La richiesta è finalmente arrivata anche se per i cittadini suona come una tardiva liberazione
Dopo mesi di traffico in tilt, di cantieri aperti in simultanea anche in vie dove era appena stato rifatto il manto stradale, il Sindaco Tesauro è intervenuto dicendo “Negli ultimi giorni molti cantieri per il rifacimento della rete elettrica hanno creato problemi alla circolazione in diverse zone della città. Per questo ho scritto una nota all’azienda esecutrice dei lavori: ho chiesto di coordinare meglio gli interventi e di evitare aperture contemporanee di più cantieri, ogni volta che sia possibile. Sono consapevole che si tratta di lavori necessari, ma bisogna organizzare i cantieri in modo da non complicare ulteriormente la vita quotidiana di chi si sposta o lavora in città. Ho inoltre sollecitato che, a fine lavori, le strade interessate siano ripristinate a regola d’arte, specialmente dove avevamo da poco posato nuovo asfalto. Resto vicino ai cittadini: continueremo a seguire la situazione con attenzione perché la nostra città torni presto alla normalità“.
Anche se vien da dire “era ora”, di fatto caro Sindaco è l’ammissione che la situazione vi è sfuggita di mano e che la gestione e i controlli dei lavori è stata, a dir poco, alla “leggera”.
Ovviamente siamo contenti che l’Amministrazione da Lei rappresntata se ne sia finalmente accorta ed abbia finalmente mosso un passo nella direzione del buon senso, tuttavia l’amarezza non può che prevalere sulla soddisfazione, e la domanda nasce spontanea… “ma non potevate e dovevate pensarci prima?”
Ma facciamo un piccolo apsso indietro, prima del 3 luglio.
In quel periodo, l’Amministrazione comunale aveva dimostrato di essere pienamente consapevole dei disagi e Lei aveva dichiarato nella conferenza stampa del 30 giugno: “Siamo consapevoli che questi lavori potranno creare disagi fisiologici e rallentamenti nella circolazione viaria ma i piccoli e temporanei sacrifici porteranno dei notevoli benefici sia nella mobilità lenta sia nella sicurezza e linearità del manto stradale” , avevate anche rivolto un invito a tutte le aziende che avevano in programma interventi sul sottosuolo (gas, acqua, luce, fibra, etc.) a completare per tempo i lavori, possibilmente prima del rifacimento del manto, almeno nelle vie interessate.
L’obiettivo era giustissimo, cioè quello di evitare che, una volta rifatto il manto stradale, i lavori successivi di scavo e ripristino lo potessero danneggiare.
Peccato che già il 29 luglio in viale Luigi Monaco, asfaltata il giorno prima, c’erano i primi lavori con rottura del nuovo manto stradale, episodio che raccontammo in questo articolo.
Ci si chiede, con una punta di disappunto, se l’Amministrazione era stata così saggia e lungimirante da prevenire il danneggiamento dell’asfalto, per quale inspiegabile motivo appena si è finito di asfaltare sono partiti tutta una serie di lavori? Urgenza?, non pare proprio.
Di questa problematica su questa testata ne abbiamo parlato in diversi articoli e in particolare in questo del 27 agosto, dopo aver fatto un giro per la città per constatare e documentare quanto segnalato da tanti cittadini.
Da fine agosto i cantieri in città, complice la prima pioggia, sono spuntati come finghi.
Battute a parte chiedere di “coordinare meglio gli interventi” non dovrebbe essere un qualcosa da fare, bensì la semplice attuazione di un principio di buon governo che doveva essere il punto di partenza e non “l’extrema ratio” dettata sicuramente dalle tantissime lamentele dei cittadini sui social e sulla stampa locale.
Come Amministrazione, in sostanza, avevate già in mano la soluzione per prevenire il problema, ma avete lasciato fare fino a quando la pazienza dei cittadini è esplosa e siete stati “costretti” ad intervenire, per metterci una “pezza” e anche per “discolparvi”.
Anche perché, esclusi i lavori imprevedibili, rottura di una tubazione o altro, quelli in corso non sembrano esserli, anzi questo genere di lavori vengono solitamente programmati diverso tempo prima e di conseguenza potevano probabilmente essere realizzati prima del 3 luglio, quando iniziarono cioè i lavori per il rifacimento del nuovo manto stradale.
Sarebbe anche il caso di ricordare a Lei, al suo assessore e agli uffici competenti, anche se siamo certi che ciò la sappiate benissimo, di vigilare bene sul ripristino definitivo, che deve essere esteso oltre il bordo dello scavo e in alcuni casi su tutta l’intersezione stradale per evitare rattoppi localizzati, cosa che invece, proprio su molte strade appena asfaltate non è stato fatto.
A questo punto siamo “contenti”, si fa per dire, che i lavori per il rifacimento parziale della rete idrica, i famosi 4,2Milioni, non siano stati effettuati, non osiamo immaginare il caos che si sarebbe creato, anche se, per come era stato annunciato più volte da Lei e dall’on.Mancuso, i lavori sarebbero dovuti cominciare appena chiuse le scuole, quindi intorno al 30 giugno scorso.
Caro sindaco Tesauro, adesso non rimane che sperare che quanto da Lei detto venga messo realmente in pratica e che si ritorni finalmente ad una viabilità normale, ma la “lezione” sul “prima” non deve essere dimenticata. Ti saluto cordalmente. Ad Maiora
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