Cosa si prospetta con la nuova Rete Ospedaliera ?
In questi ultimi giorni sulla stampa e sui giornali online sono apparsi diversi articoli sulla presentazione della bozza per la Nuova Rete Ospedaliera della Regione Sicilia.
L’ A.P.S. “ Noi per la salute “ Tina Anselmi non può esimersi dall’intervenire nel dibattito che si è attivato nell’ambito della nostra comunità.
Riteniamo importante far presente che le riflessioni che sottoporremo all’attenzione di chi leggerà questo documento sono frutto delle analisi tratte da importanti fonti ufficiali quali l’Agenas, Il Ministero della Salute, l’ Istat , la fondazione Gimbe , l’ASP N°2, l’ANAAO Assomed.
E’ bene comunque iniziare con una analisi generale della situazione in cui si trova la nostra regione per poi concludere con la evidenziazione della realtà della nostra provincia.
Dalle notizie riportate ci sembra di capire che l’attenzione è stata soprattutto rivolta alla problematica della riduzione dei posti letto dei vari ospedali senza probabilmente approfondire le tematiche legate alla medicina territoriale di prossimità.
Come è ben noto la nostra popolazione invecchia e soprattutto registriamo una forte emigrazione giovanile causa la carenza di opportunità di lavoro, i territori soprattutto interni e periferici registrano da tempo il fenomeno dell’impoverimento dei servizi essenziale compresi quelli sanitari.
La domanda che ci poniamo è : è legittimo correlare l’indicatore demografico con i posti letto da destinare ?
O piuttosto sarebbe più proficuo partire dall’analisi dei bisogni dei territori per decidere la destinazione dei servizi da garantire. In intere zone interne e periferiche l’incidenza di pazienti con oltre 65 anni è sempre più rilevante e questo comporta l’incidenza di patologie croniche ( diabete, malattie cardiovascolari, malattie neurologiche e malattie respiratorie ) sempre in continua crescita.
Traendo spunto da un importante documento recentemente pubblicato dall’ ANAAO Assomed ( l’Associazione Nazionale dei Dirigenti Medici del Servizio Sanitario Pubblico ) riteniamo estremamente utile diffondere i seguenti dati :
Nel 2024 in Sicilia sono stati censiti 3,45 posti letto per mille abitanti ;
La media Italia è di 3,9 posti letto X 1000 abitanti
La media dei posti letto nei paesi dell’Unione Europea è di 5 x 1000 abitanti
La Germania ha una media di 7,82 posti letto x 1000 abitanti e la Francia di 5,73 posti letto x 1000 abitanti.
Si fa presente che con il Decreto Legislativo 135/12 del Ministro Balduzzi si sanciva che i posti letto per 1000 abitanti andavano così distribuiti :
3,7 posti letto x 1000 abitanti
Di cui :
0,5 posti letto per 1000 abitanti per riabilitazione
0,2 posti letto per 1000 abitanti per lungo degenza
In Sicilia sono censiti dall’ANAAO 42 strutture RSA ( Residenza Sanitaria Assistita ) per complessivi 1.674 posti letto.
Sempre con riferimento alla Sicilia si evidenzia quanto segue :
Mobilità sanitaria (dati 2023) – 241 milioni di euro ( Lombardia, Emilia Romagna e Veneto sono le regioni attrattive per interventi di alta complessità )
Spesa sanitaria pubblica pro-capite.
Sicilia 1.786 € Media Nazionale 2.078 €
Tasso di Migrazione Sanitaria
Sicilia 19,5% Media Nazionale 7,3%
Tempi medi per esami diagnostici (RMN)
Sicilia 77 gg Media Nazionale 43 gg
Percentuale spesa sanitaria privata
Sicilia 28 %. Media Nazionale 21 %
Sempre secondo il documento dell’ ANAAO ci preoccupa fortemente l’informazione secondo la quale dall’ultima rimodulazione della rete ospedaliera datata 2019, risultano ancora non attivati 2176 posti letto ( 1009 per acuti e 1176 per lungodegenza e riabilitazione).
Alla luce di questo dato è compatibile ipotizzare una riduzione di posti letto ?
Un altro dato che estrapoliamo dal documento ANAAO è il ricorso a medici a gettone. Nel 2024 si è speso 42,3 milioni di euro. Un altro dato particolarmente significativo è il rapporto infermieri/ popolazione per 1000 abitanti :
Sicilia 3,54×1000 ab. Media Italia 4,79×1000 ab Emilia Romagna > 6x 1000 ab
A sostegno della importanza degli ospedali periferici non si può non rilevare che la Sicilia presenta significative disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari tra le aree urbane e quelle interne e periferiche. Questa circostanza comporta un notevole disagio alle fasce di pazienti più vulnerabili e fragili.
Nel 2024 ( Fonte Documento ANAAO ) la Regione Siciliana ha destinato 515 milioni di euro per potenziare le strutture sanitarie private accreditate , con l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa e migliorare l’accesso alle cure.
La domanda che ci poniamo è la seguente : questo finanziamento sarebbe stato più utile destinarlo alle strutture pubbliche del Servizio Sanitario Nazionale per elevare il livello di competitività degli ospedali e ampliare anche i servizi assistenziali territoriali ?
Con profonda amarezza constatiamo e i dati forniti dalla Fondazione Gimbe e dall’ Agenas noi viviamo in un Paese in cui il Servizio Sanitario Nazionale ha due velocità : abbiamo regioni che sono in grado di fornire prestazioni tempestive di alta complessità e qualità ; e regioni che fanno fatica a garantire anche le cure fondamentali.
Ma la cosa ancora più paradossale è che queste diseguaglianze si verificano anche all’interno della nostra regione tra le aree metropolitane e quelle interne e periferiche.
In questo contesto si inserisce il dibattito sull’adeguamento dell’Ospedale S.Elia agli standard di un DEA di II° Livello con l’attivazione dei reparti specialistici mancanti e con le prestazioni previste ,che allo stato attuale i cittadini sono costretti ad effettuare fuori provincia .
In questo contesto si inserisce anche il potenziamento dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela che ricordiamo è allocato in una comunità di oltre 70.000 abitanti e che spesso deve offrire le sue prestazioni ai pazienti di Niscemi, Mazzarino, Butera e Licata.
Prima di passare alle conclusioni di questo documento desideriamo far presente , per meglio comprendere se è veramente necessario ridurre i posti letto all’ASP di Caltanissetta , quanto segue :
Al 1° Gennaio 2025 la provincia di Caltanissetta registra 247.118 abitanti di cui 54.180 con età maggiore di 65 anni ;
Secondo il DM Balduzzi vi dovrebbero essere :
741 pl per acuti
123 pl per riabilitazione
49 pl per lungodegenza
Dai dati rilevati sul sito dell’ ASP di Caltanissetta
Ospedale S.Elia 263 pl x acuti
Ospedale di Gela 155 pl x acuti
Ospedale Mazzarino 18 pl x acuti
Ospedale di Niscemi 19 pl x acuti
Ospedale Mussomeli 28 pl x acuti
Casa di Cura Regina Paris 30 pl x acuti
Casa di Cura Santa Barbara 60 pl x acuti
Totale 573 pl x acuti
Per quanto attiene i posti letto per riabilitazione e per lungodegenza secondo i dati riportati sul sito sono attivati :
49 pl di riabilitazione e 15 pl di lungodegenza.
L’ A.P.S. “ Noi per la salute “ Tina Anselmi, alla luce di quanto esposto ritiene doveroso riaffermare il principio che che il Servizio Sanitario Nazionale deve garantire gli stessi diritti , art.32 della Costituzione , i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), il Dlgs 502/1992, a ogni cittadino ovunque egli risieda.
Pertanto piuttosto che ridurre i posti letto negli ospedali propone :
- partendo dalla reale analisi dei bisogni sanitari dei territori a attivare procedure di implementazione dei servizi sanitari ;
- Di vedere la salute non come un costo ma come un investimento. Dove il Servizio Sanitario è efficiente ed efficace il PIL aumenta ;
- Adeguare le piante organiche in coerenza con quanto previsto dalle normative vigenti in considerazione
della classificazione degli ospedali ; - Attuare concorsi regionali centralizzati per l’assunzione dei dirigenti medici ;
- Potenziare la medicina di territoriale di prossimità ;
L’impegno della nostra Associazione è finalizzato alla valorizzazione del Servizio Sanitario Nazionale Pubblico e per una sanità equa , inclusiva , che garantisca tutti i pazienti anche quelli che si trovano nelle aree più disagiate.
Grazie per l’attenzione
Il Consiglio Direttivo – A.P.S. “ Noi per la salute “ Tina Anselmi Caltanissetta
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