Per chi non capisse il significato: “ il Monte (di Pietà) non ne accetta in pegno. Per tagliare corto a uno sproloquio, a promesse chiaramente infondate, a chiacchiere inutili e noiose ”
S. Attanasio, Parole di Sicilia.
Giorno 19 settembre, quando si celebrerà il consiglio comunale, con argomenti tutti relativi alla crisi idrica, per molti cittadini sarà il centesimo giorno, per la precisione 101, che non ricevono l’acqua corrente, come dovrebbe essere normale in una società civile e considerato che siamo nel 2024.
I nisseni, quelli assetati, che purtroppo aumentano giorno dopo giorno, compresi quelli che sino ad oggi, pur soffrendo non hanno aperto bocca, ascolteranno con attenzione quello che avranno da dire
L’ordine del giorno prevede 4 punti:
- Proposta di deliberazione n. 61 del 11.09.2024: “Mozione: Crisi idrica –Provvedimenti urgenti da adottare con la riapertura delle scuole”;
- . Proposta di deliberazione n. 62 del 11.09.2024: “Mozione: Attività informativa sulla crisi idrica”;
- Proposta di deliberazione n. 63 del 11.09.2024: “Mozione: Istituzione Consulta acqua in seno all’ATI Caltanissetta”;
- Proposta di deliberazione n. 64 del 11.09.2024: “Mozione: Adozione di un Piano comunale per la gestione sostenibile della risorsa idrica”.
Il primo punto è sicuramente il più importante, perchè con una tal crisi idrica, rifornire puntualmente tutte le scuole, anche evitando di attivare le mense, oltre alle tante strutture che non si possono lasciare a secco, non sarà cosa semplice, anche perchè ci si augura che non vengano abbandonate quelle zone, dove sono ormai più di tre mesi che non arriva l’acqua corrente. “Vesti San Pietro e spogli San Paolo”
Giustissimo che si informi sull’attività svolta, come descritto nel punto due, con la speranza che si diano alla cittadinanza notizie nuove, certe e soprattutto confortanti e non quelle che già si sanno; qualcuno ben informato, riferisce che ribadiranno il fatto che Siciliacque ha ridotto ulteriormente la fornitura di litri al secondo a Caltaqua, ma questo lo sanno pure i sassi.
Dicano semmai quello che non è dato sapere, come ad esempio che quantitativo d’acqua va a Caltanissetta dai tanto sbandierati pozzi, dicano quanti privati hanno messo a disposizione i propri pozzi, dicano dove sono le pompe di sollevamento e dicono se si stanno interessando per far riparare le vergognose perdite lungo le condotte, più volte segnalate anche con video.
Dicano soprattutto ed una volta per tutte se hanno intenzione, con i fatti, di andare a battere i pugni sui tavoli di chi distribuisce l’acqua in città, chiedendo quell’equa distribuzione, anch’essa ampiamente dimostrata da tantissime testimonianze e, per finire, se hanno intenzione di rivolgersi al Presidente della Regione, andandoci, non con il cappello in mano, ma come fece anni fa il Sindaco Peppino Mancuso.
Giusto costituire anche la “Consulta acqua” in seno all’ATI Caltanissetta, anche se francamente sa dell’ennesima perdita di tempo, in quanto L’Ati dovrebbe agire già da far suo e senza che nessuno gli dica cosa e come fare.
Il quarto punto francamente vedremo di che trattasi, anche perchè già a marzo 2024, la passata amministrazione emanò un’ordinanza simile, che andrebbe semmai fatta rispettare a pieno, con controlli e verifiche, come fatto con le autobotti; basta comprendere come hanno fatto molti ad avere prati rigogliosi e piscine piene.
Da non sottovalutare, anzi andrebbe messo al primo punto, tra tutte queste discussioni, il rischio igienico sanitario.
Famiglie con bambini, anziani e malati che non hanno la possibilità di lavarsi per come sarebbe igienicamente e legittimamente corretto fare, di lavare bene verdure, di lavare altrettanto bene indumenti ed ambienti, con tutti i rischi che, non potendosi ben fare, ne possano derivare.
Ecco perchè sarà importante ascoltare cosa verrà fuori da questo consiglio comunale, al quale dovrebbe seguirne, uno ancora più importante, venerdì 27.
Il condizionale è d’obbligo, visto che in un primo momento non si era raggiunto un accordo, un consiglio comunale aperto, dove, oltre al Presidente della Regione e della Cabina di regia per la crisi idrica, ai politici regionali, ai diretti responsabile, Siciliacque e Caltaqua, sempre che ci degnino questa volta della loro presenza, dovrebbero poter partecipare anche i cittadini che non potranno che ribadire quanto detto la volta passata, visto e considerano che sono rimasti inascoltati e nel frattempo hanno visto cambiare in peggio la situazione.
Se veramente hanno intenzione di agire lo facciano, i cittadini saranno sempre al loro fianco, sostenendoli in qualsiasi iniziativa vogliano intraprendere.
I nisseni stanno già soffrendo abbastanza, hanno agito e lo stanno ancora facendo, con incontri e discussioni, ma se non vengono poi ascoltati da chi deve intervenire, risultano essere soltanto meri sfoghi.
E’ giunto il momento che la politica si assuma tutte le responsabilità che gli spettano e chi gli sono state affidare quando hanno chiesto di essere eletti.
I nisseni sono stanchi di “Chiacchiari e tabaccheri di lignu”, di tavoli tecnici e quant’altro, che ad oggi poco o nulla hanno prodotto. Ad Maiora