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Phica, chi è il presunto amministratore dietro al sito sessista

Last updated: 03/09/2025 6:51
By Redazione 106 Views 6 Min Read
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Il gestore del sito respinge le accuse di estorsione

Contents
L’azienda di VitielloPhica.euChi ci sarebbe dietro alle richieste estorsiveIl gestore di Phica.eu respinge le accuse di estorsioneSi precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.                                                 

Si chiama Vittorio Vitiello, ha 45 anni, è originario di Pompei e risiede a Firenze l’uomo che, secondo gli investigatori italiani, starebbe dietro al sito Phica, finito al centro delle denunce di decine di donne italiane. Ne dà notizia il Domani. L’uomo è titolare dal 2023 di una piccola società (Lupotto srls) in Italia ed è oggi l’amministratore del sito Phica.eu.

L’azienda di Vitiello

Considerato dagli investigatori l’amministratore di Phica, spiega il Domani, Vitiello è proprietario in Italia della società Lupotto Srls, costituita all’inizio del 2023 a Genova con l’obiettivo ufficiale di condurre campagne pubblicitarie sui social network attraverso influencer. Dai bilanci ufficiali la società risulta aver fatturato circa 150mila euro all’anno nel 2023 e nel 2024, con utili netti rispettivamente di 69mila e 65mila euro. I rendiconti finanziari, spiega il Domani, non offrono ulteriori informazioni sull’attività dell’impresa.

Phica.eu

Il sito Phica.eu, attualmente inaccessibile, è online dal 2005 e al suo interno erano postate numerose foto di donne, famose e non famose, a volte anche minorenni, ritratte talvolta anche in situazioni intime e condivise online dagli utenti senza consenso delle protagoniste degli scatti. Immagini commentate da chi frequentava il sito in maniera spesso volgare e offensivi.

Nonostante già da qualche anno diverse donne avessero chiesto la chiusura di Phica, il sito è diventato un tema di dibattito pubblico solo da pochi giorni, sulla scia delle polemiche nate intornoalla vicenda della pagina Facebook “Mia Moglie”, dedicata alla condivisione di foto private delle mogli e delle partner degli iscritti, anche qui senza consenso.

A differenza del gruppo Mia Moglie, Phica presentava anche molte immagini di donne famose. Alcune di loro ne hanno parlato pubblicamente e hanno sporto denuncia.

Sebbene spesso le foto fossero state estratte dai profili social, in alcuni casi si trattava di scatti che le donne non avevano mai pubblicato. È quello che ha raccontato a Fanpage una delle vittime, una nota showgirl italiana – che ha preferito restare anonima – spiegando che le sue immagini in topless, postate poi da qualcuno sul sito, le erano state scattate di nascosto da un fotografo durante un servizio. La donna ha anche raccontato di essere stata ricattata: per rimuovere i contenuti, le sarebbe stato proposto di pagare dei pacchetti da 250 a mille euro mensili da versare in bitcoin, oppure tramite Paypal o bonifico effettuato da amici e familiari.

La procura di Roma e la Polizia postale sono al lavoro per risalire a chi gestisce la piattaforma e il presunto giro estorsivo e per identificare chi postava le foto delle donne ignare e gli autori dei commenti sessisti. 

Chi ci sarebbe dietro alle richieste estorsive

Secondo un’analisi letta da Domani, ci sarebbe un uomo di nome Vittorio, nato nella stessa data di Vitiello, dietro le richieste estorsive fatte alle vittime di Phica. Lo sostiene un’analisi della società dell’esperto di cyberintelligence, Alex Orlowsky, che ha cercato di tracciare il profilo dell’amministratore del sito, arrivando a capire alcune cose. Questo Vittorio, dice la società di Orlowsky, cercava di estorcere denaro alle vittime del suo sito presentandosi falsamente come collaboratore della Polizia Postale e usava pseudonomi come Bossmiao, Phicamaster, Phicanet e  Miao.

Il gestore di Phica.eu respinge le accuse di estorsione

Sull’homepage di Phica.eu è stato pubblicato nelle ultime ore un lungo post che respinge le accuse di estorsione, con allegati gli screenshot di una conversazione con una influencer che chiede la rimozione di alcuni contenuti che la riguardano. Le viene poi proposto un pacchetto a pagamento in cui una persona si sarebbe occupata al posto suo di far rimuovere i contenuti con le sue immagini che circolano anche su altri siti e su Google. Una collaborazione che, stando agli screenshot, è andata avanti per mesi tra contrattazione sui prezzi e polemiche sul corretto svolgimento del lavoro.

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Si precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.                                                 

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