La programmata chiusura della SP 23, nel tratto compreso tra Montedoro e Bompensiere, per consentire il rifacimento dei muretti e degli interventi sul ponte, sta destando grande preoccupazione nelle comunità interessate. La prospettiva che l’arteria possa rimanere interdetta al traffico per almeno sessanta giorni rischia di provocare gravi ripercussioni sulla mobilità, sul trasporto scolastico e sulle attività economiche del comprensorio.
“Ho avuto modo di confrontarmi con il RUP, che incontrerò lunedì insieme agli uffici della Provincia, ai quali ho chiesto di essere presenti – dichiara l’On. Michele Mancuso, deputato all’ARS di Forza Italia – perché è davvero inconcepibile immaginare la chiusura totale di un’arteria così importante per così tanto tempo. Pur comprendendo la necessità dei lavori, non si può ignorare l’impatto sociale ed economico che un provvedimento del genere comporterebbe.”
“Penso ai tanti studenti che si ritroverebbero costretti ad alzarsi alle cinque del mattino per poter raggiungere le scuole, o al loro rientro a casa dopo un’intera giornata – dichiara l’On. Michele Mancuso – così come alle famiglie che, nel caso il trasporto pubblico non fosse garantito, dovrebbero percorrere giri lunghissimi passando da Racalmuto, con un disagio enorme e difficilmente sostenibile.”
“E non possiamo dimenticare – dichiara l’On. Michele Mancuso – le attività produttive e commerciali dell’area, che già oggi vivono condizioni di forte isolamento. Grazie agli interventi programmati dalla Provincia si sta cercando di alleviare i loro disagi, ma due o tre mesi di chiusura totale rappresenterebbero un colpo insopportabile. L’ingegnere capo della Provincia ha dato disponibilità a mettere in campo tutte le misure possibili – dalla segnaletica semaforica al personale necessario – pur di evitare ulteriori costi e scongiurare l’interruzione totale della viabilità.”
“Non vogliamo che questa vicenda diventi terreno di sciacallaggio o di strumentalizzazione politica – conclude così l’On. Michele Mancuso – ma come rappresentanti delle istituzioni abbiamo il dovere di tutelare i territori. È necessario trovare una soluzione che garantisca la sicurezza dei lavori e, allo stesso tempo, impedisca di aggiungere ulteriore disagio a comunità che già vivono condizioni difficili. La mia posizione sarà ferma ma rispettosa del lavoro dei tecnici, con l’obiettivo di evitare un provvedimento che sarebbe devastante per studenti, famiglie e imprese.”
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