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Caltanissetta 401 > News > Cronaca > Il “regalo” al party di Cardinale un decreto di nomina per la figlia
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Il “regalo” al party di Cardinale un decreto di nomina per la figlia

Last updated: 10/09/2025 7:29
By Redazione 309 Views 6 Min Read
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Tamajo firma l’incarico nel giorno della festa a casa dell’ex ministro e suo sponsor politico
L’architetta trentasettenne in servizio in Lombardia scelta come capo di gabinetto vicaria

La nomina porta la data del 28 agosto, la stessa del party a casa Cardinale, a Mussomeli.

Edy Tamajo ha firmato il decreto di assunzione di Serena Cardinale e poi si è presentato alla festa organizzata dal padre, suo grande sponsor politico, nella tenuta in provincia di Caltanissetta.

Alla quale, naturalmente, era presente la beneficiaria. Una designazione celebrata in “famiglia”.
Serena Cardinale, architetta, è stata scelta come capo di gabinetto vicaria dell’assessorato alle Attività produttive.

La figlia, cioè, dell’ex ministro alla guida della corrente interna a Forza Italia nell’Isola che esprime
l’assessore Edy Tamajo, recordman di consensi alle ultime Europee, eletto a Bruxelles con 120.000
voti di preferenza.

Scranno a cui ha rinunciato, cedendo il posto alla terza più votata nella lista berlusconiana,
Caterina Chinnici.

Il decreto di nomina di Serena Cardinale, dipendente della Regione Lombardia richiamata in Sicilia
da Milano, porta la stessa data della festa di compleanno della sorella.

Un party prevalentemente «privato » per festeggiare la figlia dell’ex ministro, sorella di Daniela e Serena, come ha tenuto a specificare lo stesso Cardinale sulle pagine di questo giornale appena qualche giorno fa: «Non mischio mai il privato e la politica», aveva detto.

Eppure, proprio a quel party qualcosa di privato e qualcosa di politico c’era, eccome.

Non foss’altro che per la presenza del presidente della Regione, Renato Schifani, ma anche del presidente della commissione Attività produttive in Assemblea regionale, Gaspare Vitrano, nonché del titolare della medesima delega nella giunta siciliana.

Un riconoscimento su cui adesso nella maggioranza in molti storcono il naso. Non tanto per la scelta ricaduta sull’architetta Cardinale: anzi, proprio su quello, nel centrodestra è diffusa la difesa del principio di discrezionalità delle nomine negli uffici di diretta collaborazione degli assessori come requisito insindacabile.

In compenso, più di un malpancista avanza dubbi sulla modalità singolare di annuncio della nomina nella stessa Mussomeli che ha fatto da cornice al party.

Ad attaccare sono invece le opposizioni.

Da Italia Viva, Fabrizio Micari osserva che Cardinale «sarà certamente bravissima e avrà accumulato
un curriculum fuori dall’ordinario. Ma esiste un aspetto importante, che si chiama opportunità. E questo fatto è certamente inopportuno. E lo dico anche per esperienza personale.
Mai, da rettore, ho neppure lontanamente ipotizzato che le mie figlie facessero anche un dottorato
di ricerca (il terzo livello della formazione, non un contratto) presso la mia Università. Proprio perché, al di là di tutto, era inopportuno».

E se quella di Cardinale fa discutere, non è certo la nomina più spinosa con cui il governo regionale è
chiamato a fare i conti: oggi è il giorno della prima udienza al Tar sul ricorso presentato da Schifani contro la nomina di Annalisa Tardino all’Autorità portuale della Sicilia occidendale, fatta dal ministero dei Trasporti guidato da Matteo Salvini.

Un ricorso che ha creato non poche fibrillazioni tra la Lega e il governatore: l’ipotesi è che la Regione ritiri la richiesta di sospensiva della nomina in attesa che il Tar si pronunci nel merito.

Oggi inoltre si riunirà il consiglio d’amministrazione dell’azienda siciliana trasporti rimasta
acefala per mesi dopo l’ultimo addio del precedente direttore.

Alla guida della partecipata, ridimensionata dalla mega gara d’appalto da quasi 1 milione di euro per la cessione delle tratte ai privati, potrebbe andare da pronostici della vigilia Luigi Genovese.

A sua volta figlio d’arte dell’ex sindaco di Messina, Francantonio, e oggi vicino a Lombardo che con Schifani ha siglato un patto che porterà l’Mpa a confluire dentro FI.

Nella maggioranza le ultime limature sono pronte in vista della nuova infornata di incarichi agli
Iacp, ma anche agli enti Parco e ai consorzi universitari.

Un «acconto del 30%» secondo i malpancisti del centrodestra che considerano questa nuova infornata un anticipo del mercato che si aprirà in autunno.

Da laRepubblicaPalermo di Miriam Di Peri

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