Riceviamo e pubblichiamo
Il 2 giugno di ogni anno celebriamo la Festa della Repubblica, una ricorrenza che affonda le sue radici in un momento cruciale della nostra storia: il referendum del 1946.
In quel giorno storico, i cittadini italiani furono chiamati alle urne per esprimere la loro preferenza sulla forma istituzionale dello Stato, scegliendo con una partecipazione sentita e convinta la Repubblica, ponendo fine alla monarchia.
Quel voto rappresentò una svolta democratica fondamentale per l’Italia, un momento di riappropriazione della sovranità popolare dopo anni difficili. Per la prima volta, anche le donne ebbero il diritto di esprimere il proprio parere, un passo avanti decisivo verso una democrazia più inclusiva e rappresentativa.
Oggi, a distanza di quasi ottant’anni, lo spirito di quella partecipazione democratica ci richiama in vista di un altro importante appuntamento: il referendum dell’8 e 9 giugno. Ancora una volta, i cittadini saranno chiamati a esprimersi su temi di rilevanza per il futuro del nostro Paese: lavoro ,sicurezza e cittadinanza.
Così come nel 1946 la scelta di campo fu netta e significativa, anche nel prossimo referendum l’espressione di ogni singola volontà popolare sarà determinante.
Partecipare e votare è un diritto e un dovere civico, un modo concreto per onorare la memoria di chi, nel passato, ha lottato per affermare la centralità del voto popolare e per potere ,oggi, con lo stesso senso di responsabilità essere protagonista del futuro del nostro paese.
Caltanissetta 31 maggio 20 25
La segretaria Generale Cgil – Rosanna Moncada
