Già 115 le vittime civili palestinesi in 24 ore. 19.000 sfollati in poche ore. Si sperava che la visita di Trump potesse portare a una nuova pausa nelle ostilità. E invece
Si muovono ora verso il centro della Striscia di Gaza i carri armati israeliani, coperti dal fuoco dell’artiglieria. Lo riferiscono media palestinesi, nell’ambito dell’operazione militare ‘Carri di Gedeone’, con cui l’esercito di Tel Aviv intende mettere in atto la conquista del territorio palestinese, così come approvato nei giorni scorsi dal gabinetto di guerra. Già 115 le vittime civili palestinesi in 24 ore stando a quanto riporta Al Jazeera, citando le autorità locali. L’agenzia Onu per le migrazioni (Oim) riferisce di 19mila sfollati in poche ore, “molti portando con sé a malapena quello che indossano”, mentre prosegue da due mesi e mezzo il blocco completo all’ingresso di ogni tipo di bene umanitario.
“Lasciateci raggiungere le popolazioni”, invoca ancora l’Oim in un post su X.
L’ennesima offensiva in 19 mesi arriva con la conclusione del viaggio del presidente Donald Trump, che ha rivitalizzato i rapporti con Arabia Saudita, Emirati Arabi e Qatar attraverso accordi del valore di miliardi di dollari in commercio, energia e difesa. Trump, inoltre, secondo quanto riporta l’emittente Nbc, sarebbe in trattativa anche con le autorità di Tripoli affinché la Libia accolga un milione di profughi palestinesi da Gaza. Un piano di cui, secondo quanto emerge, Israele sarebbe al corrente, ma non Hamas, come ha detto uno dei dirigenti Basem Naim.
“Stiamo andando al valico di Rafah perché è un dovere esserci”: lo dichiara all’agenzia Dire Cecilia Strada, europarlamentare del Pd, nel gruppo S&D. Anche lei è parte della carovana Gaza oltre il confine, composta da europarlamentari, parlamentari e società civile italiana in viaggio da stamani verso il confine egiziano con la Striscia.
Strada osserva: “A Gaza da quasi tre mesi non entra una goccia d’acqua né un pacco di farina. Un blocco degli aiuti che di fatto è un assedio per una popolazione già stremata da 19 mesi di guerra, da un genocidio in corso. Chiederò che il valico venga riaperto, anche mettendo i nostri corpi a disposizione di una causa che non riguarda solo i civili palestinesi ma anche la difesa del diritto internazionale”.
Al governo italiano e alle autorità di Bruxelles, il messaggio è di “usare tutte le leve in vostro possesso per fermare tutto quello che sta succedendo. Non sta morendo solo la popolazione palestinese ma anche la nostra credibilità di istituzioni europee. Come facciamo a essere credibili quando condanniamo i crimini di guerra di Putin ma stiamo zitti o peggio, complici, dei crimini commessi da Netanyahu? Bisogna fermare tutto questo”.
La delegazione, di quasi sessanta persone, raggiungerà il valico domani. È composta da rappresentanti della rete di ong Aoi, Arci, Assopace Palestina, 11 parlamentari dell’Intergruppo per la pace tra Israele e Palestina, 3 eurodeputati, 13 giornaliste e giornalisti, accademici ed esperte di diritto internazionale. L’iniziativa avviene mentre Israele ha lanciato ‘Carri di Gedeone’ per portare a termine la conquista della Striscia, che secondo Al Jazeera ha visto in 24 ore intensi bombardamenti con 115 morti, 13 dall’alba di oggi. Quasi 20mila gli sfollati, secondo l’organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim).
“L’annuncio di qualche giorno fa di Bibi Netanyahu purtroppo ha trovato conferma. Sono già 140 i morti dall’inizio dell’operazione, dieci solo da stamattina”, dice Arturo Scotto, deputato del Partito democratico (Pd). “Ci troviamo davanti alla certificazione dell’invasione e al tentativo di deportare 2 milioni di persone.
Bisogna fermare Netanyahu. Occorre che la comunità internazionale batta finalmente un colpo. Quando arriveremo a Rafah- continua il deputato del Pd-, potremo verificare quello che purtroppo tutto il mondo sa: che ci sono centinaia e centinaia di migliaia di camion bloccati, di beni di prima necessità che non riescono a passare. Ormai è una popolazione condannata alla fame e alle carestie. Tutto questo- conclude- è inaccettabile”.
Fonte Agenzia Dire www.dire.it
