Che la situazione idrica a Caltanissetta fosse complessa lo sapevamo già.
Giustissima richiesta del sindaco Tesauro a Siciliacque e all’ATI per aumentare la fornitura d’acqua, come riportato da qualche testata online locale.
Il gesto di Tesauro è sicuramente un segnale di vicinanza ai cittadini e un tentativo di porre rimedio immediato a una carenza che sta creando enormi disagi in questi giorni.
Tuttavia temiamo che entrambi gli enti possano rispondere, ma sappiamo che così non sarà mai, che la richiesta è pur lecita ma che per evitare l’ennesima emergenza in città bisognerebbe affrontare innanzitutto il problema del rifacimento della rete idrica locale, partendo dai 4,2 milioni di euro.
Il rifacimento parziale, circa 10 Km. della rete idrica cittadina, che perde il buon 40% di acqua, e i cui lavori per 4,2 milioni di euro sarebbero dovuti partire in estate, è stato annunciato più volte ma poi è caduto nel dimenticatoio.
La realizzazione di questi interventi, infatti, potrebbe ridurre le perdite e rendere la fornitura attuale più che sufficiente.
Come potrebbe anche chiedergli che fine hanno fatto i Silos e perchè non vengano usati e che fine hanno fatto i famosissimi pozzi, che avrebbero, secondo quanto affermato, messoci al riparo da qualsiasi evenienza.
In questo senso, l’eventuale risposta di Siciliacque dell’ATI a una richiesta di maggior approvvigionamento potrebbe essere un forte “rimprovero” a un qualcosa di promesso ma non ancora fatto, la manutenzione della rete e il suo parziale rifacimento.
Ci auguriamo che il sindaco, oltre a tentare di risolvere l’emergenza, con la richiesta fatta, solleciti contestualmente anche a chi di competenza l’inizio dei lavori per il rifacimento della rete idrica, metta in funzione i Silos e recuperi l’acqua dei pozzi.
Affrontare il problema alla radice è l’unico modo per garantire ai cittadini di Caltanissetta una fornitura idrica senza problemi e senza dover dipendere dalla buona volontà di nessuno. Ad Maiora
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