Ammettiamolo: la città di Caltanissetta non è mai stata così “verde”. Mi chiedo: è l’estremo, strenuo tentativo, da parte dell’attuale Amministrazione Comunale, di migliorare gli standard di verde più bassi d’Italia? E’ un peculiare escamotage per incrementare la biodiversità nel territorio urbano?
Di fatto, si tratta di un “verde” che già in questi primi giorni di maggio trascolora verso il giallo. E tra qualche giorno ancora potrebbe trascolorare verso il rosso e il nero. Il rosso del fuoco e il nero del fumo. Ma di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando delle cosiddette “erbacce”: piante infestanti che hanno invaso la nostra città dopo un inverno piuttosto piovoso. E l’hanno invasa ovunque e comunque (vedi foto allegate). Non c’è angolo di strada, non c’è marciapiede, non c’è scarpata, non c’è terreno di risulta, non c’è rotatoria, non c’è aiuola, muro o giardino che non sia stato invaso da “erbacce”. E che erbacce! E questo stato di cose permane, inesorabilmente, malgrado le tante, continue segnalazioni da parte dei cittadini e le molteplici interrogazioni dei consiglieri comunali di opposizione.
Ma l’Amministrazione Comunale con in testa il sindaco Tesauro tace e non provvede, manifestando scarso interesse – se non modesta competenza – per l’igiene e il decoro urbano. Manifestando scarso interesse per la sicurezza urbana. Le cartelle TARI, notevolmente incrementate malgrado la “raccolta differenziata”, però, le hanno recapitate a noi cittadini! Di certo è giusto, sacrosanto pagare le tasse, ma a questo nostro dovere di cittadini dovrebbero corrispondere servizi pubblici molto più efficaci ed efficienti di quelli che abbiamo. E anche questo è certo.
Prof. Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia

