Il presidente americano ha anticipato che le tariffe che annuncerà in settimana riguarderanno praticamente tutti i Paesi. Nei giorni scorsi, invece, il segretario al Tesoro aveva paventato l’ipotesi che sarebbero state colpite solo le 15 nazioni con i maggiori squilibri commerciali con gli Usa. Tokyo chiude in netto ribasso (-4,05%). Panetta (Bankitalia): “Con dazi Usa serve cautela sul taglio tassi”
La paura per i dazi americani affonda le Borse asiatiche, manda in rosso i futures sull’Europa e Wall Street e spinge gli investitori a rifugiarsi nell’oro, che tocca un nuovo massimo storico (3.127,9 dollari l’oncia), e dei Treasury, i cui rendimenti sono in calo. Tokyo ha chiuso a -4,05%. Taiwan ha perso il 4,2%, Seul il 3%, Sydney l’1,7%, Hong Kong l’1,6%, Shanghai l’1,6% e Shenzhen lo 0,8%.
Trump ha già anticipato che i dazi che annuncerà in settimana riguarderanno praticamente tutti i Paesi. Nei giorni scorsi, invece, il segretario al Tesoro, Scott Bessent, aveva paventato l’ipotesi che le tariffe avrebbero colpito solo i cosiddetti ‘dirty 15’, le 15 nazioni con i maggiori squilibri commerciali con gli Stati Uniti. Ma il tycoon ha smentito.
Tokyo chiude in netto ribasso (-4,05%)
La Borsa di Tokyo, in particolare, ha terminato la prima seduta della settimana in sostenuto calo, con gli investitori che hanno anticipato l’entrata in vigore dei dazi statunitensi, e, nello specifico, lo stallo che riguarderà l’intero settore nipponico dell’automotive, già sotto pressione. Il listino di riferimento Nikkei si è assestato sui minimi da settembre, lasciando sul terreno il 4,05%, a quota 35.617,56, con una perdita di oltre 1.500 punti. Sul fronte valutario lo yen ha invertito la rotta ed è tornato ad apprezzarsi sul dollaro a 148,80, e sull’euro a un livello di 161,30.
“Tutti questi cambiamenti politici aggressivi e disordinati che abbiamo visto dall’amministrazione Trump stanno avendo impatti economici negativi”, ha affermato Katrina Ell, direttore della ricerca economica di Moody’s Analytics, citata da Bloomberg. “Ed è per questo che stiamo vedendo una crescita piuttosto aggressiva delle probabilità di una recessione negli Usa. Stiamo entrando in un quadro preoccupante”. Il petrolio, intanto, è fiacco – con il Wti che cede lo 0,1% a 69,26 dollari al barile – dopo che Trump ha minacciato “tariffe secondarie” sul petrolio russo e su chi lo acquista, in mancanza di una tregua con l’Ucraina.
Panetta (Bankitalia): “Dazi e tensioni geopolitiche frenano l’economia”
Sulla situazione è intervenuto anche il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, nella relazione sul bilancio 2024: “L’incertezza a livello globale resta elevata, alimentata dalle persistenti tensioni geopolitiche e commerciali. Questo contesto penalizza gli scambi internazionali e accentua la frammentazione dell’economia mondiale, contribuendo al rallentamento dell’attività produttiva”. Il governatore ha precsato che “l’economia europea, già segnata dalla stagnazione del settore manifatturiero, risente in modo particolare di queste dinamiche a causa della sua forte esposizione al commercio estero”. Le decisioni di politica monetaria, per Panetta, dovranno bilanciare due fattori: “Da un lato, la debolezza dell’economia europea e le tensioni geopolitiche stanno frenando consumi e investimenti, contribuendo a contenere l’inflazione. Dall’altro lato, l’aumento dell’incertezza – dovuto soprattutto agli annunci, talora contraddittori, sulle politiche commerciali degli Stati Uniti – impone cautela nel percorso di diminuzione dei tassi ufficiali”.
