I nisseni, non è certo una novità, attendono risposte concrete ai tanti annunci e promesse fatte
Torniamo a parlare delle tante domande poste dai cittadini su temi importanti per il rilancio della città, ma che, al di là di qualche rifermento del tutto occasionale, non trovano risposte certe ed esaustive.
Partiamo dalla Piscina. L’iter sembra bloccato nonostante gli annunci di una prossima riapertura nei primi mesi del 2026.
Questo silenzio alimenta il già presente scetticismo tra i cittadini. L’amministrazione comunale aveva dichiarato di aver compiuto “significativi passi avanti” per la riapertura della piscina, ma la realtà dei fatti sembra raccontare una storia diversa e la strada sembra ancora lunga e necessita ancora di tanti “passi”.
L’impianto, che ricordiamo è chiuso dal 1° luglio 2019, ha visto tutta una serie di ritardi legati prima alla pandemia, poi al rincaro dei costi energetici e infine a delle varianti urbanistiche, per adeguarlo e renderlo maggiormente attrattivo e funzionale.
I nuovi lavori hanno un costo economico notevole e che hanno dapprima allungato i tempi di esecuzione, disattendendo i tempi previsti per la riapertura e poi la sospensione.
Ma mentre la città aspetta chiarimenti, le informazioni sembrano scarse o frammentarie.
Si era parlato di un parere “pro veritate”, commissionato a una professionista per un importo di 3.500,00 euro, fattura pagata a fine agosto, ma i risultati di tale consultazione o cosa ha di concreto prodotto non sono mai stati resi pubblici se non ai più stretti collaboratoti.
Nonostante le continue domande e sollecitazione dei cittadini, che chiedono chiarezza e trasparenza, l’Amministrazione non ha mai fornito risposte concrete sui lavori in corso e sui fondi necessari per il completamento.
Si parla che necessitano di circa 1,2 milioni di euro per terminare l’opera, come abbiamo riportato in questo articolo, ma non è dato sapere da dove proverranno questi soldi e soprattutto chi sarà a sborsarli.
Nel frattempo si attende, come promesso, un consiglio comunale avente come punto all’ordine del giorno questo argomento, proprio per discutere e possibilmente approvare l’accordo definitivo.
Questa situazione si inserisce benissimo in un contesto già noto fatto di promesse e annunci che poi regolarmente vengono disattese o che non si traducono in fatti concreti.
Si sente parlare di tanti progetti, come ad esempio per l’acquisto della ex Banca d’Italia e dei nuovi uffici per il Centro per l’impiego, ma i cittadini sono stanchi di ascoltare belle parole senza vedere o sapere che fine hanno fatto o se ci sono stati progressi significativi.
La nomina del presidente del Consorzio Universitario, rimasta vacante, è un altro tema che ogni tanto torna alla ribalta, anche se qualcuno preferirebbe non se ne parlasse e sul quale si risponde che il loro impegno non manca e che si mandano continuamente Pec per sollecitare.
Ma, visto e considerato che le Pec non sortiscono nulla, forse sarebbe il caso che il sindaco Tesauro e l’onorevole Mancuso, che dal palco di piazza Garibaldi parlavano di avere le porte aperte a Palermo, si recassero direttamente alla Regione e chiudendosi alle spalle le porte, che dovrebbero trovare aperte, della stanza del presidente Schifani, si sedessero per discutere e risolvere il problema della nomina, facendo anche un riferimento al Policlinico, considerato che dell’assicurazione fatta e ricevuta, almeno così fu detto ai tempi, cioè che “si sarrebbe sicuramente fatto a Caltanissetta” sembra essersene dimenticato, ad una certa età e con i tanti altri impegni, può sicuramente succedere.
La sensazione diffusa invece è che la responsabilità venga continuamente rimbalzata tra le varie figure politiche e gli uffici, in modo che nessuno se ne assuma la diretta responsabilità e l’onere di risolvere la situazione.
Caltanissetta ha bisogno che dalle parole si passi ai fatti, per ridare fiducia ai suoi cittadini, per riaprire finalmente un impianto sportivo essenziale per la comunità, far ripartire, come si deve, il Consorzio Universitario e magari andare a parlare con l’ASP per discutere sui disagi che molti cittadini lamentano.
E chiudiamo con una domanda. Abbiamo il nuovo assessore Mirisola nominato il 20/08/2025, che viene regolarmente pagato anche se è ancora in attesa che gli vengano assegnate le deleghe, le stesso o alcune assegnate precedentemente all’ex ass.Aiello. Ma la mattina quando si reca in comune esattamente cosa fa e come giustifica i 5.796,00€ che la comunica gli verserà sul suo conto corrente?
Ad Maiora
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