La ritenuta fiscale sugli interessi maturati dai buoni fruttiferi postali deve essere applicata solo al momento del rimborso e non annualmente, come invece ha fatto Poste Italiane.
Lo ha stabilito il Tribunale di Marsala con una recente ordinanza, accogliendo il ricorso di due risparmiatrici assistite dall’avvocato Francesco Carini.
Le due donne avevano contestato a Poste Italiane il calcolo della ritenuta del 12,5% sugli interessi, applicata anno per anno, con la conseguente riduzione progressiva dell’importo maturato.
Una differenza sostanziale. Il calcolo corretto, al lordo delle imposte fino al rimborso, ha evidenziato che le due risparmiatrici hanno ricevuto 48.020 euro in meno rispetto a quanto spettava loro.
Una modalità che, secondo il giudice Marchesina Palermo, non rispetta la normativa primaria (DPR 600/73, DL 556/86, Dlgs 239/96), la quale prevede che l’imposta venga trattenuta soltanto al momento del rimborso finale.
Di conseguenza Poste Italiane è stata condannata a versare la differenza, oltre al rimborso delle spese legali e della perizia tecnica.
Questa pronuncia si inserisce in un orientamento già prospettato da altre sentenze, come quelle della Corte d’Appello di Lecce e del Tribunale di Bergamo e rappresenta un importante precedente per la giurisprudenza, destinato a influenzare molti casi simili ancora in corso.
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