Riceviamo e pubblichiamo
Nei giorni scorsi, all’interno del carcere Malaspina di Caltanissetta, si è verificata una sommossa che ha messo a dura prova la sicurezza e l’incolumità del personale di polizia penitenziaria. A loro va la nostra solidarietà, come a tutte le persone che vivono e lavorano in quell’Istituto.
Ma ridurre quanto accaduto a una mera questione di carenze infrastrutturali o di ordine pubblico, come fa il recente comunicato a firma delle sigle sindacali del settore, significa guardare solo a una parte della realtà.
Per il Circolo di Sinistra Italiana Enrichetta Casanova Infuso di Caltanissetta, il problema del carcere Malaspina – e del sistema penitenziario italiano nel suo complesso – è ben più profondo. È il frutto di una logica punitiva, repressiva, disumanizzante che nega ogni concreta possibilità di rieducazione. Un sistema che, a parole, dovrebbe promuovere il reinserimento e il senso civico, ma che nei fatti discrimina, mortifica e aggredisce.
In questo scenario, tutti sono vittime: gli agenti penitenziari lasciati soli in una quotidianità insostenibile; i detenuti, spesso dimenticati, ammassati in celle sovraffollate e privati dei più basilari diritti umani; gli operatori sociali e sanitari, costretti a muoversi in una realtà che ostacola ogni intervento riabilitativo.
Come forza politica, ci siamo impegnati fin dalla nostra costituzione per accendere i riflettori su questi temi, coinvolgendo anche la Senatrice Ilaria Cucchi che il 20 settembre scorso ha svolto un’ispezione a sorpresa presso la Casa Circondariale di Caltanissetta.
Questa ha confermato l’origine delle lacune del sistema detentivo nazionale, anch’esse evidenti nel carcere nisseno, la cui organizzazione non assicura un luogo di lavoro salubre per gli operatori addetti alla custodia e alla cura dei detenuti a causa dei piani di sottodimensionamento del personale voluti dal Governo Meloni, e neppure garantisce una esecuzione della pena, nel rispetto dei diritti umani, a causa del sovraffollamento degli spazi.
Ai cancelli del Malaspina l’On. Cucchi ha dichiarato in tal senso: «Le vittime del cosiddetto sistema-carcere sono da un lato, i detenuti, e dall’altro, gli agenti e tutti gli altri operatori». In particolar modo, la struttura di Caltanissetta è risultata estremamente carente nei servizi di ascolto e di intervento a supporto del disagio psichico, come accade in altri istituti, ha affermato la Sen. Cucchi.
Ciò che è accaduto a Caltanissetta non è un caso isolato: è l’ennesimo campanello d’allarme di un sistema che va ripensato radicalmente. Il sistema penitenziario ha bisogno di riforme reali, di risorse adeguate e di responsabilità condivise. Chi continua a ignorare la complessità di questa crisi, contribuisce a mantenerla.
Chiediamo interventi sociali seri, che prendano la direzione del rispetto e della giustizia, a favore di una società equa e mettendo al centro le persone e i loro diritti.
Il Segretario del Circolo di Sinistra Italiana Enrichetta Casanova Infuso
Andrea Salvatore Alcamisi
Sinistra Italiana Caltanissetta è il circolo di Sinistra Italiana della città di Caltanissetta.
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