Dal convegno dedicato all’IA è emerso come le pubbliche amministrazioni del Nord che hanno avviato dei progetti specifici accelerano le “risposte” fornite agli utenti
Si è svolto a San Cataldo, nell’auditorium “Gaetano Saporito” della banca “G. Toniolo” su iniziativa
dell’associazione “Incontriamoci in biblioteca” di cui è presidente Gianfranco Cammarata.
L’argomento stato approfondito nel corso del convegno, relatori il dirigente del provveditorato agli studi di Caltanissetta Marcello Giovanni Li Vigni, la docente dell’università “Kore” di Enna
Nicole Dalia Cilia, l’ex dirigente del Comune Elio Cirrito ed il giornalista pubblicista Giovanni Proietto.
L’Intelligenza artificiale è ormai sempre più diffusamente tra di noi e costituisce una risorsa preziosa, che però deve essere governata con il necessario discernimento dall’uomo.
Cirrito ha ricordato come “ormai in Italia si contano oltre 120 progetti pubblici di intelligenza
artificiale, anche se di questi solo il 12% è attualmente operativo, mentre il 75% è ancora alla fase sperimentale. Attualmente c’è un certo fermento sulla IA, ma anche molta frammentazione.
C’è il rischio di avere tante sperimentazioni senza sistema, strumenti senza una strategia di base”.
E’ emerso che c’è un’Italia che anche in questo settore viaggia a due velocità: infatti solo il 34% delle Pubbliche amministrazioni ha avviato almeno un progetto IA, solo il 21% dei dipendenti ha ricevuto la formazione adeguata e solo il 37% ha iniziato un processo sistematico di valutazione per la
conformità all’AI Act, e il 68% dei database non comunica con i sistemi.
“Questi dati raccontano di un’Italia a due velocità, ha spiegato Giovanni Proietto, un’Italia che rischia di restare indietro non per mancanza di strumenti, ma per mancanza di coraggio. Quanti di noi hanno provato la frustrazione della fila, della burocrazia infinita, dei moduli cartacei? La sensazione è che il sistema non sia al nostro servizio, ma un ostacolo. La Pubblica amministrazione non può
permettersi di essere un freno, è tempo di passare dalla carta e dalla burocrazia dei dati all’intelligenza artificiale.
Secondo l’Agid (Agenzia per l’Italia digitale) l’Italia ha avviato oltre 60 progetti sperimentali di IA nella Pubblica amministrazione. Ma non basta sperimentare: serve consolidare, poiché il 75% delle amministrazioni locali è ancora nella fase iniziale, non stiamo correndo ma camminando lentamente, ed anche in provincia di Caltanissetta l’Intelligenza artificiale è ancora poco utilizzata e, in un mondo che accelera, questo non è un dato positivo”.
“Nel Comune di Milano l’analisi automatica delle segnalazioni dei cittadini ha ridotto del 23% i tempi di risposta nei servizi urbani, mentre a Bologna, ha ricordato ancora il promotore
dell’iniziativa, il sistema di smistamento automatico delle Pec ha abbattuto i tempi di gestione dei procedimenti amministrativi. A Venezia hanno avviato un progetto di IA che ha gestito in sei mesi diecimila richieste, con una riduzione dei tempi di attesa.
E la provincia di Caltanissetta? Siamo pronti a governare questa trasformazione? L’IA è già una realtà operativa. Ma senza visione politica e competenza, rischia di rimanere una “scatola nera” al servizio di nessuno”

Per rimanere aggiornato sulle ultime notizie locali segui gratis il canale WhatsApp di Caltanissetta401.it https://whatsapp.com/channel/0029VbAkvGI77qVRlECsmk0o