Caltanissetta 401
  • Home
  • Cronaca
    • Cronaca Internazionale
  • Politica locale
    • Politica
  • Rassegna stampa
    • Economia e Finanza
    • Riflessioni
    • Riceviamo e pubblichiamo
  • Cultura ed Eventi
    • Concorsi
    • Scuola
    • Tecnologia
  • Sport
  • Altro
    • Dalla provincia e dintorni
    • Ricette tipiche
    • Salute & Benessere
    • Meteo
Reading: L’Europa è il “paradiso dei paradisi fiscali”: cinque paesi tra i primi 10 al mondo per evadere. Ecco quali sono
  • Seguici
Font ResizerAa
Caltanissetta 401Caltanissetta 401
Cerca
  • Home
  • Chi siamo
  • News
    • Cronaca
    • Politica locale
    • Cultura ed Eventi
    • Sport
    • Rassegna stampa
    • Salute & Benessere
    • Riceviamo e pubblichiamo
    • Dalla provincia e dintorni
Follow US
© Caltanissetta401 | Realizzato da Creative Agency
Caltanissetta 401 > News > Cronaca > Cronaca Internazionale > L’Europa è il “paradiso dei paradisi fiscali”: cinque paesi tra i primi 10 al mondo per evadere. Ecco quali sono
Cronaca InternazionaleEconomia e FinanzaRassegna stampa

L’Europa è il “paradiso dei paradisi fiscali”: cinque paesi tra i primi 10 al mondo per evadere. Ecco quali sono

Last updated: 28/10/2024 7:34
By Redazione 120 Views 4 Min Read
Share
SHARE

L’Europa è il “paradiso dei paradisi fiscali“. Svizzera, Olanda, isola di Jersey, Irlanda e Lussemburgo sono infatti tra i primi dieci Paesi al mondo “amici” di multinazionali, grandi imprese, ricchi professionisti, affaristi e malavitosi che vogliono evadere il fisco.

Lo riporta FiscoEquo in un articolo a firma di Luciano Cerasa. I paesi dell’Unione europea sono responsabili di un terzo del mancato gettito fiscale.

La situazione, rispetto al 2021, è peggiorata “grazie”, si fa per dire, all’Irlanda che è entrata nella top ten dei paradisi fiscali.

Lo Stato, già considerato un “paradiso” non ha infatti cambiato le proprie leggi anti-abuso fiscale, motivo per cui è rimasto indietro rispetto ad altri paesi.

In testa alla classifica mondiale restano le Isole vergini britanniche, seguite poi dalle Isole Cayman e da Bermuda al terzo posto.

Già al quarto troviamo poi uno stato europeo, la Svizzera, seguito da Singapore, Hong Kong, Olanda e Jersey.

La new entry Irlanda è al nono posto, mentre il Lussemburgo al decimo. E l’Italia? Il Belpaese si trova alla 29ma posizione della classifica su 70 Paesi che offrono agevolazioni fiscali a non residenti, preceduta da Panama e seguita da Curaçao.

Il nuovo Corporate tax haven index, tramite il quale è possibile stilare la classifica, è stato compilato dall’organizzazione non governativa Tax justice network, che da anni monitora le giurisdizioni fiscali di tutto il mondo e ne valuta gli effetti sull’economia.

Secondo gli esperti dell’organizzazione, due terzi delle violazioni fiscali che vengono realizzati ogni anno nel mondo sono commessi da multinazionali che trasferiscono i loro profitti all’estero.

Il rimanente è riconducibile a individui che nascondono al fisco nazionale le loro finanze offshore.

Secondo lo studio di Tax justice network attraverso i primi dieci paesi della classifica transita il 44,6% degli investimenti esteri diretti effettuati dalle multinazionali nei 70 Stati monitorati.


Si tratta di fondi “fantasma” che transitano senza lasciare impronte nei conti degli Stati di provenienza e di destinazione.

Tax justice network ha calcolato che le 70 giurisdizioni considerate nel Corporate tax haven index rappresentano l’86,67% di tutti gli investimenti diretti esteri globali. Gli Stati Uniti hanno la quota più grande con il 13,5%, seguiti dai Paesi Bassi con il 9,6% e dal Lussemburgo con il 7,6%.

I primi tre paesi della classifica, cioè le Isole vergini britanniche, le Cayman e Bermuda restano i peggiori alleati per le casse pubbliche degli altri paesi. 

I tre paradisi fiscali hanno infatti ottenuto i peggiori punteggi possibili in tutti i 18 indicatori utilizzati.

Le isole vergini britanniche e le Cayman non prevedono imposte sulle imprese mentre Bermuda prevedono una leggera tassa minima che si applica solo alle imprese che fanno parte di una multinazionale con almeno 750 milioni di euro di fatturato consolidato.

Secondo Tax justice network globalmente gli Stati perdono 84 miliardi di dollari all’anno in imposte sulle società solo per le multinazionali che usano Regno Unito e isole britanniche per pagare meno tasse.

La perdita poi diventa di 169 miliardi di dollari se si allarga l’occhio agli individui benestanti che usano gli stessi paradisi.

You Might Also Like

Caltanissetta: Gli assessori Delpopolo e Petrantoni si dimettono dalla carica di consigliere comunale

Truffa a nome di Crosetto, il ministro: “Denuncia pronta da venerdì”

Caltanissetta Salvatore Licata (Orgoglio Nisseno): “L’economia siciliana migliora, Caltanissetta in depressione economica, quali iniziative ?”

Trump: “Russia ha tutte le carte in mano”. Putin apre alla tregua: “Ecco le condizioni”

Trump ora dice che per fermare Putin basta imporre nuovi dazi… alla Cina

TAGGED:Cronaca InternazionaleEconomia e FInanzaRassegna stampa
Share This Article
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copy Link Print
Caltanissetta 401
Direttore responsabile 
Sergio Cirlinci

93100 Caltanissetta (CL)

redazione@caltanissetta401.it
P:Iva: 01392140859

Categorie

  • Cronaca
  • Cultura ed Eventi
  • Politica locale
  • Rassegna stampa
  • Sport

Categorie

  • Concorsi
  • Dalla provincia e dintorni
  • Finanza
  • Giovani e Università
  • Sanità

Link utili

  • Chi siamo
  • Privacy & Cookie Policy

Caltanissetta 4.0.1 è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Caltanissetta n.03/2024 del 21/08/2024. | Realizzato da Creative Agency

Username or Email Address
Password

Lost your password?