo giudizio.
Delle 22 persone che si sono suicidate, 9 (circa il 43%) avevano un fine pena inferiore a 3 anni, e a esclusione di una persona, tutte avevano una posizione giuridica definitiva.
“Cio’ che potrebbe influire sul fenomeno – si legge nel report del Garante – e’ l’assenza di prospettive future e le carenze sul territorio nazionale della rete esterna di supporto. Quindi possono essere utili misure alternative al carcere prima della fine della pena, per facilitare la costruzione del progetto di vita”.
Nel 2025 gli istituti in cui si sono verificati i suicidi sono 17 (pari al 9% del totale delle strutture penitenziarie): 3 casi sono avvenuti in Lombardia, 2 in Calabria, Campania, Lazio, Sardegna, Veneto, Toscana, uno in Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Puglia e Sicilia. (AGI)
