Caltanissetta 401
  • Home
  • Cronaca
    • Cronaca Internazionale
  • Politica locale
    • Politica
  • Rassegna stampa
    • Economia e Finanza
    • Riflessioni
    • Riceviamo e pubblichiamo
  • Cultura ed Eventi
    • Concorsi
    • Scuola
    • Tecnologia
  • Sport
  • Altro
    • Dalla provincia e dintorni
    • Ricette tipiche
    • Salute & Benessere
    • Meteo
Reading: Terre rare, parte la corsa all’Artico: la strategia del governo italiano per trasformare in opportunità il cambiamento climatico
  • Seguici
Font ResizerAa
Caltanissetta 401Caltanissetta 401
Cerca
  • Home
  • Chi siamo
  • News
    • Cronaca
    • Politica locale
    • Cultura ed Eventi
    • Sport
    • Rassegna stampa
    • Salute & Benessere
    • Riceviamo e pubblichiamo
    • Dalla provincia e dintorni
Follow US
© Caltanissetta401 | Realizzato da Creative Agency
Caltanissetta 401 > News > Cronaca > Cronaca Internazionale > Terre rare, parte la corsa all’Artico: la strategia del governo italiano per trasformare in opportunità il cambiamento climatico
Cronaca InternazionaleEconomia e FinanzaPoliticaRassegna stampa

Terre rare, parte la corsa all’Artico: la strategia del governo italiano per trasformare in opportunità il cambiamento climatico

Last updated: 03/11/2025 6:16
By Redazione 76 Views 6 Min Read
Share
SHARE

Terre rare, Rauti annuncia la nuova dottrina artica: lo scioglimento dei ghiacci diventa occasione economica e militare per l’Italia

Contents
La corsa sul ghiaccio che scompareCorsa alle terre rareLe imprese pronte al NordLa dottrina del disastroSi precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.                                                 

«I cambiamenti climatici, lo scioglimento dei ghiacci e le nuove rotte favoriscono la corsa allo sfruttamento delle terre rare e delle materie prime». Isabella Rauti, sottosegretaria alla Difesa, lo dice alla Prima conferenza nazionale sull’Artico al Centro Alti Studi per la Difesa. E’ la formula che racchiude l’intera visione del governo. Il disastro climatico non come minaccia, ma come opportunità geopolitica.

La corsa sul ghiaccio che scompare

L’Artico si scioglie a un ritmo doppio rispetto alla media globale. Ogni estate aumenta il numero di giorni navigabili lungo la Northern Sea Route, la rotta russa che collega l’Asia all’Europa tagliando il tempo di viaggio di due settimane rispetto al Canale di Suez. E dove si ritirano i ghiacci riaffiorano idrocarburi, metalli e terre rare. La Russia ha riaperto basi militari, la Cina investe in ricerca e infrastrutture portuali, gli Stati Uniti rafforzano la Guardia costiera. L’Italia, che di artico non ha neppure un chilometro, non vuole restare spettatrice.

Nel linguaggio della Difesa, l’Artico è «nuovo spazio di competizione globale». Non si parla di cooperazione climatica ma di posture strategiche, e l’espressione ricorre in tutti i documenti ufficiali di quest’anno. Lo stesso linguaggio è usato nei piani Nato sul fronte Nord, dove l’Alleanza immagina una “presenza coordinata” contro la militarizzazione russa. L’Italia si inserisce in questa logica, cercando di coniugare presenza militare e opportunità economiche.

Corsa alle terre rare

Dietro le parole di Rauti c’è un’agenda precisa. La Difesa e il Ministero degli Esteri stanno aggiornando la strategia artica nazionale, ferma dal 2015. Non più un dossier di cooperazione scientifica, ma un capitolo di politica industriale e militare. L’idea è usare la presenza italiana nella ricerca polare come testa di ponte per rivendicare un ruolo nelle nuove rotte, nelle infrastrutture e nei sistemi di sicurezza.

La conferenza di Roma, organizzata dal Casd, aveva un titolo esplicito: «La Difesa e il Sistema Paese nelle nuove sfide della competizione globale». E nella stessa sede il capo di Stato maggiore Luciano Portolano ha riconosciuto che «la Nato non dispone di una capacità artica sufficiente». Tradotto: l’Italia può offrire assetti navali, tecnologia e industria dual use, guadagnando peso politico nell’Alleanza.

Le imprese pronte al Nord

Nella partita ci sono già i grandi nomi dell’economia nazionale. Fincantieri ha linee di costruzione per navi rompighiaccio e mezzi polari. Eni e Saipem portano l’esperienza dell’offshore in acque estreme. Leonardo lavora su radar e sensori per la sorveglianza climatica e militare. Lo scioglimento dei ghiacci diventa così un nuovo mercato: meno un allarme ambientale che una piattaforma di opportunità.

A spingere in questa direzione è anche la prospettiva di fondi europei legati alla sicurezza marittima e alla ricerca sulle rotte artiche. L’Italia vuole accreditarsi per intercettare parte di queste risorse, legandole alla sua rete industriale e universitaria.

La dottrina del disastro

Nel 2026 Roma ospiterà l’Arctic Circle Forum – Polar Dialogue, una vetrina diplomatica organizzata insieme al Ministero degli Esteri e al Mur. L’obiettivo, spiegano fonti interne, è far emergere «la visione italiana dello sviluppo pacifico dell’Artico». Ma la sequenza delle parole parla da sola: prima sviluppo, poi pace.

La “tutela ambientale” arriva solo in coda, mentre al centro resta la “competizione globale”: riconoscere che il cambiamento climatico è irreversibile imparando a sfruttarne gli effetti.

Le Ong artiche avvertono che questa corsa rischia di aggravare la distruzione degli ecosistemi e di cancellare i diritti delle popolazioni indigene. Ma nella nuova grammatica geopolitica, l’Artico è già trattato come uno spazio da contendere più che da salvare.

L’Italia, che a casa frena la transizione ecologica, all’estero scopre la convenienza di un mondo che si scioglie. Nel Paese del Mediterraneo in fiamme, l’Artico diventa il fronte dove il disastro si può finalmente mettere a profitto.

Fonte lanotiziagiornale.it di Giulio Cavalli

——————

Per rimanere aggiornato sulle ultime notizie locali segui gratis il canale WhatsApp di Caltanissetta401.it https://whatsapp.com/channel/0029VbAkvGI77qVRlECsmk0o

Si precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.                                                 

You Might Also Like

Le prime pagine delle maggiori testate giornalistiche siciliane, nazionali, economiche e sportive di Mercoledì 13 Agosto 2025

Giorgia Meloni è atterrata a Washington. Oggi sarà alla Casa Bianca. L’appuntamento con Trump è alle 18.05 ora italiana

Accadde oggi: l’arresto di Enzo Tortora

Caltanissetta: Lattughe che sanno d’amore,i ragazzi di “Raggi d’Isole” raccolgono i frutti del loro orto. “Così creiamo inclusione”

Caltanissetta crisi idrica: “Che delusione”, lettera di un cittadino molto deluso

TAGGED:Cronaca InternazionaleEconomia e FInanzaPoliticaRassegna stampa
Share This Article
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copy Link Print
Caltanissetta 401
Direttore responsabile 
Sergio Cirlinci

93100 Caltanissetta (CL)

redazione@caltanissetta401.it
P:Iva: 01392140859

Categorie

  • Cronaca
  • Cultura ed Eventi
  • Politica locale
  • Rassegna stampa
  • Sport

Categorie

  • Concorsi
  • Dalla provincia e dintorni
  • Finanza
  • Giovani e Università
  • Sanità

Link utili

  • Chi siamo
  • Privacy & Cookie Policy

Caltanissetta 4.0.1 è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Caltanissetta n.03/2024 del 21/08/2024. | Realizzato da Creative Agency

Username or Email Address
Password

Lost your password?