Le parole e le foto di un cittadino, Michele D’Oro, ex consigliere comunale, spesso valgono più di mille discorsi. “Con tutta la buona volontà e disponibilità a comprendere le ragioni degli amministratori, come è possibile tollerare una situazione del genere nel salotto della città?”
Questa domanda, che risuona come un grido d’allarme, mette in luce una problematica che molti residenti e visitatori del centro storico conoscono fin troppo bene: il degrado.
Il cuore pulsante di una città, il suo centro storico, dovrebbe essere il luogo del suo maggiore splendore.
Invece, troppo spesso, si presenta come uno spazio trascurato. La frase del cittadino, che fa riferimento a una lastra di vetro rotta e alla sporcizia accumulata, non è solo la lamentela su un singolo episodio. è l’emblema di un problema più ampio, una spia che si accende per segnalare una malattia diffusa: la mancanza di cura e manutenzione.
Il degrado non è solo un problema estetico. Le lastre rotte, i marciapiedi sconnessi, i muri imbrattati e la spazzatura che si accumula creano un ambiente poco sicuro e poco accogliente.
E questo ha un impatto diretto sulla qualità della vita di chi abita in queste zone e sulla percezione che la città ha di sé stessa.
Insomma il centro storico smette di essere un luogo di incontro e diventa un luogo da evitare.
L’appello del cittadino è chiaro e diretto: “Per cortesia, in attesa della sostituzione della lastra di vetro si provveda almeno a ripulire dalla spazzatura!”.
Questa richiesta è rivolta oltre che agli amministratori anche a tutti noi. Il non sporcarei un luogo pubblico, infatti, è una responsabilità collettiva.
È innegabile che gli amministratori abbiano un ruolo cruciale, intervenedo o scaricando colpe e responsabilità su altri. Le loro decisioni in merito a investimenti, pianificazione urbana e controllo del territorio sono fondamentali.
Ma anche i cittadini hanno la loro parte. Mantenere puliti gli spazi comuni, segnalare tempestivamente i problemi alle autorità competenti, e trattare la propria città con rispetto sono azioni che, messe insieme, possono fare una grande differenza, come anche l’evitare di appendere i panni ad asciugarsi sul c.so principale.
Il problema del degrado del centro storico non si risolve con una bacchetta magica, richiede un impegno congiunto e costante, un dialogo aperto tra cittadini e istituzioni.
Solo così il “salotto della città” potrà tornare ad essere un luogo di cui andare fieri, dove la storia, l’arte e la vita quotidiana si fondono in un’unica, splendida, realtà.
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