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Caltanissetta: dopo l’imponente manifestazione a Roma l’iniziativa si sposta sui territori con una mozione in consiglio comunale

Last updated: 07/04/2025 15:55
By Redazione 186 Views 8 Min Read
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Riceviamo e pubblichiamo

“Al Signor Presidente del Consiglio al Consiglio Comunale,
e.p.c. al Sindaco e alla Giunta

Oggetto; MOZIONE REARM EUROPE
Premesso che le conclusioni del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo 2025 confermano la pericolosa quanto concreta svolta militarista dell’Europa, preannunciata nel Libro Bianco della Difesa europea, ribattezzando il Piano di riarmo europeo “Rearm Europe” in “ReArm Europe Plan/Readiness 2030”, per sottolineare la capacità di prontezza e risposta militare, in totale contrasto con i principi e i valori comuni dell’Unione Europea di libertà, democrazia, uguaglianza, Stato di diritto e promozione della pace e della stabilità;
che al titolo IV – Difesa e Sicurezza europee, delle conclusioni del Consiglio, si chiede al paragrafo 21
“un’accelerazione dei lavori su tutti i filoni per potenziare in modo decisivo la prontezza dell’Europa alla difesa nel corso dei prossimi cinque anni”, a tal fine invitando “il Consiglio e i co-legislatori a portare avanti rapidamente i lavori sulle recenti proposte della Commissione” e che al paragrafo 23, del medesimo titolo, il Consiglio invita la Commissione e l’Alta Rappresentante a riferire periodicamente in merito agli avanzamenti compiuti nell’attuazione delle conclusioni sulla difesa;
Preso atto che al Consiglio Europeo sono emerse varie divergenze tra gli Stati Membri in materia di debito comune e sul tema degli investimenti;
che Il debito comune dovrà essere necessariamente affrontato nel prossimo Consiglio Europeo di giugno, considerato che al summit Nato in programma all’Aja dal 24 al 26 giugno 2025 verrà indicato il nuovo target di spesa per i Paesi membri dell’Alleanza Atlantica;
che il 19 marzo 2025, la Commissione e l’Alta Rappresentante hanno presentato il Libro bianco sulla difesa europea e contestualmente la Commissione ha presentato, nell’ambito del piano ReArm Europe/Readiness 2030, un pacchetto di difesa che fornisce leve finanziarie agli Stati membri dell’UE al fine di facilitare l’aumento degli investimenti nelle capacità di difesa;
Rilevato che il ReArm Europe Plan/Readiness 2030 ha ottenuto un prima via libera nel corso del Consiglio Europeo straordinario dello scorso 6 marzo, con il sostegno anche del Governo italiano;
che il Piano, declinato in 5 punti, vale 800 miliardi di euro e segna un deciso cambio di rotta a favore di una vera e propria militarizzazione dell’UE, in cui le priorità politiche su temi centrali quali la transizione verde e digitale, la sanità, l’istruzione e la green economy, cedono il passo al rafforzamento della capacità di produzione di armi e munizioni, come a più riprese denunciato dal gruppo parlamentare “Movimento 5 Stelle”;
Considerato che il Piano Ue prevede un aumento esponenziale della spesa per la sicurezza e la difesa dell’Europa, nel senso di un rafforzamento della capacità militare, attraverso l’istituzione di un nuovo strumento finanziario basato su prestiti agli Stati membri garantiti dal bilancio UE, per l’acquisto, tra l’altro, di sistemi di difesa aerea e missilistica, artiglieria, missili e munizioni, droni e sistemi anti-drone, nonché investimenti in infrastrutture critiche e protezione dello spazio, mobilità militare, cyber, intelligenza artificiale e guerra elettronica; che gli Stati membri avrebbero inoltre la possibilità di innalzare la propria spesa militare a livello nazionale, tramite l’attivazione della clausola di salvaguardia nazionale del Patto di stabilità e Crescita (PSC), ipotesi che – consentendo lo scorporo degli investimenti per la difesa dal calcolo Deficit/Pil – libererebbe, nelle intenzioni della Presidente della Commissione Europea, complessivamente 650 miliardi di euro in un periodo di quattro anni, da aggiungersi ai 150 miliardi del nuovo strumento di prestiti per la difesa sostenuti
dal bilancio dell’UE.
Considerato inoltre che Gli spazi di indebitamento a disposizione degli Stati membri verrebbero assorbiti dalle spese per il riarmo, a svantaggio dello stato sociale e dei servizi alla persona, con evidenti disparità a seconda delle disponibilità di bilancio, creando un progetto di investimento industriale non organico, che potrebbe falsare la concorrenza interna, minando i principi stessi del mercato comune, in luogo di una sana e ordinata competizione intra-Ue.
Preso atto che La possibilità di attivare la clausola di salvaguardia ha fatto emergere distanze profonde tra gli Stati membri al Consiglio Europeo di marzo 2025, considerate le singole situazioni debitorie dei Paesi;

Considerato che allo stato attuale si prospetta una mobilitazione senza precedenti di risorse finanziarie per l’aumento delle spese militari a livello nazionale dei singoli Stati membri, peraltro senza una revisione delle regole fiscali europee, ma incidendo esclusivamente sul debito dei singoli Paesi membri; e che la svolta bellicista descritta, sta minando le fondamenta dello spirito originale del grande progetto di pace che sarebbe dovuta essere l’Unione europea e che auspichiamo si torni a perseguire, come in modo rivoluzionario sancito dal testo de “Il Manifesto di Ventotene”, uno dei testi fondanti dell’Unione europea, per creare una federazione europea ispirata ai principi di pace, libertà e democrazia,

Questo: Si impegna il Consiglio Comunale a chiedere al Governo italiano di non proseguire nel sostegno del piano di riarmo europeo “ReArm Europe/Readiness 2030”; al fine di recuperare i valori fondanti dell’Unione europea, a sostenere nelle opportune sedi europee la sostituzione integrale del “ReArm Europe/Readiness 2030” con un piano di rilancio e sostegno agli investimenti che promuovano la competitività, gli obiettivi a lungo termine e le priorità politiche dell’Unione europea quali: spesa sanitaria, sostegno alle filiere produttive e industriali, incentivi all’occupazione, istruzione, green economy e beni pubblici europei, per rendere l’economia dell’Unione più equa, competitiva, sicura e sostenibile;

o questo: Si impegna il Sindaco e la Giunta:
 ad esprimere la netta contrarietà ad ogni forma di sostegno del piano di riarmo europeo “ReArm
Europe/Readiness 2030”;
 al fine di recuperare i valori fondanti dell’Unione europea, a sostenere nelle opportune sedi europee la sostituzione integrale del “ReArm Europe/Readiness 2030” con un piano di rilancio e sostegno agli investimenti che promuovano la competitività, gli obiettivi a lungo termine e le priorità politiche dell’Unione europea quali: spesa sanitaria, sostegno alle filiere produttive e industriali, incentivi all’occupazione, istruzione, investimenti green e beni pubblici europei, per rendere l’economia dell’Unione più equa, competitiva, sicura e sostenibile;
 a trasmettere il presente testo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Comitato Europeo delle Regioni”

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