Botta e risposta ieri pomeriggio su Facebook tra l’ex ass.Aiello e la presidente del “comitato delle mamme! protesta acqua caltanissetta” Annalisa Sferrazza.
A distanza di un anno l’ex ass.Oscar Aiello ha ripercorso il periodo della devastante crisi idrica del 2024, dando la sua versione su quanto successo quell’estate.
“Nel 2024, subito dopo il mio insediamento come Assessore alla Protezione Civile, mi sono trovato a gestire la più grave emergenza per crisi idrica che Caltanissetta abbia conosciuto negli ultimi decenni. Nessuno era preparato a ciò che accadde. Piazza Garibaldi e le principali strade del centro storico erano presidiate dalle Forze dell’Ordine, in alcuni giorni particolarmente “caldi” anche con camionette antisommossa; i cittadini, esasperati, arrivarono più volte a bloccare il traffico per protesta (ciò avvenne non solo in Piazza Garibaldi e in Corso Vittorio Emanuele, ma anche in Via G.B. De Cosmi e in Viale Regina Margherita). In alcuni casi furono perfino bloccati i mezzi della Protezione Civile, ai quali fu impedito di consegnare acqua come forma di legittima protesta. In quei giorni la tensione era altissima e io ero sempre presente, in mezzo alla gente, spesso da solo, ad ascoltare, mediare e provare a gestire una situazione che non dipendeva direttamente dal Comune, ma che in quel momento veniva personificato in me (anche come prediletto destinatario di legittimi sfoghi). Durante quel particolare momento storico ho accompagnato le mamme da Caltaqua, dal Prefetto, ho raccolto proteste e richieste in Sala Gialla, ho risposto al telefono a qualunque ora, giorno e notte, cercando soluzioni e facendo da ponte tra cittadini e istituzioni: chi è portatore di onestà intellettuale non può negare tutto ciò. C’è però un fatto che, per evitare strumentalizzazioni e per non gettare benzina sul fuoco, non ho mai reso pubblico: durante una delle proteste fui aggredito da un cittadino che, brandendo un’ascia, tentò di colpirmi. Solo il tempestivo intervento di un volontario dell’ANPS, che ancora oggi ringrazio, evitò il peggio (e pensare che alcuni hanno costruito la propria carriera politica su attentati, presunti tali, e su molto meno rispetto a quanto a successo a me). Fu quello il vero motivo (oltre ad altre tentate aggressioni fisiche testimoniate da video e foto) che mi spinse a presentare successivamente querela, nel momento in cui la situazione si stava avviando verso una nuova escalation, anche con verosimili accuse di omissione di soccorso nei miei confronti. Il fine fu evitare che episodi così gravi potessero ripetersi, non c’era nessun altro intento. Eppure, col tempo, quella vicenda è stata raccontata in modo distorto, facendo credere che avessi querelato direttamente il “Comitato delle mamme”. Non è andata esattamente come qualcuno ha scritto. Nessuno ha mai spiegato che la denuncia andava contestualizzata in un clima di esasperazione generale, nato da un fatto grave e pericoloso, non certo solo da qualche parola colorita. Nessuno, tra chi ha preferito cavalcare politicamente la vicenda, ha avuto la correttezza di ascoltare anche la mia versione. Nessuno ha pensato di garantire un minimo di contraddittorio, utile per capire cosa fosse accaduto e perché quegli avvenimenti si trasformarono in vicenda giudiziaria. La verità è che in quei giorni non ho mai criminalizzato le mamme, anzi: sono stato il loro interlocutore istituzionale, uno dei pochissimi (a volte l’unico) ad accompagnarle ovunque per portare avanti una battaglia comune e legittima. Ho messo la faccia, ho assorbito la rabbia dei cittadini, e l’ho fatto con senso di responsabilità. Oggi, a distanza di tempo, guardo a quei momenti con rammarico per le incomprensioni e per alcune strumentalizzazioni che ci sono state, ma senza alcun rancore (il momento era difficile per tutti). Comprendo la rabbia e la disperazione di chi scendeva in piazza: chiedere acqua nelle proprie case è un diritto sacrosanto e chi ha protestato nel reciproco rispetto ha la mia ammirazione. Se c’è una cosa che ho imparato da quell’esperienza è che, anche nei momenti più difficili, il dialogo e l’ascolto restano la strada migliore. Concludo con un ringraziamento sincero e affettuoso a tutti coloro che, a vario titolo, mi hanno affiancato nella gestione di quell’emergenza: Forze dell’Ordine, Istituzioni, Stampa (anche per le foto), volontari, associazioni, dipendenti comunali e semplici cittadini. Insieme abbiamo affrontato giorni durissimi, che non dimenticherò mai. Grazie Caltanissetta “
Ma l’ex assessore, non si aspettava che a stretto giro di “post” e come era abbastanza prevedibile, essendo stato tirato in ballo il “comitato delle mamme! protesta acqua caltanissetta”, la presidente, Annalisa Sferrazza, non ci sta e risponde a sua volta con un altro post dove fa delle precisazioni:
“Mi sento in quanto presidente del comitato delle mamme dare delle risposte a tutti visto che ancora oggi si parla delle nostre manifestazioni ! Voglio precisare giusto per chi non conosce la storia raccontare la nostra versione, preciso intanto che per quanto è accaduto all’assessore dell’episodio dell’ascia che il comitato delle mamme non c’entra nulla e preciso che quando lo abbiamo saputo ci è dispiaciuto perché non condividiamo la violenza abbiamo sempre invitato tutti a mantenere la calma pur essendo in un grosso disagio ed esasperazione ! Preciso anche che tutti erano al corrente di ciò che i cittadini stavamo subendo e nessun politico si è mosso prima del blocco stradale e da lì abbiamo ottenuto le autobotti porta per porta e per chi ha bloccato le autobotti il comitato non c entrava assolutamente ricordiamo benissimo le facce di chi ci derideva durante le manifestazioni! E oggi leggere certe cose mi fa rimanere ancora una volta male e merita una risposta! Penso che se un giudice archivia un’accusa avrà sentito le due parti perché altrimenti mettiamo in dubbio la decisione del giudice e non mi sembra corretto oggi continuare a parlare di questo!ricordo ancora tantissime ingiustizie e soprattutto voglio ricordare che l’incontro con il prefetto me lo fece prendere il nostro Sindaco che ancora oggi ringrazio! Noi in quanto comitato delle mamme non abbiamo mai fatto guerra a nessuno ma volevamo solo un bene di prima necessità nonostante chi oggi racconta i fatti ci ha accusato di strumentalizzazione solo perché avevamo raccontato la nostra situazione ad un onorevole ma ripeto senza malignità solo perché eravamo disperati per quello che subivano i nostri bimbi ! Concludo dicendo che non abbiamo mai avuto cattive intenzioni se non quello di muovere qualcosa per aiutare soprattutto i più deboli ottenendolo con ottimi risultati e orgogliosi che anche se in pochi siamo riusciti ad ottenere aiuto, ringrazio tutti quelli che anno organizzato manifestazioni ogniuno a modo loro e chi orgazzava sit-in ad ognuno un ringraziamento grazie ai giornalisti che ci hanno dato voce senza mai giudicarci alle forze dell’ordine e a tutti quelli che ci hanno ascoltato e sostenuto e soprattutto grazie anche a chi ci ha messo contro le persone per i suoi sporchi giochi non cadendo a provocazione! Ringrazio anche chi ci derideva perché per ogni gesto bisogna sempre accettare i pro e i contro questa è la vita le critiche servono anche ! Perdonatemi ma rispondere è educazione. preciso inoltre che la cosa più bella sarebbe una stretta di mano senza continuare le polemiche cerchiamo di volerci bene e soprattutto a imparare la solidarietà verso tutti perché da quando ho cominciato a lottare per l’acqua ho visto solo tante discussioni e critiche impariamo a collaborare insieme senza cattiveria e soprattutto senza cercare di screditare chi fa di più o meno impariamo dagli errori a me ne hanno detto e fatto di tutti i colori eppure non porto odio a nessuno anzi ringrazio tutti cmq”
Beh, effettivamente una bella stretta di mano davanti al classico caffè sarebbe stata la cosa migliore da fare anzichè scrivere un post di autocelebrazione misto a vittimismo, ma la politica spesso lancia suoi comunicati confidando che nessuno oserebbe replicare, in questo caso invece la relica è arrivata precisa e puntulale, anche se detto francamente ormai non aveva più alcun senso tornare su fatti e circostanze che, tra le altre cose, hanno avuto l’epilogo che tutti ben sappiamo e che ha portato all’archiviazione della querela.
——————
Per rimanere aggiornato sulle ultime notizie locali segui gratis il canale WhatsApp di Caltanissetta401.it https://whatsapp.com/channel/0029VbAkvGI77qVRlECsmk0o