Carabinieri al lavoro per identificare i responsabili del danneggiamento della lapide di Matteotti sul Lungotevere a Roma
AGI – È stata danneggiata la lapide in marmo situata davanti al monumento commemorativo di Giacomo Matteotti, sul Lungotevere Arnaldo da Brescia a Roma. L’atto vandalico ha suscitato un’immediata e unanime reazione di sdegno da parte delle più alte cariche dello Stato e dei rappresentanti politici.
Indagini in corso da parte dei carabinieri
Nella mattinata i carabinieri della stazione di Roma Flaminia sono intervenuti sul posto per effettuare un sopralluogo e avviare i rilievi tecnico-scientifici. Le indagini sono in corso per fare luce sulla dinamica dell’accaduto e per individuare i responsabili del gesto.
Condanna unanime delle istituzioni
Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso la sua riprovazione su X: “Esprimo sdegno per quanto accaduto quest’oggi al monumento in ricordo di Giacomo Matteotti. Danneggiare la lapide di un italiano caduto per la libertà di tutti noi è un atto grave. Un attacco alla sua memoria che abbiamo l’obbligo di condannare”.
Il sindaco Gualtieri: “Gesto vigliacco e inaccettabile”
Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma, ha definito l’accaduto “un gesto vigliacco e inaccettabile”. “Roma condanna con fermezza questo sfregio alla memoria di uno dei simboli più fulgidi dell’antifascismo e della nostra democrazia”, ha dichiarato, assicurando un intervento tempestivo: “Provvederemo al restauro immediato della targa di Matteotti e confido che le forze dell’ordine possano fare piena luce sull’accaduto”.

Le reazioni di La Russa, Fontana e Zingaretti
Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha definito il gesto “inaccettabile e vile”, ricordando che Matteotti “pagò con la vita la difesa dei suoi convincimenti ideali e politici”.
Il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha parlato di “sfregio alla memoria di un deputato che ha pagato con la vita il coraggio delle sue idee e la sua incrollabile fedeltà alla democrazia”. Ha inoltre ricordato che alla Camera dei deputati è stato riservato uno scranno simbolico a Matteotti, da cui il 30 maggio 1924 denunciò le violenze e i brogli fascisti.
Infine, Nicola Zingaretti, capodelegazione del PD al Parlamento europeo, ha definito il danneggiamento “gravissimo” e ha scritto: “Chi oltraggia Matteotti oltraggia la nostra Repubblica”.

Fonte AGI
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