La politica locale è quel teatro dell’assurdo dove le poltrone valgono più di un posto in prima fila all’opera
E qui, nella nostra amata città, stiamo assistendo a uno spettacolo che farebbe impallidire il migliore dei registi.
Il rimpasto di giunta, promesso come un’alba radiosa, si è trasformato in un’eclissi totale, un buco nero di indecisione e, diciamolo, di litigi degni di una soap opera sudamericana.
Mentre i nostri amministratori si scambiano frecciate al vetriolo, noi, poveri cittadini, siamo intrattenuti con una serie di eventi che farebbero invidia a un villaggio turistico.
Il tutto condito co canti e balli di ogni genere e gusto, tutto pur di distrarci dalla realtà, ovvero dal fatto che la città aspetta risposte sui problemi ben più urgenti di una serata sotto la luna piena.
“Stiamo valutando” dicono con un sorriso smagliante, mentre le buche nelle strade diventano crateri e i servizi pubblici arrancano e per attutire le lamentele si apre qualche sportello in più o si aumenta qualche giorno di ricevimento.
“Stiamo lavorando per il bene della comunità,” aggiungono, mentre si scambiano favori e poltrone come al calcio mercato si scambiano i calciatori.
E intanto, noi, popolo sovrano, assistiamo a questo teatrino con un misto di rassegnazione e sarcasmo. Perché, diciamocelo, se non ci facciamo una risata, rischiamo di piangere.
W tutti e che la festa continui, mentre la città affonda, anzi sprofonda nell’abbandono.
E chissà, magari un giorno, tra una serata e l’altra, il rimpasto si materializzerà come un coniglio dal cilindro di un mago. Ma fino ad allora, godiamoci gli spettacoli.
Sono trascorse quasi due settimane da quando il sindaco Tesauro è stato eletto anche presidente della Provincia e tutti si aspettavano che maggio facesse “sbocciare“, oltre le rose, anche la nuova giunta, ma sta di fatto che le prime rose sono state già raccolte mentre ancora si attendono le nomine.
Adesso i ben informati riferiscono che ci si sta preparando per l’insediamento alle provincia, che avverrà martedì prossimo alle ore 18:00.
Al comune si parla di due nuovi assessori, in sostituzione, mente alla provincia se ne dovranno nominare 5, nuovi… figuriamoci la confusione, e su queste nomine sono molti gli occhi untati, considerato anche quanto detto dalla consigliera Petitto che, nella conferenza stampa tenutasi giovedì scorso, proprio in riferimento alla nomina degli assessore ha chiesto al neo presidente eletto “rigore politico tanto nelle future iniziative amministrative per il territorio che per tutte le future nomine che farà: sia circondato da chi non ha precedenti e condanne penali, da chi non ha interessi personali e di parte e da chi non si trova in conflitto di interessi”.
Ma tornando al comune c’è da saldare il conto con Grande Sicilia, che ha esplicitamente chiesto di far entrare in giunta l’avv. Totò Licata di Orgoglio Nisseno, dopo la fedeltà dimostra con i voti di Cancelleri e Bellavia e il ritiro di qualche interrogazione.
Ma non c’è da accontentare solo Giancarlo Cancelleri, bisogna premiare anche Marcello Mirisola che alle recenti elezioni è stato il più votato, 971 voti che, dopo il bilancio sembrava essersi un po’ “raffreddato” e quindi con questa “medicina” si rimette tutto in ordine.
Ma potrebbe anche entrare l’ex consigliere provinciale Rino Bellavia, nominato da poco capo di gabinetto della provincia e molto vicino a all’on. Mancuso, e se la matematica non è un’opinione a due nuovi ingressi devono esserci due uscite.
Gli “agnelli” da sacrificare sull’altare della logica politica, per non aver brillato tanto, cosa che non si dirà mai, o per aver dimostrato di tenere più ai rapporti con i vertici regionali dei loro partiti che con il sindaco, dovrebbero essere Aiello e Pasqualino, anche se questo potrebbe ridisegnare il quadro all’interno del civico consesso, con passaggi ad altri gruppo e conseguenti uscite dalla maggioranza, che però è certa di aver fatto salire a bordo due consiglieri, indebolendo l’opposizione, solo numericamente.
Vedremo adesso se finalmente dopo il 18 si procederà a questo rimpasto, fattosi attendere anche perchè a quanto pare l’ingresso di Licata in giunta non sarebbe gradita a coloro che, godendo ancora di buona memoria, non hanno dimenticato le sue parole contro il centrodestra pronunciate dal palco di piazza Garibaldi nel comizio di chiusura.
Ma la politica si sa è brava nell’arte della mediazione e l’on.Mancuso ne è maestro, insieme a qualche suo collaboratore che non ama apparire ma che c’è e influenza, anche se si vuol lasciare intendere che a decidere sarà il sindaco, infatti l’intervista rilasciata giorni fa a La Sicilia è sembrata ai più un volergli dettare quello che deve fare.
Qualcuno ha sottovoce detto che l’onorevole con questa sua intervista ha inteso rimarcare il suo ruolo di leader incontrastato, non facendo però fare una bella figura al sindaco relegandolo a un esecutore di “ordini”.
Ma i film, specialmente quelli di azione, vanno visti fino alla fine, quindi godiamoci lo spettacolo, non certo edificante, perché in fondo si parla di poltrone e non certo problemi della città che restano fermi al palo.
Ma la politica è il miglior reality show che nessuna televisione ci ha mai dato e augurandoci che, finito il film, si dia seguito alle tante promesse che attendono di essere realizzare, dall’Università alla Sanità, gli unici volani, lo ripeteremo fino alla nausea, per il rilancio della città. Ad Maiora
